VISIONI OBLIQUE

27 luglio 2008

30/2008 – Lodato sia Alfano, sempre sia lodato


Palazzo Madama approva il lodo Alfano sull’immunità per i presidenti della Repubblica, del Consiglio, di Camera e Senato.
Va in soffitta l’articolo 3 della Costituzione: quattro cittadini non sono più uguali agli altri di fronte alla legge.
Ma per Berlusconi è un trionfo d’impunità.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-) The Dark Knight (Il cavaliere oscuro) di Christopher Nolan
:-( Mamma Mia ! di Phyllida Lloyd


CINEMA IPERREALISTA
Grunts
Se siete dei cinema-iperrealista-dipendenti, ovvero considerate questo genere di film il mezzo principe per soddisfare le vostre necessità sessual-fisiologiche, vi consigliamo la massima attenzione nel maneggiare la monumentale trilogia realizzata da Chris Ward e Ben Leon, probabilmente la produzione più ambiziosa (e sicuramente la più costosa) uscita dalla scuderia Raging Stallion, e diventata, 20 anni dopo Full Metal Jacket, il nuovo standard di riferimento per gli amanti del genere militare. L’intera iconografia ruotante attorno a uniformi e divise è qui ampiamente rappresentata: dal tintinnio delle targhette di riconoscimento al fango rappreso sugli anfibi da combattimento. Ma ciò che rende affascinanti The New Recruits (3 ore e 5 minuti), Misconduct (2 ore 37 minuti) e Brothers in Arms (3 ore e 31 minuti) non sono le 10 ore di extra o le 40 differenti scene di sesso contenute in un cofanetto di 6 DVD, ma il suo cast di ben 21 attori obbligati ad ogni genere di estenuante addestramento come ci si attenderebbe da un vero campo militare. Uomini, con spalle grosse come massi e tatuaggi disegnati come costellazioni, impegnati a spronarsi e incitarsi a vicenda per raggiungere il massimo della performance richiesta dal sergente di turno.

20 luglio 2008

29/2008 – Lodo Bolzaneto


Il processo per la mattanza nella caserma di Bolzaneto, dopo il G8 di Genova, si chiude con un «lodo» per le forze di polizia.
15 condannati, 30 assolti, pene miti che nessuno sconterà.
Le accuse erano gravissime, ma lo Stato si assolve

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-( Babylon AD di Mathieu Kassovitz


Sur You Tube
Where the Hell is Matt?
Final Six Minutes of the Six Feet Under Series Finale
Simon's Cat "Tv Dinner"

CINEMA IPERREALISTA
Closed Set: Titan Stage One
E’ consuetudine, quando si discute di cinema commerciale, arenarsi svogliatamente su seguiti e rifacimenti. Solitamente perché gli addetti ai lavori capaci di creare qualcosa di completamente nuovo sono troppo pigri per farlo. Closed Set è un’eccezione che conferma la regola. Il regista Joe Gage si aggira sì su territori a lui familiari, ma lo fa con un impeto che forse solo lui è in grado di esibire. Nulla qui assomiglia a qualcosa di già visto. Al contrario, qui si rasenta una freschezza che da tempo non si assaporava nell’ambiente, una maratona sessuale che inizia in maniera esplosiva mantenendosi ad alti vibranti livelli sino ai titoli di coda. 25 anni dopo il suo originale Closed Set, Joe Gage conferma che la sua immaginazione non conosce limiti. Solo in questo film si passa da un vergine deflorato al fisting. Piacere e punizione. E’ come se il cineasta voglia incapsulare ogni argomento del cinema iperrealista in un solo film. Niente romanticismo o dialoghi ma, sessualmente disquisendo, il cast è da sogno, dalla tensione che trapela dal giovane Cole Ryan alla navigata esperienza di Tober Brandt, tutti sono senza difetti, tutti di buon umore e tutti pronti in modo rapace.

13 luglio 2008

28/2008 – Sabina Guzzanti, santa subito


QUI per la seconda parte del video

Nel potente coro bipartisan di politici e intellettuali che criticano l’attrice Sabina Guzzanti per il suo ormai celeberrimo monologo pronunciato martedì scorso dal palco di piazza Navona, parte un assolo di prim’ordine.
Dario Fo ha difeso il diritto di fare satira e con questo Sabina Guzzanti.
«La satira è un atto di rifiuto e come tale non può che essere acceso. E’ una contro-aggressione che risponde allo smacco del potere con uno sghignazzo che non può essere elegante. La satira è nata per capovolgere l’ordine delle cose, per mettere il re in mutande. Il linguaggio della satira non può che essere virulento, sfacciato, insultante. Questo è l’unico modo civile per rispondere ad un potere che usa una violenza inaudita, che approfitta della sua posizione per sfottere fino in fondo la gente».

