VISIONI OBLIQUE

28 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 12

E LE PALME VANNO A…

Palma d’Oro
The Wind that Shaker the Barley di Ken Loach – Irlanda
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4336504
Gran Premio della Giuria
Flandres di Bruno Dumont – Francia
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359937
Premio per la sceneggiatura
Pedro Almodovar per Volver – Spagna
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4332959
Premio per la regia
Alejandro Gonzales Inarritu per Babel – Messico
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352770
Premio per l’interpretazione maschile
Jamel Debbouze, Samy Naceri, Sami Bouajila, Roschdy Zem e Bernard Blancan per Indigènes di Rachid Bouchared – Francia
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352781
Premio per l’interpretazione femminile
Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Chus Lampreave, Yohana Cobo e Blanca Portillo
per Volver di Pedro Almodovar – Spagna
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4332959
Premio della Giuria
Red Road di Andrea Arnold – UK
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359479
Palma d’Oro per il cortometraggio
Sniffer di Bobbie Peers – Norvegia
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4357798

Caméra d’Or per l’opera prima
A Fost sau n-a fost? di Corneliu Porumboiu - Romania
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=us

Tutte le immagini © AFP www.festival-cannes.fr

27 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 11

Il cast di Le Labyrinthe de Pan © AFP www.festival-cannes.fr
CITIZEN KANNES
L’edizione 2006 del Festival del cinema più famoso del mondo ha offerto anche quest’anno la sua sovrabbondanza di star, i suoi ritorni attesi, le sue defezioni, i suoi colpi di collera, i suoi voli lirici. E i suoi film. Sono proprio loro che, collocati in questo panorama, lo incarnano, gli danno i suoi colori, lo caricano di vizi e virtù necessari per impregnare il nostro immaginario e per stivare la nostra memoria. E per festeggiare il suo 59imo appuntamento il Festival ha regalato lo sguardo curioso di una manifestazione che cerca un nuovo rapporto con il mondo, quest’ultimo in continuo e repentino mutamento. Sfidando la sua capacità di anticipare, assimilare, comprendere e riflettere sul mondo che lo alimenta e che continua ad accerchiarlo, Cannes si è imposto ancora una volta come osservatorio mondiale del cinema, proponendosi come l’esplosione rituale, in frammenti scintillanti, del grande specchio planetario in cui viviamo. Un’edizione, quella presieduta dal regista Wong Kar Wai, ricca di richiami geopolitici raccontati da pellicole libere, innovative e coraggiose. Pellicole accomunate da una nobile missione: scrutare il reale nei suoi recessi geografici e sociali, tra etnografia e finzione da (re)inventare. Un cinema che, al di là delle Palme d’oro che verranno assegnate domani, si candida a strumento principe per osare, sperimentare e comunicare.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-/ El laberinto del fauno di Guillermo del Toro – Messico @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359827

26 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 10

Jamel Debbouze per Indigènes © AFP www.festival-cannes.fr
CANNES DA ZUCCHERO
Ci sarebbero mille motivi per ostentare distanza, ironia, ostilità verso l’enorme fiera delle chimere, artistiche, commerciali, giornalistiche, pubblicitarie, ecc., che rappresenta ogni anno il Festival di Cannes. Inoltre a questa 59ima edizione si era aggiunta anche un po’ di inquietudine per una certa frivolezza nelle scelte artistiche. Ma è indubbio che il cinema abbia bisogno di Cannes. Quelli e quelle che ne vivono e lo fanno vivere hanno tutto l’interesse che questa bizzarra città brilli di tutti i suoi fuochi contraddittori e variopinti. Galleria d’arte e bordello, frenetico mercato e falò delle vanità, questo “mauvais lieu” concentra tutto ciò con cui ha a che vedere il cinema, compresi i suoi nemici. Cannes, come nessun altro festival, gioca un doppio ruolo. Il primo è geopolitico, che consiste nel ricordare una volta all’anno ai potenti del mondo che il cinema è importante, che bisogna occuparsene a meno di nuocergli. Perché? Per l’arte, per la gloria, per l’invenzione, per il pensiero, per una libera distribuzione delle parole, per il fascino di una star, per niente… Il secondo è simbolico: reputato moribondo, mai il cinema è stato così prolisso, ma nemmeno è mai stato così minacciato di sminuzzamento. Qui le forme possenti dell’industria globalizzata chiamata Hollywood, là le opere artistiche solitarie, altrove le espressioni di tradizioni nazionali e regionali… E’ a Cannes che si alimenta la finzione di un mondo comune a questi discorsi, a queste pratiche, alle persone che li fanno esistere. E dopo? Dopo ci sono i film. Ciascuno è unico, ciascuno chiama da ogni spettatore l’esercizio del suo giudizio, della sua libertà. Questo è l’essenziale…

