VISIONI OBLIQUE

27 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 12

Jane Fonda consegna la Palma d'Oro a Cristian Mingiu per il suo 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni
Cannucce.
Per dodici giorni il tempo non si è fermato a Cannes. Col susseguirsi dei film, “toutes sections confondues”, sugli schermi è passato il mondo. Ci siamo entusiasmati ed incantati ma abbiamo pure imprecato. Per il suo sessantesimo anniversario il Festival di Cannes ha mantenuto la sua principale promessa: tutto o niente per il cinema. Tanto che la giuria presieduta dal “radicale” Stephen Frears è stata all’altezza di questo trattato permanente di passioni. Premiando 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, il film del giovane romeno Cristian Mungiu, è innanzi tutto un nuovo e talentuoso regista che si è voluto distinguere. Ma è anche una cinematografia che, come tutte quelle degli ex paesi dell’est, comincia a rinascere dall’apocalisse tanto estetica quanto finanziaria consecutiva alla caduta del muro. La presenza fra i premiati del film di Fatih Akin, tedesco di origine turca, è anche sintomo che, al di là delle qualità innegabili di questa opera, la geopolitica ha avuto il ben servito dalla giuria nel momento in cui l’Europa esita ad allargarsi. Stesso discorso per Persepolis, il film d’animazione di Marjane Satrapi narrante la vita quotidiana degli adolescenti iraniani, il cui riconoscimento non deve aver fatto scorrere champagne a Teheran. Il film di Fatih Akin s’intitola Auf der anderen Seite (Dall’altra parte). Se la paura degli altri, e dunque di se stessi, è stata un fil rouge di tanti film presentati al Festival, possa questo esordio a guardare verso l’altra parte essere uno slogan per l’avvenire. E non solo per il cinema.

26 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 11

La folla davanti il Palais

Cannucce.
Le proiezioni si stanno ormai esaurendo. In attesa di conoscere i verdetti della giuria ecco alcune frasi sentite qua e là durante il Festival.
Un vigile davanti il Palais:”La gente non è responsabile, ti fotografano e poi se ne sbattono”.
Sulla Croisette: “Oh no mi spiace, ho un impegno mlto importante dal parrucchiere”.
Una parigina stanca di tutte queste vanità: “Non sono ancora finite tutte le vostre cazzate? Che diano la Palma d’oro e facciamola finita”.
Un duo fanco tedesco: “La festa sulla spiaggia non è granché, non c’è nemmeno il wi-fi”.
Dialogo fuori una sala. Domanda: “Cosa hai mangiato ieri sera?”. Risposta: “Dell’ecstasy”.
Un critico francese in sala Lumière: “Sì, sì può essere molto bello il nuovo Reygadas, ma non sono certo qui per vedere della pittura”.
Lo stesso giornalista a proposito del film di Béla Tarr: “E’ bello mo non si può passare due ore a vedere una porta”.
Uno spettatore all’uscita di Béla Tarr: “Bisogna che ripassi al colore, sono restaro in bianco e nero”
Un cinefilo dalla galleria della sala Debussy: “Vedi, Wong Kar-wai filma gli Stati Uniti ma i suoi attori sono tutti stranieri, Jude Law è inglese, norah Jones, pachistana o qualcosa così…”; e il suo interlocutore: “Sì ma Natalie Portman è americana”. Terribile risposta del primo: “No, lei è ebrea”. Dissolvenza…

25 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 10

L'affascinante signora ha sborsato più di 350mila dollari per baciare George Clooney

Cannucce.
Magliette, portachiavi, poster… I prodotti derivati del Festival di Cannes sono una vera industria parallela al mercato del cinema. Una centocinquantina sono stati gli oggetti prodotti per celebrare questa sessantesima edizione del Festival, alcuni dei quali già considerati “da collezione”. Ufficiali o meno rappresentano per i commercianti cannesi l’occasione per arrotondare gli incassi di questo periodo. Sorprendentemente il poster ufficiale con gli attori e registi saltellanti, per ragioni inerenti i diritti legati a quell’immagine, non è stato riprodotto su tutti gli altri oggetti. Teli da mare, borse, cartoline, ecc. si sono così dovuti accontentare di una lista colorata di nomi di cineasti creata da Frédéric Menant. Un originalissimo logo che secondo il nostro modesto parere consideriamo decisamente più elegante dell'affiche ufficiale.

