VISIONI OBLIQUE

20 giugno 2010

24/2010 – Tutti in Islanda


La crisi economica non impedisce all'Ultima Thule di affermarsi come un paese all'avanguardia.
Con 50 voti a favore e zero contro il Parlamento dell'isola artica ha dato il via libera ad una proposta di legge che punta a trasformare l'Islanda nel paradiso della libertà di espressione. Icelandic Modern Media Initiative (IMMI), questo il nome della norma approvata, garantisce infatti le più sofisticate protezioni giuridiche per chi fa il mestiere di informare: dal rafforzamento del segreto professionale dei giornalisti per quanto riguarda le fonti, agli incentivi per gli informatori che vogliano denunciare episodi di corruzione in organizzazioni private e pubbliche, passando per l'immunità per fornitori di connettività Internet in relazione ai dati che scorrono nelle loro reti. Per i reporter, i blogger e gli editori di tutto il globo che vogliono sfuggire a
censure e bavagli di ogni sorta l'approvazione della IMMI è una buona notizia: avranno presto un porto franco dove custodire documenti scottanti che vogliono far conoscere al pubblico, senza rischi di vederli sequestrati e un luogo dove, eventualmente, stabilire la propria residenza per godere di una legislazione più favorevole...

Il voto unanime da parte dei membri dell'Althing è stato riservato anche verso la legge che permette di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso. L'attitudine islandese è semplicemente pragmatica: in un paese popolato da 320.000 abitanti e governato, unico al mondo, da una premier lesbica, l'omosessualità non è mai stata un problema. L'Islanda diventa l'ottavo paese europeo, dopo Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia e Portogallo, ad avere modificato la propria legislazione sul matrimonio per permetterlo anche alle coppie omosessuali.


Vita di redazione
Secondo me la Franca e la Carla sono la stessa persona. No, io le ho viste insieme. Forse sono gemelle e non ce l'hanno mai detto... (si discute animatamente delle sorelle Sozzani, ndr.)


VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran

:-)) Carlos di Olivier Assayas
:-)) Breaking Bad (prima stagione)

Terminata la visione della prima stagione di Treme e dell'undicesima di The Ultimate Fighter

L'incertain regard salta un paio di giri e ritorna l'11 luglio col numero 27

13 giugno 2010

23/2010 – I have a team


Istituzione, industria, spettacolo, recita collettiva, dogma laico, serbatoio di voti…
La calcistizzazione del/nel nostro paese non conosce limiti. Ora, conclusosi quello nazionale arriva il campionato mondiale. Se proprio dobbiamo tifare, tiferemo Svizzera a prescindere.
Ma tifare non è nel DNA dell’Incertain Regard che del torneo trattiene una curiosa notizia: a vestire i comunisti nordcoreani è Ligea, azienda produttrice di materiale sportivo con sede a Pompei, unica italiana in Sud Africa.
Magliette, pantaloncini e calzettoni, tenute d’allenamento e da riposo rosso fuoco: un contratto di 4 milioni di euro per 4 anni.
Legarsi a Pyongyang in pieno isolamento politico internazionale significa procurarsi enorme visibilità.
Ligea griffa squadre di Serie A (Udinese e Palermo dal prossimo campionato), nazionali medio-piccole e l’Iran.
Sono stati proprio gli iraniani ad avvicinare i nordcoreani all’azienda campana. Di che ti mando io...

Vita di redazione
Scelta di copertina per il numero di luglio: no, questa foto non va bene, è troppo gay.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran

:-) Bright Star di Jane Campion
:-/ Cosa voglio di più di Silvio Soldini

Sur petit écran
:-))) Человек с киноаппаратом (Chelovek s kino-apparatom aka Man with a Movie Camera) di Dizga Vertov

Terminata la visione della prima stagione di Glee e della seconda di Nurse Jackie e United States of Tara.

06 giugno 2010

22/2010 – E’ la stampa (padana), bellezza…


Che faccia deve avere una brava giornalista? Una faccia da miss.
E' la teoria di Emilio Fede, che ha consegnato la fascia di “Miss Informazione Padania” a Francesca Fissore nell’ambito della versione leghista e sfigata del baraccone delle miss nazionali e trasmessa da Rete 4 domenica 6 giugno, giorno in cui il Presidente Napolitano cercava di tenere insieme i simboli dell’Unità d’Italia.
Il direttore del Tg4 ha motivato la sua scelta dicendo che "la sua faccia è credibile", come dev'essere quella di chi fa giornalismo, ed è "capace di mediare la realtà con chi segue l'informazione"; senza chiedersi se per caso lui pensi di risultare credibile.
Se alle giornaliste di Mediaset, in particolare, e a tutte le giornaliste italiane fosse rimasto un filo di voce e un po’ d’indignazione dovremmo aspettarci sollevamento e protesta. Il condizionale è d’obbligo.


Vita di redazione
Il dubbio della settimana: che importa al lettore se pubblichiamo o meno il nome della casa che distribuisce il film segnalato ?


VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
:-( The Wild Blue Yonder di Werner Herzog
:-)) No End in Sight di Charles Ferguson
:-)) The Pervert’s Guide to Cinema di Sophie Fiennes
:-) Tirador di Brillante Mendoza
:-/ Welt am draht di Rainer Werner Fassbinder
:-/ + SI @FF di Paul Vecchiali
:-/ Bareback ou la guerre des senses di Paul Vecchiali
UFC 113
UFC 114

QUESTO MESE SU KULT


CINEMA
XAVIER DOLAN
Ha solo 21 anni, ma è già un regista e interprete di successo. In arrivo a Milano in anteprima, la sua pellicola Les amours imaginaires. Non un triangolo amoroso, ma un duello cinico per conquistare l'amore.
[...]
ILLUSTRAZIONE
DIVINE VISIONI
Fedele alla sua indole sperimentale, il laboratorio creativo di Benetton ha affidato la rivisitazione dell’Inferno dantesco a due suoi giovani artisti, i graphic designer inglesi Patrick Waterhouse e Walter Hutton, che hanno affrontato questa sfida con lo spirito fresco di due esploratori alla scoperta di un mondo nuovo da raccontare.
[...]
Testi di Fausto Furio Colombo da KULT n.6 giugno 2010