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Indigènes di Rachid Bouchared – Francia @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352781
:-/ United 93 di Paul Greengrass – USA @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4351629
:-)) Two Thirty 7 di Murali K. Thalluri – Australia @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4362614
:-) Congorama di Philippe Falardeau – Canada @ Quinzaine des Réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=us

25 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 9

Keanu Reeves per A Scanner Darkly © AFP http://www.festival-cannes.fr/
AL DI LA' DEL CONCORSO
Il programma della competizione è sempre stato solo la vetrina di un negozio ampio e diversificato che necessita di maggior attenzione. Spesso vale la pena di entrare e visitare le proiezioni del Certain Regard, della Quinzaine des Réalisateurs, della Semaine de la Critique o del Marché International du Film. Segmenti del programma che hanno molto da offrire, talvolta fino a notte inoltrata, iniziando dalla ricchezza del film come arte e come linguaggio universale. Il Festival non è fatto solo di proiezioni, ma anche di gente che si ritrova con un interesse in comune. E’ l’occasione per incontrate nuovi amici e ascoltare i registi che spiegano le loro opere, un luogo dove non si mai da soli e dove è possibile parlare di cinema in una dozzina di lingue. In questa vasta offerta dai film si può sempre trovare qualcosa che stimoli il gusto o la curiosità di chiunque.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-( Zidane, un portrait du 21eme siecle di Philippe parremo e Stuart Gordon – Francia @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359365
:-)) Bamako di Abderrahmane Sissako – Mali @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4351629
:-) Dans Paris di Christophe Honore – Francia @ Quinzaine des Réalisateurs
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4348155
:-) Day Night Day Night di Julia Loktev – USA @ Quinzaine des Réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=us
:-/ A Skanner Darkly di Richard Linklater – USA @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4360368

24 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 8

Jason Schwartzman, Kirsten Dunst per Marie Antoinette © AFP www.festival-cannes.fr
SECURITY VIGIPIRATE

Gli uomini in blu sono dappertutto. Alle entrate del Palazzo, delle sale di proiezioni, degli alberghi, essi controllano, verificano gli accrediti, guardano nelle borse. Questi privilegiati sanno in anteprima quando e dove appariranno le star. Vera armata delle ombre questi “security agents”, come amano definirsi, hanno lasciato per un paio di settimane le loro abitudini per indossare la loro divisa di un blu acceso. La sicurezza è la loro parola d’ordine, la discrezione la loro missione e la cortesia il loro stile personale. Dirigendo i flussi di carne più o meno fresca, questi corpi d’elite devono controllare lo stress dei festivalieri, l’isteria dei fotografi, le ire dei non accreditati. Il Grande Auditorium Lumière e la scalinata tappezzata di rosso sono i luoghi più ambiti perchè “è lì che tutti passano che tutto succede”. E “il seno di Sophie Marceau, l’anno scorso”, gli uomini in blu l’hanno visto “per davvero”. Ma la verifica degli accrediti “non è poi così male perchè da del potere”, confessa a voce bassa uno di questi super eroi. All’improvviso una gomma da masticare si attacca alla sua suolo: “Merda, sempre a me accade”. Gli X-Men del Palazzo restano umani, malgrado tutto.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Marie Antoinette di Sofia Coppola – USA @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352266
:-) Suburban Mayhem di Paul Goldman – Australia @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4351629
:-( Guisi (Soie) di Su Chao-Pin – Taiwan @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4348155
:-( Transe di Teresa Villaverde – Portogallo @ Quinzaine des Réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=us
:-)) L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino – Italia @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352470
:-) Jindabyne di Ray Lawrence – Australia @ Quinzaine des Réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=us