24 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 9

Dita von Teese, tra gli ospiti più attesi dell'annuale evento di beneficenza del festival di Cannes "Amfar's Cinema Against Aids", si è esibita in uno striptease con messaggi sulla prevenzione dell'Hiv e sul sesso sicuro

Cannucce.
Coloro che pensano quanto sia glamour lavorare due settimane a Cannes dovrebbero venire a fare un giro e sentire la puzza del nostro alloggio. Vi attenderebbe il rovescio della medaglia. I vestiti inseriti in valigia prima della partenza non sono mai abbastanza. Quando camminate sotto il sole del midi francese, fumate o bevete birra, il rischio di puzzare già dal primo pomeriggio aumenta considerevolmente. Se poi avete intenzione di partecipare ad un party o andare a cena con amici senza aggredire le loro narici, un cambio di t-shirt è d’obbligo. E la scorta di magliette si affievolisce sempre più. Una situazione irritante. Come nelle due sale stampa del Palais. Il primo giorno tutti giornalisti simpatici e diligenti, ben vestiti e pettinati, impegnati a scrivere articoli e scattare foto nel contesto del principale avvenimento mediatico dell’anno. Ora tutti di cattivo umore, bruttini, con i capelli lunghi di quelli che dormono dove possono, bevendo quantità indecenti di caffé e fumando come se il rimedio al tumore ai polmoni fosse stato scoperto. Nonostante tutto, mentre il Festival è in dirittura d’arrivo, l’eccitazione è palpabile. E tutti hanno il proprio favorito anche se si attende il film di Kusturica per un giudizio finale…

L’Incertain Regard
:-))
Alexandra di Alexander Sokurov @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434590
Sguardo desideroso e melanconico sui soldati russi impegnati a combattere in Cecenia
:-( Ocean’s Thirteen di Steven Soderbergh @ Hors competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4402485
:-) Smiley Faces di Gregg Araki @ Quinzaine des realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14122/Smiley-Face.html
Let’s party !
:-( We Owe the Night di James Gray @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4430729

23 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 8

L'Iran ha protestato con la Francia per la presentazione, al Festival, del film Persepolis, definito "una manovra anti-iraniana"

Cannucce.
La storia del Festival di Cannes e dei blockbuster è quella di una relazione tumultuosa e frustrata che governano due pulsioni contraddittorie. Da una parte la volontà legittima degli organizzatori di dare spazio a tutte le espressioni del cinema mondiale. Dall’altra l’accoglienza quasi sempre ostile della critica che non vede l’ora di vendicarsi dell’imperialismo americano al box office. Tranne qualche rara eccezione (Matrix Reloaded, Shrek o l’ultimo Star Wars), i blockbusters che Hollywood espone sulla Croisette non raccolgono che fischi, come Il codice Da Vinci dello scorso anno. E i grossi studios rifiutano sempre più spesso questo pericoloso onore. Se l’assenza di grossi film nella selezione ufficiale sollevano coloro facili alla polemica, contemporaneamente pone un dilemma agli organizzatori/ invitare una grossa produzione per la cerimonia di apertura è la garanzia di una grossa festa spese pagate da Hollywood sulla Croisette.

L’Incertain Regard
:-/ Auf der anderen seite di Fatih Akin @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4430083
Intreccio senza incastro di storie parallele tra Germania e Turchia
:-( Avant que j’oublie di Jacques Nolot @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14102/Avant-que-j-oublie.html
:-( Mister Lonely di Harmony Korine @ Un certain regard
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4432204
:-)) Cruising di William Friedkin @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14126/Cruising.html
Proiezione della copia restaurata con aggiunta di alcune inedite inquadrature di un classico fine anni settanta

22 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 7

Quentin Tarantino attorniato dalle attrici del suo ultimo film Death Proof

Cannucce.
Quella della mano alzata per sostenere un cartello con scritto “invitation” è un fotogramma che nel corso della giornata, nei dintorni del Palais, si replica spesso. Ma “invitation” non è una destinazione per autostoppisti occasionali, né una proposta galante. Semplicemente una supplica fatta agli accreditati affinché cedano un biglietto che possa aprire il sesamo della proiezione ufficiale di turno. Bisogna amare il cinema con tutto il proprio cuore per offrire in questo modo il proprio corpo…