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran

:-( Hancock di Peter Berg

Sur petit écran
In Bruges di Martin McDonagh
Be Kind Rewind di Michel Gondry
El orfanato di Juan Antonio Bayona
UFC 74 , UFC 75
The Ultimate Fighter
(stagione 6 US)

CINEMA IPERREALISTA
Arabesque
C’era una volta in un paese molto, molto lontano… Giudicato da molti come il capolavoro di Chris Ward, Arabesque può altresì essere considerato un riuscito adattamento per lo schermo casalingo di uno dei racconti delle mille e una notte. Rari esemplari mascolini si aggirano sessualmente voraci lungo le tre ore di questo tour carnale ambientato in un mistico luogo del deserto mediorientale. Molti degli attori hanno un look arabeggiante (Huessein, François Sagat o Sarib), sebbene la maggior parte di loro sembra più che altro spagnola. Ma che importa, eccezionale è lo sforzo produttivo e quasi autentico è il risultato finale: cesti intrecciati, tappeti persiani, cuscini ricamati, tende trapuntate… disseminati qua e là in un set dallo stile inconfondibilmente mediterraneo: la tenda del sultano, la tomba del faraone, il gran palazzo dello sceicco e l’immancabile bagno turco. Spezzoni dai film Lo sceicco e Il figlio dello sceicco, interpretati da Rodolfo Valentino negli anni Venti, sottolineano il passaggio tra una scena e l’altra. Mentre l’etnica colonna sonora composta da JD Slater fa da sottofondo ad attività sessuali capaci di far innalzare la temperatura ben al di là di quella raggiunta a mezzogiorno nel deserto del Sahara. Anche i costumi hanno la loro rilevanza, nonostante gli unici ammessi, i diafani pantaloni larghi tipici della regione, sono relegati ad una danza del ventre esclusivamente maschile.

ÉCOUTES DE LA SEMAINE
Sigur Rós in concerto all’Arena Civica di Milano

06 luglio 2008

27/2008 – Zapatero, santo subito


E' una di quelle notizie senza se e senza ma.
Peccato che a rallegrarsene non saranno gli italiani.
Il 37esimo congresso del Psoe, appena conclusosi a Madrid, traccia le linee di un futuro che non concilierà il sonno dei vescovi più conservatori della Chiesa iberica: via i crocifissi da scuole e uffici pubblici; niente più giuramenti ufficiali sulla Bibbia, niente più funerali di Stato secondo il rito cattolico.
Secondo i socialisti, al governo, la Spagna non è ancora abbastanza laica.
Ed è anche arrivato il momento di rimettere mano alla legge sull'aborto, ormai più che ventenne, in favore di una riforma avanguardista in difesa dei diritti delle donne.
Mentre si comincia a parlare, seppure sommessamente, di eutanasia.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
UFC 71 , UFC 72 , UFC 73

CINEMA IPERREALISTA
Centurion Muscle , CM II : Alpha , CM III : Omega , CM IV : Erotikus
Stanchi del compagno d’allenamento abituale e cercate nuovo propellente per le vostre sedute in palestra? In vostro soccorso ecco i trailer della tetralogia Centurion Muscle scaricabili direttamente sul vostro iPod Classic dal sito Raging Stallion e visionabili tra una serie e l’altra di esercizi in sala pesi. L’effetto è garantito! Il regista J.D. Salter è riuscito a creare un capolavoro di muscoli e sensualità, popolato da quel tipo di uomini che avrebbero reso i centurioni romani verdi dall’invidia nonché, ne siamo sicuri, eccitati all’inverosimile. Se dai tempi della mitologia greca Zeus e i suoi complici hanno definito l’archetipo dell’uomo muscoloso, i tipi della Raging Stallion hanno creato una nuova linea: Centurion Pictures XXX, o i “centurioni del sesso”, uomini dai corpi e dalla muscolatura divina. Qualche nome che può competere senza sfigurare col mitologico Priapo ? Xerxes, Erik Hunter, Brock Hatcher, Blake Nolan e Shane Alexander. D’altronde è stato necessario un anno affinché il regista riuscisse a riunire il casting del primo capitolo di una serie che sovverte le consuete regole cinematografiche: qui il sequel è migliore dell’episodio che lo precede in modo quasi imbarazzante. A quando un prequel ?