23 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 7

Il cast di Babel © AFP http://www.festival-cannes.fr

UN GIORNO DA STAR (seconda e ultima parte)

E per gli acquisti non fateli mai da soli e domandate che vi venga fatta una fattura perché non sarete voi a saldare il conto; un principio essenziale: la star non spende nulla. Come fare a non spendere? Non abbiate denaro su di voi. Ciò deforma lo smoking e i vestiti da sera non hanno tasche. Alle mance penseranno gli assistenti del produttore dietro di voi. E non dimenticate che è meglio non dar nulla che deludere, non fate come quella famosa cantante americana, che non citiamo per pudore, che gratificò il suo autista, dopo cinque giorni di buono e leale servizio, con un esemplare del suo ultimo cd. Dedicato, naturalmente! Come comportarsi col personale? Cercate di essere semplici e accessibili, la gente adora questo. C’è chi abbraccia il portiere, o chi mangia nelle cucine assieme ai cuochi e camerieri, o chi ancora chiede alla cameriera consigli per la sua toilette. I bagni di folla: prenderli o non prenderli? E’ molto facile evitare la folla dei vostri ammiratori: tutti gli hotel dispongono di un’uscita di servizio e di un montacarichi. Per la maggior parte del tempo potrete passeggiare tranquillamente per le caratteristiche vie della città a condizione di portare un cappello, dei vestiti qualunque e di esservi sbarazzati delle guardie del corpo. C’è chi è riuscito in questo modo a camminare per centinaia di metri! Ma se siete veramente una star in piena regola cercherete coraggiosamente il contatto con il vostro pubblico adorato. E’ sufficiente osservare alcune regole: approdate in motoscafo affinché si abbia tutto il tempo di vedervi arrivare, fate bloccare la Croisette al vostro passaggio, annunciate che berrete un cocktail alla terrazza del Carlton o che giungerete a piedi alla proiezione serale del vostro film. Sarà un successo garantito; e per il film? Beh, questo è un altro affare. Cosa fare la sera? Una volta assolto l’impegno della proiezione delle 19.30 dovrete farvi invitare alle migliori tavole e poi alle soirées. Tutte le sere i maggiori hotel ospitano un susseguirsi di ricevimenti e non dubitiamo che riceverete il vostro invito quotidiano, anche se le feste più in trovano il loro naturale habitat nelle ville che si affacciano dalle colline sul golfo azzurro. E se non trovate nulla che vi soddisfi fate un salto al porto, la polizia sarà troppo occupata a regolare il traffico e a proteggere i vip dai fan più sfegatati. Per finire la serata domandate al vostro agente o a qualcuno dell’hotel una compagnia per la notte. Altrimenti ritrovatevi tra la bella gente che affolla Le Cat Corner il più trendy dei locali della costa, oppure rifugiatevi all’American Pavillion sul lungo mare proprio di fianco al Palazzo: un after hour a bordo mare è sempre pronto ad accogliervi. Infine sbarazzatevi dei giornalisti e lontani dai turisti addormentati nei loro sacchi a pelo ridiventate voi stessi. Un essere umano come tutti gli altri.


LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Babel di Alejandro Gonzales Inarritu – Messico @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352770
:-/ On ne devrait pas esixter di HPG – Francia @ Quinzaine des Réalisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=US
:-( Cum mi-am petrecut sfarsitul lumii (Comment j’ai feté la fin du monde) di Catalin Mitulescu – Romania @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4350528
:-) La raison du plus faible di Lucas Belvaux – Belgio @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359883

22 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 6

Aki Kaurismäki, Ilkka Koivula, Janne Hyytiäinen per Les lumières du fauburg © AFP http://www.festival-cannes.fr

GIRO DI BOA

Mentre si apre la seconda settimana del festival, risulta inevitabile interrogarsi sui criteri che hanno condotto a selezionare i film del Concorso. Non comprendiamo perchè film che raccolgono il consenso unanime come Shortbus o United 93 non concorrono per la Palma d’Oro, mentre opere minori come Selon Charlie o addirittura impresentabili come Southland Tales sono stati messi allo stesso livello di gioiellini come Volver. Infine che dire della presenza di Friedkin alla Quinzaine des Réalisateurs con Bug, una pellicola potente che avrebbe permesso ad Ashley Judd di ottenere il premio per la migliore interpretazione femminile? Comunque, andiamo avanti. Perchè la seconda settimana inizia con occasioni di cui rallegrarsi: Les lumières du fauburg di Kaurismaki, Babel d’Inarritu, Marie Antoinette di Sofia Coppola, La raison du plus faible di Lucas Belvaux di cui si dice molto bene… La regola vuole che la Palma d’Oro si profili tra il lunedì e il mercoledì della seconda settimana. Apriamo bene gli occhi quindi perchè potrebbe essere a noi molto vicina e capace senza dubbio di sorprenderci.
LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) X-Men: The Last Stand di Brett Ratner – USA @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359425
:-) Luxury Car di Chao Wang – Cina @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4351016
:-) Il regista di matrimoni di Marco Belloccio – Italia @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4342424
:-)) Flandres di Bruno Dumont – Francia @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359937

21 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 5

Bruce Willis per Over the Edge © AFP www.festival-cannes.fr
UN GIORNO DA STAR (parte prima)
Aeroporto di Nizza. Il vostro jet personale atterra dolcemente. Circondata da un gruppo di cameramen e fotografi una hostess vi attende sorridente. Benvenuti al Festival di Cannes. La nuova ammiraglia della Renault e autovettura ufficiale del Festival, vi conduce a Cannes, una ventina di chilometri di autostrada verso sud ovest. Le guardie del corpo vi seguono; non avete guardie del corpo? Reclamatele, ne importano a quintali dagli USA o da Parigi. Entrando a Cannes constatate che tutto è stato concepito perché vi sentiate a casa vostra: la città è gemellata con Beverly Hills e uno dei suoi quartieri si chiama nientemeno che La Californie. E ora in quale hotel scendere? Dipende da chi vi ha invitato. Se lo siete stati dalla Semaine de la Critique o dalla Quinzaine des Réalisateurs scendete dove volete ma là dove non è troppo caro poiché gli organizzatori delle sezioni sopracitate non beneficiano di grossi budget. Se siete invitati dalla Sélection Officielle allora non avete scelta: cercherete una suite in uno dei cinque palazzi referenziati. Il Majestic, il più vicino al palazzo del Festival e al più grosso casinò del luogo, punto di riferimento delle star più famose. Il Carlton, duecento metri più lontano, per un soggiorno più compassato ma comunque internazionale. L’Hilton, aperto sulle ceneri del vecchio Palazzo del Festival, riconoscibile per la sua ardita architettura. Scendendo al Martinez vi sentirete più lontani dal Palazzo ma ne guadagnerete in tranquillità. E se volete evitare la Croisette e gli imbottigliamenti ripiegate sul Gray-d’Albion, climatizzato dalle cantine alle terrazze saprà tutelare la vostra privacy. Cosa fare durante il vostro soggiorno? Eccovi all’hotel. Avete seguito i discorsi di benvenuto, ricevuto mazzi di fiori e vi hanno condotto nella vostra camera. La vista è sublime ma cominciate ad annoiarvi. Sappiate che c’è sempre qualcosa da fare a Cannes durante il Festival. Se piove potete andare al cinema, ma se c’è il sole, ed è il caso più frequente, invitatevi ai ricevimenti organizzati a catena sulle spiagge o nei saloni degli hotel. Una capatina d’obbligo anche al Vecchio Porto dove sono attraccati gli yacht di produttori, media e banchieri. Tra un ricevimento e l’altro potrete farvi intervistare, soprattutto se avete un film selezionato da qualche parte: i giardini del Résidential, due vie dietro la Croisette, sono particolarmente presi d’assalto per questo tipo di attività. Se volete invece ridere assistete a un torneo di tennis dei produttori organizzato dal Martinez. Tutte le altre attività devono essere praticate con circospezione: niente jogging, salvo tra le sei e le sette del mattino. Niente spiaggia: il costume da bagno è il peggior nemico del mito; eventualmente frequentate la piscina dell’hotel, ma i vestitevi di tutto punto.
LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-( Southland Tales di Richard Kelly – USA @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359806
:-) Shortbus di John Cameron Mitchell – USA @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4308963
:-/ Ang Pagdadalaga ni Maximo Oliveros (The Blossoming of Maximo Oliveros) di Aureaus Solito – Filippine @ Marche du Film
www.imdb.com/title/tt0479506
:-) Uro di Stefan Faldbakken – Norvegia @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359784
:-/ Laitakaupungin Valot (Les lumieres de fauburg) di Aki Kaurismaki – Finlandia @ Competition www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4336339