L’Incertain Regard
:-) Gegenuber di Jan Bonny @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14108/Gegenuber.html
Perforante dramma antropologico sui ruoli della coppia coniugale
:-) Persepolis di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434938
Fedele trasposizione del fumetto autobiografico dell’artista iraniana transfuga a Parigi
:-( Tout est pardonné di Mia Hansen-Love @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14123/Tout-est-pardonne.html
:-) The Man from London di Béla Tarr @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434594
Vertiginoso adattamento dell’omonimo romanzo di Georges Simenon

21 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 6

E' arrivata anche la bellissima Sharon Stone animatrice dell'annuale asta benefica per la lotta all'Aids

Cannucce.
“2.500 persone calpestano ogni giorno il tappeto ad ogni proiezione ufficiale. Vi lascio immaginare lo stato in cui lo lasciano”. Louis Munoz e’ il responsabile del servizio scenografico ed ogni giorno, a tre riprese con i suoi tre collaboratori, rimette in sesto la scalinata piu’ filmata al mondo. Cosi' che l’equipe di ciascun nuovo film possa camminare sopra un tappeto rosso sempre fiammeggiante. Un po' di cifre: 6.000 metri di “Tapis Rouge”, l’altra star del Festival, verranno utilizzati per l’intera durata della manifestazione; trenta minuti e' il tempo stimato per rinnovare 200 metri quadrati d’installazione. La fase piu’ complicata e' quella di far rotolare il tappeto per dieci metri sino alla strada in modo perfettamente diritto. Poi il “vecchio tappeto” partira' direttamente per la discarica.
L’Incertain Regard
:-)
Paranoid Park di Gus Van Sant @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4431438
Variazione originale attorno al tema del crimine perfetto
:-/ Après lui di Gaël Morel @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/directors/9032/Morel-Gael.html
Malgrado un cast di primo livello all’autore sfugge l’occasione per sorprenderci
:-) Paper Dolls di Tomer Heymann @ Marché
www.berlinale.de/en/archiv/jahresarchive/2006/02_
programm_2006/02_Filmdatenblatt_2006_20062207.php
:-) Go Go Tales di Abel Ferrara @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4430351
Sensuale cronaca del tumultuoso microcosmo ruotante attorno un locale di strip-tease
:-/ Death Proof di Quentin Tarantino @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4432013
Onesto ma asettico omaggio ai film "grindhouse" anni settanta

20 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 5

Gli U2 in un mini concerto al Palais prima della proiezione del documentario U2 3D

Cannucce.
La si chiama tavola rotonda. E’ una formula riservata alla grandi star o a quelle meno grandi ma che vanno di fretta. Julianne Moore, superba in Savane Grace, soggiornava a Cannes solo per 36 ore preferendo raggiungere al piùpresto marito e figlia, come ci ha confessato. Allora la tavola rotonda è sinonimo di pressione: la star arriva solitamente in ritardo, non si ha molto tempo a disposizione ed è necessario porre almeno una domanda per non fare la figura del giornalista che si accontenta di utilizzare quelle dei suoi colleghi. Il problema sono proprio loro, una decina di giornalisti attorno ad un tavolo con preoccupazioni del tutto differenti. Il reporter tedesco sa che l’attrice ha trascorso parte della sua infanzia a Monaco e domanda a Julianne Moore cosa pensa delal Germania. La giornalista di Vanity Fair vuole assolutamente conoscere l’ultima stravaganza che si è permessa l’attrice e se è lei che prepara i pasti a casa. La cronista olandese fresca della proiezione dell’ultimo documentario di Michael Moore la interroga sulla sua coscienza politica. Alla fine il risultato più o meno è il seguente: “Oh, io amo molto la Germania, io sono qualcuno di molto semplice, la mia priorità è la famiglia, e sì, sono consapevole di quanto sono fortunata ad essere qui”. Quanto al sottoscritto ho ben posto la mia domanda sul suo ruolo nel film di Tom Kalin, ma ero talmente soddisfatto di essere riuscito ad interessarla che non ho nemmeno ascoltato la risposta. E non ho il registratore. C’est mon coté star.


