04/2010 – In sintesi

Peccato che James Cameron abbia tagliato in fase di montaggio la scena d’amore e sesso tra i due Navi. Prova del livello di realismo, e di seduzione, raggiunto dalle immagini digitali.
Notevole è dunque la tentazione di adattare questa tecnologia al porno, industria che al pari di banche e automobili sta conoscendo una crisi senza precedenti.
I primi a pensarci sono stati i tipi della Adult Source Media, una società specializzata nel porno d’animazione etero, ma che da qualche tempo ha adocchiato anche il mercato gay, settore sempre più minato dalla vendita di DVD in caduta libera, dal pirataggio e dalla concorrenza di Internet.
Dopo Pirate’s Booty, un film sui rapporti virili ed espliciti fra filibustieri di lungo corso, l’ASM lancia ora Tales from the Gods, un peplum che racconta il mondo antico a luci rosse.
Certo, i corpi sono tutti un po’ troppo glabri e le penetrazioni e le posture un po’ troppo meccaniche; resta il fatto che queste scene di sesso digitale sembrano aver condotto l’industria del porno in una nuova era.
Le porno star si ritroveranno presto disoccupate ? Una domanda semplice semplice potrebbe fornire la risposta : quanta è la voglia di ravanarsi davanti a delle immagini sintetiche ?

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
:-)) Memories of Murder di Bong Joon-ho
:-) Parole e utopia di Manoel De Oliveira
:-)) Be With Me di Eric Khoo

Lectures de la semaine
Dolko II – Le triomphe du pirate di Jean-Paul Tapie

03/2010 – an NICHI liti

La tentazione era quella di sospendere i post settimanali e attendere che le turbolenze lavorative, popolare fil rouge sociale contemporaneo avvinghiante anche l’autore de L’incertain regard, si placassero.
Poi la forte vittoria di Nichi Vendola nelle primarie del PD per la scelta del candidato presidente alla Regione Puglia ha riacceso l’entusiasmo.
E’ il segno forte della crisi della politica politicante e di quel che restava dei partiti della prima e della seconda repubblica che soffro nodi un forte isolamento con scarsi rapporti con quella che una volta si chiamava la base.
L’interrogativo però rimane: la vittoria di Vendola e la sconfitta di D’Alema che trascina nel baratro Bersani, può segnare una ripresa ?

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
:-( The Proposition di John Hillcoat
:-) Um filme falado di Manoel De Oliveira
:-/ Masahista (The Masseur) di Brillante Mendoza
:-)) Glee (prima stagione US)

02/2010 – Bandiera rossa la trionferà

L'incertain regard è in agitazione sindacale !

immagini

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Up in the Air di Jason Reitman

Sur petit écran
:-) Europa 51 di Roberto Rossellini
:-) La classe operaia va in paradiso , Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto , I giorni contati di Elio Petri
:-)) La lettre di Manoel De Oliveira
:-/ Kalèldo (Summer Heat) di Brillante Mendoza

Lectures de la semaine
Doubles vies di Hervé Latapie

01/2010 – Body Scanner

Tutti nudi ai raggi x prima di salire su un aereo. Dopo il fallito attentato sul volo Detroit-Amsterdam arriva il body scanner. L'Italia si accoda: «Meglio nudi che morti».

Ansia di sicurezza, politiche di controllo e brivido voyeuristico. Il dibattito sull’uso del body scanner impazza.
Vengono alla mente gli occhiali a raggi x. Chi non li ricorda? Un prodotto pubblicizzato sugli albi a fumetti che turbò i sogni di milioni di italiani. Venduti dalla ditta Same-Govy di Milano questi famosissimi occhiali promettevano, con l'inganno, di vedere attraverso i vestiti delle giovani donne; e anche delle meno giovani perché no, ma non degli uomini però! Una truffa ovviamente, spiegata anni dopo da una trasmissione televisiva: sulle lenti un minuscolo foro attraverso il quale si vedeva la scena in rosso. In sostanza nessuna donna nuda ma l'ambiente circostante assolutamente a luci rosse. Prezzo: 2.700 lire (1974). "Tutte le fanciulle vi scanseranno", prometteva la pubblicità... meno male!

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
UFC 108
:-)) Paranormal Activity di Oren Peli
:-/ Tulpan di Sergey Dvortsevoy

Lectures de la semaine
Berlin di Eraldo Affinati
Level 26 di Anthony Zuiker