20 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 4

Al Gore per An Inconvenient Truth © AFP http://www.festival-cannes.fr

LUNGOMARE

Lungo il Viale delle Stelle, la Croisette si dispiega (dal Palazzo dei Festival ad ovest, al porto Pierre Canto ad est) come un affresco dove tutto è sinfonia di colori. Sfoggia l’eleganza audace con i suoi Palace, il suo Festival, le sue vetrine dalle griffe prestigiose…
Cannes nei giorni del Festival è una sorta di Disneyland per adulti dove tutti i sogni chissà perché danno l’idea di potersi realizzare. Ecco allora tutti ma proprio tutti, dai produttori americani alle aspiranti modelle di provincia, che vanno su e giù per la Croisette in attesa dell’incontro che vale una vita. Il colpo però riesce solo a pochi. E se fosse proprio quel lungo mare di 1.700 metri la vera star di Cannes? Durante i giorni del Festival i fotografi e le televisioni prendono possesso di questo luogo, la Croisette, trasformandola di fatto in uno studio all’aria aperta, sperando forse che si ripeta la magia degli anni Cinquanta, quando proprio qui, sulla Croisette, nacque il grande amore tra Grace Kelly e il Principe Ranieri. La Croisette non è cambiata: un mito ieri, un mito oggi. Sulla Croisette non ci si passa mai per caso, c’è chi lavora e c’è chi si mette in mostra, magari confondendo il comune senso del pudore. Sulla Croisette l’età non conta, contano le aspirazioni, i dubbi, le ricerche, i sogni, ma soprattutto il talento. L’importante è esserci e muoversi. Il mezzo non importa.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) Ping Pong di Matthias Luthardt – Germania @ La Semane de la Critique
www.semainedelacritique.com/sites/article.php3?id_article=166
:-/ The Unforgiven di Yong-bin Yoon – Corea del Sud @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4313472
:-( Avida di Gustave Kervern e Benoit Dlépine – Francia @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359572
:-)) Bled Number One di Rabah Ameur-Zaimeche – Algeria @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352640
:-( Iklimler (Les climats) di Nuri Bylge Ceylan – Turchia @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4351248