L’Incertain Regard
:-) Chacun son cinéma di registi vari @ Hors Competition
:-) Mang Shan di Yang Li @ Un certain regard
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434714
:-( Scorpion di Julien Seri @ Marché
www.cinemovies.fr/fiche_film.php?IDfilm=13258
:-)) XXY di Lucia Puenzo @ Semaine de la critique
www.semainedelacritique.com/sites/article.php3?id_article=235
Penetrante e delicato racconto sull’identità di genere
:-/ Zoo di Robinson Devor @ Quinzaine des réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14125/Zoo.html
A caval donato non si guarda in bocca

19 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 4

Michael Moore autore del documentario Sicko

Cannucce.
Nonostante lo staff dell’Eliseo taccia, la minaccia si avvicina: il nuovo presidente francese non è a Cannes, ma dovrebbe soggiornare questo week end al forte Brégançon, residenza ufficiale, ovvero nei dintorni di Tolone, a portata perfetta di moto d’acqua da Cannes. Dieci anni fa Chirac aveva fatto un sobrio salto al Festival. Ma nella logica di Sarko-show la Croisette sarebbe d’obbligo: perché privarsi in terra elettoralmente acquisita di un trionfo “popolare” sul tappeto rosso del Palais nonostante i sessantottini lo fischino nella sala. Una sola vertiginosa angoscia: indosserà uno smoking Prada, ormai sponsor ufficiale della famiglia Sarkozy?


L’Incertain Regard
:-)) Sicko di Michael Moore @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434620
Euforizzante ed efficace accusa al sistema sanitario americano
:-) Young Yakuza di Jean-Pierre Limosin @ Seance Speciale
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4436424
Lucido sguardo sulla "mafia" giapponese tra mito e realta'
:-) Actrices di Valeria Bruni Tedeschi @ Un certain regard
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4435160
Leggera e divertente commedia sul piccolo mondo del teatro
:-/ Soom di KIM Ki-duk @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4434982
Per la prima volta a Cannes il prolifico cineasta sud coreano sempre più minimalista e misterioso
:-( Tehilim di Raphael Nadjari @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4409597

18 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 3

Asia Argento protagonista di ben tre film della selezione ufficiale


Cannucce.
Come ogni anno le differenti sezioni del festival devono arrovellarsi la testa per vantare la loro singolarità attraverso i manifesti. La selezione ufficiale con il suo gruppo di star saltanti esplode dalla facciata dl palazzo. Pedro Almodovar e Penelope cruz, fra gli altri, esprimono contemporaneamente la loro felicità per il cinema (in generale) e la loro gioia indicibile d'essere conosciuti (in particolare). La selezione parallella denominata Settimana della critica ha optato invece per un poster ancora piu' audace. Si vede un tipo sulla trentina, stempiato, con una grossa traccia rossa sulla guancia. Si è preso uno schiaffo e ha l'aria di esserne compiaciuto, vista la sua espressione gioiosa. Discorso implicito sul masochismo del cinefilo?

L’Incertain Regard
:-)
La question humaine di Nicolas Klotz @ Quinzaine des realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14111/Question-humaine-La-.html Massiccio, fisicamente e mentalmente: che il liberalismo contemporaneo sia figlio del nazismo?
:-) Savage Grace di Tom Kalin @ Quinzaine des realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14121/Savage-Grace.html Torna uno degli esponenti del new queer cinema per dirigere una magnifica incestuosa Julianne Moore
:-) L'avocat de la terreur di Barbet Schroeder @ Un certain regard
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4435181
Oltre due ore serrate d'interviste incrociate per raccontare i maliziosi giochi dell'avvocato del diavolo
:-/ No Country for Old Men di Joel and Ethan Coen @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4431712 Pigro adattamento dell'omonimo e sublime romanzo di Cormack McCarthy

17 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 2

Il cast di Zodiac


Cannucce.
Vita d’accreditato. Sono sempre piu’ numerosi i festivalieri di base e di qualunque categoria che decidono di anticipare il loro arrivo sulla Croisette. Cannes si e’ riempita gia’ dallo scorso fine settimana di accreditati in attesa, di critiche senza film, d’apparecchi fotografici senza star. La prospettiva di un festival “in grande”, causata dalla ricorrenza del sessantenario, ha senza dubbio provocato questa tendenza. Ma possiamo anche immaginare che le trascorse giornate in transito sono state per molti, italiani e francesi in primis, l’occasione per abbandonare in fretta e furia Parigi e Roma e gli spettacoli di altre cerimonie…

