VISIONI OBLIQUE

30 aprile 2006

17/2006 – Buon compleanno Manifesto!

















35 anni di bella eresia festeggiati il 28 aprile con una nuova grafica e uno speciale di 100 pagine.
Già abbonato all’edizione .pdf via web, mi sono recato in edicola per vedere l’effetto che fa riassaporare il fastidioso piacere di dita velate d’inchiostro ed annusare l’odore della nuova carta.
L'indomani sono tornato a scaricare il giornale nel suo algido formato A4, orgoglioso comunque di contribuire all’esistenza di uno strumento impegnato a scoprire ciò che sfugge dall’ovvio, l’altra faccia della realtà, la meno ufficiale, che a volte è la più vissuta.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’estratto dell’articolo scelto questa settimana, e che ai più potrebbe apparire eccessivamente lungo, è un illuminante scritto sul risultato elettorale del mese scorso; sufficientemente esaustivo per non dover ritornare in futuro sull’argomento.
L’ARTICLE Le vere ragioni di una mezza vittoria di Francesco Indovina da "il manifesto" del 26 aprile 2006: " […] Il convincimento di una vittoria ampia e secca nasceva da un errore di fondo: la non percezione della mutazione antropologica che ha investito il paese; ci siamo voluti illudere che il berlusconismo fosse argomento di sociologia politica e non radicamento nelle coscienze della gente. Il veleno sociale seminato dal Polo ha inquinato le coscienze di molti e un po' di tutti. Un paese che ragiona con lo stomaco; che si sente colpito quando sente parlare di aumento delle tasse, coinvolto o meno che sia; che ha sentito "giustificata" l'evasione fiscale; premiato chi non rispetta le regole; spinto a negare ogni valenza di convivenza regolata. Un paese corrotto dalla televisione in attesa del colpo di fortuna spacciata per abilità (quale è la principale città del Giappone tra Tokyo, Mosca e Sidney? Mmm... Tokyo. Bene ha vinto 100 mila euro), abbrutito da spettacoli che fanno della volgarità e dell'aggressivit à lo loro cifra di successo. Un paese clericale e, ovviamente, satanista, ma si crogiola nei peccati e vizi privati e pubblici, tanto un perdono e un condono non si nega a nessuno. Un paese così non può votare a sinistra. In un paese così il Polo ha fatto il miracolo di perdere e l'Unione quello di vincere. È solo il malgoverno portato all'eccesso della destra, l'impoverimento di fasce consistenti di popolazione, la mancanza di prospettiva dei giovani, l'emergere che la "flessibilità" non era un'opportunità ma una fregatura, cioè il rifiuto di Berlusconi non l'adesione al centro sinistra e una certa e sempre più risicata fedeltà politica, hanno spinto un po' le vele dell'Unione, con pochi meriti dell'equipaggio. E questo senza dimenticare dell'appoggio di cui ha goduto l'Unione da parte dell'intellighenzia (ma chi l'ascolta), dei maggiori giornali (ma chi li legge), di settori consistenti del potere economico (ma quale potere). In una paese immerso in questo brodo di coltura la sinistra (anche se di centro) non avrebbe dovuto vincere, a meno che non si aiutasse la gente a riflettere, a svegliarsi dal sonno della ragione. La gente è avvelenata, frastornata, ma può tornare a ragionare, può tornare con i piedi per terra, può tornare ad aspirare al meglio come costruzione faticosa, può smitizzare speranze infondate. Ma come? Questo è il punto. […] "
L’INFO Usa, la cannabis non è curativa – Lo annuncia la "Food and drug Administration". In rivolta la comunità scientifica. Le bugie dell’amministrazione Bush sull’uso terapeutico della marijuana per lenire i dolori dei malati terminali di Aids. E mentre la Fda mette in suo veto ad ulteriori ricerche, si allunga la lista degli stati "permissivi" che contrastano le decisioni del Congresso e del governo federale. *** In Italia invece: occhio al principio attivo! Il 25 aprile, festa della Liberazione, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto Fini-Giovanardi comprensivo di tabelle. Chiunque abbia in tasca più di 5 grammi di hashish o marijuana, "psicotropa" al 10%, è punibile per spaccio di sostanze stupefacenti con la reclusione da uno a 20 anni e multe da 500 a 260 mila euro. Invece per la cocaina pura al 45% e al di sotto della soglia di 1,6 grammi, sono previste "soltanto" pene amministrative.