19 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 3

Penelope Cruz, Pedro Almodovar, Carmen Maura per Volver © AFP www.festival-cannes.fr

IL FESTIVAL DEL GIORNALISTA IN... BLU

“Cannes! Cannes! Deux minutes d’arrêt!”. I treni stracolmi riversano la loro marea di pendolari ansiosi, di piccoli ingenui che sognano di cinema, di turisti curiosi a caccia di un improbabile autografo… Cannes è un’eterna storia di passione-repulsione tra il cinema e il suo pubblico, d’amore-odio tra i giornalisti accreditati, dal giallo (i paria) al bianco (i semidei), e un’organizzazione dantesca e potente. Correre sulla Croisette per afferrare al volo un’intervista, azzuffarsi per una tastiera di computer nella sala stampa, sopportare cento volte al giorno la rude cortesia del servizio di sicurezza, ricordarsi a memoria la lista degli addetti stampa, piangere, quasi, per un invito nella speranza di un party sulla spiaggia dove mangiare qualcosa di decente e non più uno dei, troppo cari, panini marmorizzati dalla maionese, subire le critiche degli autoctoni la cui tranquillità è beffeggiata da un’invasione di superstar e troupe televisive… Il quotidiano cannese del giornalista stacanovista è lontano dai baccanali dello showbiz pubblicizzato dai media alla moda. La 59ima edizione del Festival del cinema più famoso del mondo offrirà anche quest’anno la sua sovrabbondanza di star, i suoi ritorni attesi, le sue defezioni, i suoi colpi di collera, i suoi voli lirici… La gola aspra l’indomani di una festa, la bocca ancora carica di una miscela impietosa di champagne-vodka-birra, nauseati, scoraggiati… Ma è sufficiente il ricordo ancora bruciante di una proiezione davanti a un capolavoro inedito o la visione di un regista debuttante in lacrime di fronte a una standing ovation per rimettersi di nuovo in carreggiata. Il Festival di Cannes? Una zolletta di zucchero, un cucchiaino d’assenzio, una droga… un veleno delizioso!

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) Volver di Pedro Almodovar – Spagna @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4332959
:-)) Bug di William Friedkin – USA @ Quinzaine des Realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=US
:-) Taxidermia di Gyorgy Palfi – Ungheria @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4338062
:-)) Red Road di Andrea Arnold – UK @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4359479

18 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 2

Il cast di Summer Palace © AFP http://www.festival-cannes.fr/

CANNUCCE

Fiera del business e della frivolezza? Peplum mediatico? Radicalismo underground? Un’eccezione culturale? Una cultura dell’eccezione? Impossibile sfuggire a questa scarica di domande quando si tratta di affrontare il Festival di Cannes. Una risposta è certa: da oltre cinquant’anni l’amena cittadina francese si trasforma in una “Hollywood sulla Costa Azzurra”. Per dodici frenetici giorni migliaia sono le persone che da tutto il mondo convergono sulla Croisette per comprare ed essere comprati, vedere ed essere visti, vendere ed essere venduti, promuovere e venire promozionati… in pratica per fare del cinema. Col suo mix di cinismo, glamour, sesso e senso dello spettacolo, il Festival è divenuto un’istituzione senza eguali. Gli attori soddisfano l’appetito dei media e del pubblico, i produttori e distributori fanno affari, i giornalisti visionano decine di film… insomma, ogni singola categoria professionale più o meno direttamente legata al mondo del cinema trova a Cannes pane per i suoi denti. E qui ci vogliono denti affilati, perché la competizione è spasmodica e lo spazio limitato. Nessun trucco è troppo basso o meschino per farsi notare o per promuovere il proprio prodotto, anche se in realtà nessuno ha ancora scoperto cosa cerchino di vendere da più di un decennio le due signore, madre e figlia, che ogni anno pattugliano metodicamente la Croisette paludate in bizzarri e trasparenti costumi leopardati. Nulla, probabilmente, come del resto molti altri frequentatori del Festival: perché l’atmosfera irreale e surriscaldata del microcosmo di Cannes, complici le atmosfere della Costa Azzurra, può anche rivelarsi più semplicemente liberatoria. Ma Cannes è sempre Cannes. E se alla fine del Festival tre quarti dei partecipanti, bestialmente abbruttiti dallo stress e dalla stanchezza, sono pronti a giurare che non ci torneranno mai più, potete stare sicuri che l’anno seguente li rivedrete tutti sulla terrazza del Carlton. A meno che non siano morti nel frattempo.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) The Wind that Shaker the Barley di Ken Loach – Irlanda @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4336504
:-) Paris, je t’aime di registi vari – Francia @ Un Certain Regard
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4325425
:-)) This Film Is Not Yet Rated di Kirby Dick – USA @ Marché du Film
http://imdb.com/title/tt0493459
:-)) Fast Food Nation di Richard Linklater – USA @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4360399
:-) Princess di Anders Morgenthaler – Danimarca @ Quinzaine des Realisateurs
www.quinzaine-realisateurs.com/web.php?LNG=US