L’Incertain Regard
:-) Control di Anton Corbjin @ Quinzaine des realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/films/14098/Control.html
Riuscitissimo biopic in bianco e nero su Ian Curtis, leader dei Joy Division suicidatosi il 18 maggio di 27 anni fa
:-) Naissance des pieuvres di Celine Sciamma @ Un certain regard
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4435173
Delicata radiografia dell’universo adolescenziale femminile trattante con pudore il tema dell’omosessualita’
:-) Tuya’s marriage di Quan An Wang @ Marché
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20070854
:-( Le voyage du ballon rouge di Hou Hsiao Hsien @ Un certain regard www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4436044
HHH cambia registro sbarcando a Parigi per un deludente ed esile remake del Ballon rouge del '56

16 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 1


Cannucce.
Si è aperta, con un film in concorso da uno dei grandi registi della nostra epoca, la sessantesima edizione del Festival di Cannes che si annuncia promettente sotto tutti i punti di vista. Nella competizione ufficiale gli americani e gli asiatici la fanno da padroni, come molto presenti sono pure gli europei dell’est. Ma, come spesso accade, le rivelazioni filmiche potrebbero celarsi nelle sezioni parallele come Un certain regard, la Quinzaine des réalisateurs e la Semaine de la critique. Resta il fatto che il primo festival del mondo, manifestazione universalmente seguita, conferma il cinema ad un’arte maggiore di questo inizio 21imo secolo. Rammentando a noi tutti che il cinema è, innanzitutto e più che mai, uno spettacolo collettivo, che permette alle persone di uscire e riunirsi per vibrare insieme. Buona visione.

L’Incertain Regard
:-)
My Blueberry Nights di Wong Kar Wai @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4433965
Diario intimo e cronaca amorosa on the road attorno ad un bacio cinematograficamente memorabile.
:-( The Nines di John August @ Marché
www.imdb.com/title/tt0810988
:-) Factory Girl di George Hickenlooper @ Marché
www.factorygirlmovie.net
Ordinario biopic su Edie Sedgwick la ragazza del clan Warhol
:-)) 4 luni, 3 saptamini si 2 zile (4 semaines, 3 mois et 2 jours) di Cristian Mungiu @ Competition
www.festival-cannes.fr/index.php/fr/archives/film/4427638
Angosciosa cronaca di un aborto ordinario da un promettente regista della nouvelle vague rumena.

13 maggio 2007

20/2007 – Family Gay



C’è molta omofobia nell’aria.
Ma c’è anche una prepotente voglia di mostrare che la famiglia regolamentare, quella che c’è sempre stata e sempre ci sarà, è più forte e potente della famiglia in divenire, e sa ben presidiare il suo superiore perimetro.
Il senso comune di Piazza San Giovanni è dunque più precisamente un senso comune reazionario di massa, che si nutre delle pillole di sapienza elaborate nei piani alti delle gerarchie vaticane e teocon, divulgate nel salotto di Porta a porta e diffuse porta a porta dalle parrocchie.

Dal 16 al 27 maggio IL VICHINGO trasloca a Cannes per seguire, con post quotidiani, la 60ima edizione dell’omonimo festival cinematografico.

LES FILMS sur GRAND ÉCRAN
:-/ Zodiac di David Fincher
http://wwws.warnerbros.it/zodiac/?frompromo=movies_comingsoon_zodiac
La virtuosità del regista non manca ma si è pervasi da un vago senso di delusione

E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Pubblichiamo un estratto della lettera aperta che Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha indirizzato ai colleghi autolesionisti, che chiedono l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti, accogliendo i suggerimenti degli editori e in generale dei "padroni delle ferriere".

