VISIONI OBLIQUE

30 luglio 2006

30/2006 - Noreg

Di ritorno da un paio di rigeneranti settimane trascorse nel paese degli avi.
Immagini @

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PRÉFERENCES NORVÉGIENNES
LA MUSÉE
www.khm.uio.no/english/viking_ship_museum
LE PARC
www.museumsnett.no/vigelandmuseet/2parken/2b_historikk/engelsk/2bframeset.html
L’ÉMISSION TÉLÉ
www.pingu.net/official_pingu_website_flag_page.htm
LA PUB
www.youtube.com/watch?v=_39-Zd7ulfI&search=oooh
L’ETRANGE MOT DES TRANSPORTS EN COMMUN
www.trafikanten.no
L’INFO Il gran rifiuto della Norvegia Il governo norvegese ha deciso di escludere qualsiasi investimento estero alla compagnia Wal-Mart e alla impresa mineraria Freeport MacMoRan Cooper e Gold; accusando la prima di "grave violazione di diritti lavorativi" e, alla seconda, di provocare "con le sue attività, danni irreversibili all’ambiente circostante". La decisione è stata presa dalla ministra delle finanze Kirstin Halvorsen che fa parte di una coalizione guidata dal socialdemocratico Jeans Stolnberg ed è stata presa prima che fosse disposto un investimento pari a 2000,5 milioni di corone da parte dei Fondi di Pensione nei confronti di queste due società. Il rifiuto è stato bene argomentato. LaWal-Mart - le cui attività fruttano ogni anno ricavi pari a 285.000 milioni di dollari per le vendite nella catena di negozi distribuita negli Stati uniti, in Canada, in Nicaragua, Honduras, El Salvador, in Messico come pure in Cina, Indonesia, Uganda, Kenia - viola sistematicamente i regolamenti internazionali. In materia di paga salariali differenziate e pure basse; non fa "entrare " le organizzazioni sindacali nei suoi negozi, discrimina le donne e fa lavorare i minori. Invece, la Freeport sfrutta le maggiori miniere di rame situate in Indonesia e nella Nuova Guinea. Si è accertato che, ogni giorno, questa impresa mineraria scarica nel sistema fluviale di questi paesi ben 230.000 tonnellate di residui tossici (tra i quali rame, cadmio e mercurio) che danneggiano sia il medio-ambiente sia la popolazione locale. L’arroganza manifestata dalle due multinazionali, in questa occasione, non ha avuto limite. Avvertite dei due procedimenti incorso, entrambe non hanno risposto alle domande avanzate dal governo norvegese. Da una parte cercando di eludere così il problema, dall’altra hanno cercato di dimostrare fino in fondo il loro strapotere anti istituzionale. Nei confronti, anche, di una amministrazione che comunque detiene una della maggiori riserve mondiali di petrolio. Da cui derivano queste entrate che sarebbero dovute servire per investire nelle due società.

09 luglio 2006

27/2006 – Prima visione

Un mese e mezzo da Cannes prima di tornare a metter piede in una sala cinematografica.
Un po’ per disintossicarsi dalla grande abbuffata del Festival, un po’ obbligati dalla totale mancanza di un’offerta cinematografica degna di questo nome.
L’ennesima estate affollata da fondi di magazzino nonostante le ennesime promesse.
Spacciare come prolungamento della stagione titoli del calibro di Baciati dalla sfortuna, Imagine me & you, Hot movie – Il film con il lubrificante, Chiamata da uno sconosciuto, Gli scaldapanchine, L’antidoto o Il ritorno della scatenata dozzina, quando nel resto dell’Europa si possono già vedere Superman Returns o Cars, è un vergognoso insulto.
In Italia questi titoli li troveremo nella consueta mattanza settembrina.