17 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 1

Il cast di The Da Vinci Code © AFP http://www.festival-cannes.fr

TAPPETO ROSSO

Anche quest’anno le reti televisive ci propineranno quotidianamente uno spettacolo singolare: uno sciame di sorrisi stampati in viso cerimoniosamente salenti la scalinata del Palais des Festivals. Ovviamente non si tratta di persone qualunque. Nella graduatoria delle consacrazione mediatica, questa cerimonia è diventata così irrinunciabile che anche uomini politici, personaggi del piccolo schermo e campioni sportivi fanno a gara per garantirsi la presenza. I gradini vestiti dal velluto del tappeto rosso rappresentano un cammino glorioso e gli attori, rinomati per il loro carattere capriccioso, si prestano con zelo al gioco di questa cerimonia che esige dai suoi partecipanti un abbigliamento preciso, una rigorosa puntualità, un rigido rispetto delle precedenze, consci che questa “andata semplice per il firmamento” contribuirà all’edificazione della loro leggenda. Perché le lettere d’oro di una carriera cinematografica si scrivono sulla pellicola e a Cannes e se Hollywood è la fabbrica dell’industria cinematografica, il Festival ne è la scena mitica. E’ a Cannes che le star, sbattute per un anno intero sulle pagine della stampa scandalistica, si prendono una sonora rivincita circondate da tutto il necessario: fasto, lusso, grandi hotel, male e palme. E il pubblico che le conosce solo per averle viste in foto o al cinema può ammirarle qui in carne ed ossa abbandonando definitivamente i panni di San Tommaso. La cerimonia della scalinata è un rito di legittimazione che questo show-business dal narcisismo esacerbato si è inventato per auto celebrarsi e per farsi ammirare, urbi et orbi, da Cannes e dal mondo intero grazie all’occhio compiacente delle telecamere giunte fin qui dai quattro angoli del pianeta. Una cerimonia che la dice lunga sull’immaginario contemporaneo. Sapientemente orchestrata e diretta dai suoi generosi padrini, l’infatuazione che essa suscita conferma, anno dopo anno, lo status unico delle star e la funzione che esse giocano per milioni di persone: l’oggetto di una venerazione e di un amore senza limiti. Assomigliante ad una liturgia pagana, con i suoi idoli, i suoi sacerdoti, la sua corte di fedeli, la cerimonia della scalinata si avvicina ad una forma di assunzione, dove l’allegorico tappeto rosso, sospeso come un ponte tra terra e cielo, accompagna le star di una gravità critica. Una liturgia stellare che sembra confermare quanto la nostra società, disillusa da Dio e caratterizzata da una disaffezione generale delle pratiche religiose, riesca a costruire prepotentemente riti pagani dagli idoli di carne ed ossa. Tempio dell’illusione, Cannes celebra il culto delle immagini: immagini cinematografiche, immagini che regalano se stesse, immagini che si rubano agli altri, immagini che si ammirano e si ricordano, per sognarle segretamente come delle magiche icone. Passano e salgono le star sulla mitica scalinata ricoperta dal tappeto rosso…