Cari colleghi, mi permetto sommessamente di ricordare che la parola Ordine significa riconoscimento giuridico di una professione, nel caso particolare della professione di giornalista. L'Ordine, inoltre, è la deontologia. Nel caso specifico le "regole" fissate dal legislatore sono il perno, come afferma il nostro contratto di lavoro, dell'autonomia dei giornalisti. I Consigli degli Ordini sono per legge i giudici disciplinari […] Sottolineo l'importanza strategica per una società democratica del nuovo diritto fondamentale dei cittadini all'informazione ("corretta e completa"), […] Questo nuovo diritto fondamentale presuppone la presenza e l'attività di giornalisti vincolati a una deontologia specifica e a un giudice disciplinare nonché a un esame di Stato, che ne accerti la preparazione come prevede l'articolo 33 della Costituzione. […] L'eventuale abrogazione della legge n. 69/1963 sull'ordinamento della professione di giornalista comporterà questi rischi:
1) quella dei giornalisti non sarà più una professione intellettuale riconosciuta e tutelata dalla legge. 2) risulterà abolita la deontologia professionale […] 3) senza la legge cadrà per giornalisti (ed editori) la norma che impone il rispetto del "segreto professionale sulla fonte delle notizie". Nessuno in futuro darà una notizia ai giornalisti privati dello scudo del segreto professionale. […]
Governo e Parlamento devono preoccuparsi di riformare le leggi sugli ordini e sui collegi professionali nonché di tutelare i saperi dei professionisti. La formazione e gli esami per l'accesso devono essere delegati, come vuole la Ue, a un altro soggetto (l'Università) anche per garantire il rispetto del principio costituzionale dell'imparzialità. Non possono essere i professionisti a giudicare chi debba entrare nella cittadella delle professioni. E' condivisibile, infatti, quella parte del decreto legislativo 300/1999 sul riordino dei ministeri che affida l'accesso alle professioni - e quindi anche della professione di giornalista - all'Università. Oggi deve essere tolto agli editori il potere che hanno dal 1928 di "fare" i giornalisti. I giornalisti devono nascere soltanto in Università. […]

Su Têtu.com
100.000 personnes sont attendus dans les rues de Rome pour soutenir la famille
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11403
Pour la première fois, un homosexuel obtient le statut de réfugié
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11394
Su Kult (maggio) Film www.edizionipem.it

IO, MANIFESTO !
L’articolo La seconda volta di Mario Lozano di Gabriele Polo da “il manifesto” del 10 maggio 2007 : Puntualmente, a pochi giorni dalla riapertura del processo che lo vede imputato, si rifà vivo Mario Lozano. Il marine, che il 4 marzo 2005 uccise Nicola Calipari e ferì la nostra Giuliana Sgrena, offre un filmato inedito su quella sera e dice cose tremende. Del tipo «Calipari è il mio mito, adesso mi protegge da lassù e mi aiuterà a sopravvivere anche in Afghanistan». Dove Lozano andrà presto, perché la guerra è giusta e Bush è il suo presidente. Lo uccide una seconda volta, Nicola. Perché lo fa? Perché questo spettacolo penoso? Lozano sa di non rischiare nulla, se non una condanna che non potrà mai essere eseguita. Eppure vuole dare le sue spiegazioni, arrivando al punto di produrre documenti inediti (filmati, foto) che non dimostrano nulla se non il suo disordine mentale. Documenti tenuti nascosti per più di due anni e che chi lo guida ora gli permette di esibire. Per premere sul tribunale che lo giudicherà e sull’opinione pubblica italiana. Lo scopo è quello di arrivare a una condanna lieve e, soprattutto, chiudere definitivamente ogni dubbio su quella serata. Avremo un piccolo capro espiatorio che non pagherà nulla, sarà messo agli atti che la responsabilità oggettiva dell’accaduto è di chi si è mosso avventatamente in uno scenario pericoloso (al fine, la comunista Giuliana Sgrena, col peccato originale dell’essersi fatta rapire), ogni interrogativo sulle responsabilità dei comandi americani sarà cancellato dall’onda emotiva del povero marine sacrificato. Una precisa regia sta preparando l’esito finale. Mario Lozano è solo un piccolo attore. A tirare le fila sono quelli che non possono tollerare l’idea che un soldato americano possa essere processato in un altro paese e che, per questa via, si metta in discussione la sovranità dell’impero. Che nel mondo è messo un po’ male, ma che ha ancora tanti mezzi per evitare anche la più simbolica delle condanne. Compresa quella che può arrivare da chi cerca la verità in un tribunale italiano.
www.ilmanifesto.it