Il vichingo se ne va in Norvegia e vi da appuntamento fra un paio di settimane.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Stato d’Israele e Stati canaglia di Maurizio Matteuzzi da "il manifesto" dell’8 luglio 2006: " Se esistono nel mondo parecchi Stati canaglia non democratici che vengono additati alla pubblica esecrazione, bisognerà pur riconoscere, prima o poi, che c'è anche qualche Stato canaglia democratico. Se non cambiano le cose, Israele con tutta la sua democrazia per gli israeliani (ma non per gli arabo-israeliani), fa di tutto per essere un democratico Stato canaglia, forte del potere di condizionamento e di ricatto sull'occidente che l'immane tragedia dell'olocausto gli ha concesso e che esercita. Un condizionamento e un ricatto che si avvertono anche in questi giorni in cui sta infliggendo alla popolazione palestinese di Gaza un tremendo "castigo collettivo", condannato da tutte le leggi internazionali. E che non ha nulla a che vedere con l'obiettivo di salvare la vita del povero soldato Shalit. Il vero scopo è un altro. E' la lucida – ma forse, a gioco lungo, suicida – volontà di distruggereil governo di Hamas, certo sgradevole e problematico ma uscito da elezioni regolari, e di infliggere – ancora una volta – una punizione collettiva alle masse palestinesi che, anche per l'opera di incessante disgregazione/delegittimazione di Arafat e dell'Olp, di al Fatah e dell'Anp, hanno avuto l'ardiredi votare per il movimento islamico. […] "
www.ilmanifesto.it
L’INFO L’anticristo - Benedetto XVI sbarca nella cattolicissima Spagna per maledire la politica di diritti civili del governo Zapatero. "No alle coppie omosessuali" è la parola d’ordine dell’ultima crociata nella terra che fu di Torquemada. Il premier spagnolo accoglie con freddezza il papa e non va a messa. Il Vaticano: "Nemmeno Fidel Castro si è comportato così".
LE SILENCE EST D’OR "La squadra francese può ben definirsi terzomondista. Era formata quasi interamente da giocatori di colore, con soli due calciatori bianchi, di cui peraltro uno convertito all'Islam. Mi pare ovvio - e anche doveroso dal punto di vista della solidarietà etnica - tifare per la vittoria finale per la squadra italiana, bianca e cristiana". Così si prepara l'eurodeputato della Lega NordMario Borghezio alla finalissima di Italia-Francia.
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Destricted di registi vari
www.destricted.com

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-( Silent Hill di Christophe Gans
www.eaglepictures.com/extra/minisiti/silent%5Fhill

02 luglio 2006

26/2006 - Everyone's Waiting

Perché morire?
Per rendere l'esistenza più interessante!
Terminata la visione della quinta e ultima, quanto devastante, stagione di Six Feet Under.
La migliore espressione della televisione contemporanea.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE La caccia al diverso. Bruno, l’orso girovago, ha smesso di fare paura. di G. Ra. da "il manifesto" del 27 giugno 2006: « […] Bruno era un orso sloveno. Aveva venti mesi. E’ difficile regolarsi con la personalità degli orsi, ma possiamo pensare che avesse la maturità di un dodicenne, un po’ distratto, un po’ sventato, un po’ feroce: i dodicenni non sanno ancora le regole del mondo. Gli orsi sloveni, soprattutto quelli girovaghi, un po’ come gli idraulici polacchi non sono mai diventati cittadini autentici dell’Europa forte, anche se nominalmente le loro povere nazioni sono state ammesse. La mamma di Bruno, Jurka era entrata in Italia con un passaporto, proprio come una badante con regolare contratto, e vi era arrivata con un compito eminentemente sociale: quello di ripopolare di orsi i parchi di montagna del Trentino. Dei sedici nati da Jurka, uno, Bruno, non aveva imparato bene come comportarsi. Gli specialisti del comportamento degli orsi dicono che Bruno imitava forse troppo la madre nel rubacchiare e non aveva ancora contratto il giusto timore reverenziale nei confronti degli umani e dei loro armenti. […] » www.ilmanifesto.it
L’INFO Toghe rosse – La Corte suprema degli Stati uniti boccia Bush: i tribunali speciali militari di Guantanamo “violano la costituzione americana e le convenzioni internazionali sui prigionieri di guerra”. Sconfessato dai giudici più conservatori d’America (molti dei quali nominati da lui) il capo della Casa bianca promette: “Non lascerò liberi quegli assassini”.
LE CD I’m Going to Tell You a Secret di Madonna www.madonna.com
LE DVD I’m Going to Tell You a Secret di Jonas Akerlund www.madonna.com
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Cabin Fever di Eli Roth www.cabinfevermovie.com/index_flash.html