LE DISQUE 3121 di Prince www.npgmusicclub.com
L'EMISSION TÉLÉ Absolutely ‘80s www.mtv.it/tv/programmi/serie/index.asp?id_prog=27
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Trois Huit di Philippe Le Guay www.gay.tv/ita/on_tv/cinema/dettaglio.asp?d=182

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) Bubble di Steven Soderbergh www.mediafilm.it/bubble

23 aprile 2006

16/2006 – Downtown Switzerland








Quattro giorni a Zurigo, una città a misura di... tram !
Sono ormai otto anni che le Alpi mi vedono attraversarle con frequenza bimensile per raggiungere la città elvetica.
Ma ancora mi lascio sorprendere dall’efficientissimo sistema del trasporto pubblico cittadino.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Zapatero, l’unica via di Tommaso Di Francesco da “il manifesto” del 23 aprile 2006: « […] È stato il premier spagnolo Zapatero in questi giorni a ricordare che di fronte al disastro della guerra in Iraq c’è una sola vera strategia, il ritiro delle truppe che la occupano militarmente, e a ribadire che la sua scelta ha accresciuto il peso politico della Spagna nel mondo e il suo possibile ruolo per una pacificazione reale della martoriata terra irachena. Nella controra romana, tra le pieghe della “guerra” delle cariche, la sinistra che in Italia si accinge finalmente a governare, deve avvertire l’agguato ai soldati italiani ieri mattina come il più terribile degli allarmi. Perché non vogliamo “Uno, cento, mille Nassiriya”, ne è bastato uno, di attentato: quello sanguinoso del 2004. Continuare a stare in guerra, spacciandola per “missione di pace” o peggio per “ricostruzione civile”, ci espone a fare la guerra, a uccidere e a far vittime, ad essere uccisi e ad essere vittime. Via dunque subito le nostre truppe dall’Iraq, via prima dell’estate. Qualsiasi finanziamento per la missione votato in questa fase deve servire per il ritiro. Non c’è raffineria o pozzo dell’Eni da proteggere che tenga, non è dalla guerra che potrà venire nessuna certezza del nostro fabbisogno energetico. Subito la data del ritiro che, certo va contrattato, ma va annunciato senza chiedere il permesso al governo iracheno che dipende dagli Stati uniti. È l’unica vera “carica” che chi ha votato per il centrosinistra riesce davvero a capire in questo momento. Non siamo anime belle. Le trattative per i ruoli istituzionali e di governo sono certo importanti. Più decisivi sono però i contenuti: la pace lo è più di tutti. »
LE LIVRE Cavalli selvaggi di Cormac McCarthy www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880613903&ed=87
L'EMISSION TÉLÉ Avere Ventanni www.mtv.it/tv/programmi/avereventanni/blog.asp?idBlog=15&idSez=5
LA PUB Svizzera, l'alternativa ai mondiali http://www.myswitzerland.com/it/movies/wm/
LE RESTAURANT Yoji's a Zurigo www.yoojis.ch/yoojis_bellevue

LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Per sempre di Alina Marrazzi www.raitre.rai.it/R3_popup_articolofoglia/0,6844,135^5140,00.html

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-/ Mater Natura di Massimo Andrei http://www.maternaturafilm.it/
:-) Mission Impossible 3 di J.J. Abrams www.uip.it/mi3/index.html

:-)) Breakfast on Pluto di Neil Jordan http://filmup.leonardo.it/sc_breakfastonpluto.htm

16 aprile 2006

15/2006 – L’Italia s’è desta

Ma si è ritrovata divisa in due metà.
La prima continua stoicamente a parcheggiare negli appositi spazi, la seconda persevera arrogante nel posteggiare in seconda fila.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Ritorno al futuro di Sabina Guzzanti da “il manifesto” del 12 aprile 2006 : « […] Siamo tornati alla partitocrazia più cruda, a un parlamento interamente auto-nominato solo che al posto dei vecchi familiari intrallazzoni e filibustieri ci sono degli sconosciuti privi di ogni dote. […] Sono tre, quattro le cose fondamentali da rimettere a posto: l’informazione e la tv devono essere indipendenti dal controllo dei partiti, questo gesto da solo mette in moto quasi tutti i processi rigenerativi (…), ovviamente bisogna abolire questa legge elettorale prima che si rivoti e soprattutto dobbiamo tornare a quel fatidico momento in cui qualcuno ha dato spago ai fascisti. È stato quello il cedimento che secondo gli storici ha fatto crollare tutto il resto, ma qui mancano coordinate precise. Sappiamo che fino a un certo punto quando c'era un fascista in tv, anche se il suo partito non si chiamava apertamente fascista, nessuno ci parlava ed erano considerati come i monarchici: folklore e ragnatele. Poi a un certo punto questa barriera è caduta, bisogna ricostruire esattamente quando e per mano di chi. […] La costituzione si sta cancellando e ogni tanto mi sembra di non sentirmi il naso. Ma me lo tocco ed è ancora lì. Finché c'è tatto c'è speranza. Finché c’è la Francia c’è buon gusto e quindi tatto. Se si dovesse rompere qualche vetrina la ripagheremo, non sarà quello il punto; varrà bene il prezzo di rimanere in carne ed ossa.»
www.ilmanifesto.it
LE LIVRE Lunar Park di Bret Easton Ellis
www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880617636&ed=87
L'EMISSION TÉLÉ Italo Spagnolo
www.mtv.it/tv/programmi/serie/index.asp?id_prog=54