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Le CD
Divan di Orient Expression
http://exoticmusicshop.com/sf-album_info-of-Orient_Expressions_Divan-pid-12-cp-6_3.htm
La série télé
The Ultimate Fighter (stagione 2)
www.theultimatefighter.tv/index.html
À la télé
Percorsi
www.percorsi.rai.it
Annozero
www.annozero.rai.it
Desperate Housewifes
www.skylife.it/guida_tv/evdetail.do?id=7432656
Report www.report.rai.it
Parla con me
www.parlaconme.rai.it

06 maggio 2007

19/2007 – Finalément, c'est lui

Dal 17 maggio sulle pareti di tutti gli uffici pubblici francesi


LES FILMS sur GRAND ÉCRAN
:-/ La città proibita (Man cheng jin dai huang jin jia) di Zhang Yimou
www.01distribution.it/filmati/web/lacitta
Nulla di nuovo sotto l’immenso cielo… cinese.

E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Finora tutte le testate di carta che hanno realizzato una loro robusta presenza in rete lo hanno fatto creando una redazione specializzata; vale per corriere.it, repubblica.it, lastampa.it come per il New York Times e tanti altri stranieri. E' una soluzione che un po' funziona, ma che evidentemente non può reggere a regime. E' stata scelta permolti motivi: perché l'online appariva solo un'appendice non profittevole della carta, perché ci sono vincoli contrattuali, perché i «vecchi» giornalisti resistevano per cultura e abitudine a un flusso di lavoro diverso (loro sono quelli della parola scritta e basta). Oltre a tutto le testate quotidiane, a differenza dei periodici, continuano a vivere sotto l'incubo della cannibalizzazione: se si «pubblica» in rete, già a mezzogiorno, un servizio importante, si corre il rischio che i concorrenti facciano subito altrettanto e che i lettori non sentano più un particolare bisogno di andare in edicola il giorno successivo. Non per caso i siti web di informazione migliori sono tuttora quelli associati a testate televisive, tra tutti la Bbc e la Cnn: il flusso continuo è nella loro cultura e incardinato neimodelli organizzativi. Non è scandito dalla chiusura in tipografia, ma dal susseguirsi degli eventi, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Da quando poi i siti ospitano audio e video, quelli delle news radio-televisive si sentono ancora di più a casa, senza traumi.
Su Têtu.com
Des nouvelles menaces contre le chef de l'Église italienne
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11378

IO, MANIFESTO !
L’articolo Consigli per partecipare al Family day di Alessandro Robecchi da “il manifesto” del 6 maggio 2007 : Superiamo le barriere ideologiche! Partecipiamo anche noi a una buona riuscita del Family Day! Ecco qualche consiglio per l’organizzazione: Prime e seconde mogli. Chi partecipi al Family Day con la famiglia deve dichiarare prima con quale famiglia viene. Con una speciale deroga (registrarsi sul sito internet), si può portare la prima moglie, o il primo marito, i figli di matrimoni precedenti, e (solo iscritti organizzazioni cattoliche) il nuovo fidanzato della prima moglie, purché non sia un prete. Controlli a campione. Come evitare che qualcuno si porti l’amante al Family Day? Ai varchi d’ingresso, speciali incaricati potranno chiedere chiarimenti e fare controlli a campione, dal test del dna per conoscere la vera identità dei figli, alle domande private. E’ sua moglie, questa? E’ sicuro? Il bambino è suo? E’ sicura? Servirà anche una squadra di psicologi. Security anti-gay - E’ ovvio che chi si rechi al Family Day da solo è di per sé sospetto. In ogni caso sarà distribuito al pubblico un numero verde anti-gay da chiamare in caso di avvistamenti tra la folla. Discretamente ma con decisione interverrà la polizia religiosa. Pronto soccorso - Conoscendo le statistiche sulle donne picchiate in famiglia, e prevedendo un grande assembramento di famiglie, si consiglia l’installazione di centri per l’assistenza in caso di ferite lacero-contuse. Vip - Per le personalità importanti e i leader politici l’ingresso è garantito senza
controlli. C’è qualche timore di affollamento, perché se Silvio porta tutte le sue famiglie e pure le
giovani badanti, bisognerà mettere un centinaio di sedie in più. La Santanché porterà le sue
simpatizzanti, per l’occasione ribattezzate Divorziate per la Famiglia. Casini ha fatto sapere che
deciderà con quale famiglia venire solo all’ultimo momento.
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