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) Sangue – La morte non esiste di Libero De Rienzo
www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=253
:-) L’era glaciale 2 – Il disgelo di Carlos Saldanha
http://microsites2.foxinternational.com/it/eraglaciale2
:-)) La vita segreta delle parole di Isabel Coixet
www.bimfilm.com/lavitasegretadelleparole

09 aprile 2006

14/2006 – Domani è un altro giorno, si vedrà

Siamo al dunque.
Oggi e domani quarantasette milioni di italiani vanno alle urne per le elezioni politiche che si sono trasformate in un referendum pro o contro Berlusconi.
Lunedì pomeriggio la "sentenza".
La "Casa delle libertà" punta al pareggio, sperando nel voto del Senato.
L’Unione conta di raccogliere i frutti di cinque anni di governo delle destre.
Che hanno sconvolto il paese e che tra poche ore potrebbero finire.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
LE LIVRE
L’Atlante – Il teatro del mondo in novanta scene
www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/atlante.html
L'EMISSION TÉLÉ Passepartout
www.raitre.rai.it/R3_HPprogramma/0,5491,53,00.html

04 aprile 2006

Appello per il voto a Rifondazione Comunista

Cinque anni di governo Berlusconi hanno profondamente devastato la società italiana.
Ora si può finalmente ricominciare.
E’ possibile sconfiggere le destre e avviare una nuova stagione della politica.
Per questo, alle elezioni del 9 e 10 aprile, noi appoggiamo Prodi e votiamo Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Non c’è sfera della vita civile che sia stata risparmiata dalle ruspe del berlusconismo e del neoliberismo.
La crisi economica è sotto gli occhi di tutti.
L’impoverimento diffuso dei lavoratori, dei ceti medi, dell’intellettualità di massa, ci parla di una questione sociale drammatica.
La precarietà, regola-principe del mercato del lavoro, nega ai giovani ogni futuro dignitoso.
Allo stesso tempo, l’Italia è stata trascinata in una guerra di aggressione, voluta dagli Usa, dagli esiti palesemente disastrosi: abbiamo tradito l’articolo 11 della Costituzione, dimettendo la nostra storica funzione di paese vocato alla pace e al dialogo tra i popoli.
La crescita del progetto neoconservatore, visibile nel “manifesto” di Marcello Pera, appare la cornice coerente di queste politiche: le stesse che in questi anni hanno desertificato la cultura e le sue istituzioni, aggredito la scuola pubblica, ridotto la conoscenza agli appetiti della privatizzazione e della mercificazione.
Il berlusconismo è anche questo approdo alla teoria dello scontro delle civiltà, pervasa da pulsioni razziste, clericali, eugenetiche.
Se questa è l’entità della sfida che ci aspetta, sono essenziali sia la vittoria dell’Unione sia il rafforzamento della sua capacità di voltare davvero pagina.
L’insidia del condizionamento neocentrista, sul futuro del governo Prodi, è molto forte: è scritta nelle proposte di Confindustria edell’ala moderata della coalizione.
E la sconfitta del centrodestra può ridursi alla pura alternanza di ceti dirigenti.
Noi puntiamo invece su una vera spinta riformatrice, su una politica rinnovata capace di attivare la partecipazione.
Rifondazione Comunista è una soggettività che va oltre i confini di partito: più avrà consenso, meglio potrà contribuire a rendere effettiva la svolta necessaria.
Più il Prc avrà forza, più potrà crescere una nuova sinistra di respiro europeo.
Spirito unitario e volontà di cambiamento.
Unità e radicalità.
Questo il senso della nostra scelta.
Per questo, votiamo e invitiamo a votare per il Prc.

02 aprile 2006

13/2006 – Adda passà 'a nuttata!


Quattro giorni a Napoli prima della nuttata.
'A nuttata di tutti noi è la settimana che ci separa dal nove aprile.
Nel frattempo, nessun dorma per favore.





PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE
Se anche svanisse nel nulla di Ida Dominijanni da “il manifesto” del 28 marzo 2006 : « […]Le campagne elettorali sono fatte di articoli di fede e non di domande, e nessuno le sentirà porre, queste o altre, nei pochi giorni che ci separano dal voto, salvo discutendo fra amici del film di Moretti. C’è sempre un punto però in cui i nodi vengono al pettine. Tutti contiamo, anche se è tutt’altro che certo, che a quel punto Berlusconi non sia più dov’è adesso, anche se è certo che non se ne andrà senza fare ulteriori danni. Ma se anche svanisse nel nulla, svanirà con lui anche ogni alibi. De nobis fabula narratur, la favola del cavaliere parla di noi. Specialmente a sinistra, toccherà cambiare recitativo, fare senza il bersaglio polemico e ricominciare a partire da sé.» www.ilmanifesto.it

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-/ Fuoco su di me di Lamberto Lambertini
www.luce.it/istitutoluce/FILM/fuocosudime.html

CONTO ALLA ROVESCIA : una settimana al week end elettorale