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-/
Summer Palace di Lou Ye – Cina @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352475
:-) Arrivederci amore ciao di Michele Soavi – Italia @ Marché du Film
www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=213

16 maggio 2006

59e Festival de Cannes - Jour 0

Il manifesto ufficiale © www.festival-cannes.fr
CAN CANNES
Signori e signore benvenuti al circo di Cannes. Cannes, una cittadina tutto sommato tranquilla della Costa Azzurra, almeno per 350 giorni all’anno. Ma da oltre 50 anni, per due settimane a maggio, Cannes diventa la capitale mondiale del cinema, dell’eleganza, del lusso e della trasgressione. Per farla breve tutto questo è il Festival di Cannes, la più importante rassegna cinematografica del mondo. Col permesso di Hollywood… Per farsi un’idea di cosa significhi il Festival di Cannes basta dire che si tratta dell’evento più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Gente del cinema, giornalisti, faccendieri e saltimbanchi si contendono ferocemente i 25.000 pass sfornati dalla macchina del Festival. Tutti gli altri, circa 200.000 curiosi, rimangono fuori delle sale che solo in questa edizione hanno ospitato più di 900 proiezioni di pellicole. 400 flic giorno e notte non perdono di vista il Palais, mentre un esercito di bodyguard non perde mai di vista la celebrità di turno. Salutato un tempo da Jean Cocteau come “modello di società in cui le persone si relazionano senza vincoli e parlando la stessa lingua, la lingua del cinema”, il Festival di Cannes da 59 anni declina magistralmente la settima arte. Cinema, cinema d’autore, cinema commerciale, cinema politico. A Cannes c’è tutto questo e anche di più. Cannes apre la porta del mondo del sogno e influenza la stagione cinematografica.
LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-))
C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallee – Canada @ Hors Festival
www.imdb.com/title/tt0401085
:-/ The Da Vinci Code di Ron Howard – USA @ Hors Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4317622

14 maggio 2006

19/2006 – 11,31,38,50,59,62











Ho vinto al Superenalotto.
25.100.000 di euro che verranno così suddivisi:
1m destinati ad ogni membro della famiglia (sono 3 più 1)
1m da suddividere fra gli amici più intimi (non raggiungono i 5)
1m da donare ad associazioni di volontariato
1m all’azionariato de "il manifesto"
1m per il lancio di un nuovo magazine culturale
2m per la costruzione di una nuova biblioteca civica nel comune di residenza
5m per l’acquisto, la ristrutturazione e il mantenimento di un castello sperduto dove ritirarmi ad eremitaggio e dove continuerò a vestirmi di stracci e ad andare in giro con l’auto che ormai ha superato il decennio di vita.
Il resto sarà gestito da una banca d’affari privata.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Senza tasse non c’è democrazia di Galapagos da "il manifesto" dell’11 maggio 2006: " […] Pagare le tasse è sempre fastidioso: non sopportiamo quell’Iva al 20%; ci fa arrabbiare l’Irpef che falcidia i salari, la marca da bollo sui passaporti, la tassa di circolazione per le auto, le tasse locali sulla casa e la nettezza urbana, le imposte che rendono esorbitante il prezzo del gas per cucinare e riscaldarci. Va bene solo per chi specula in borsa e per gli immobiliaristi. E la cosa fa ancora più arrabbiare, visto che il lavoro è tassato il doppio e anche il triplo delle rendite finanziarie. L’altra faccia delle tasse è la spesa pubblica: spesso è puro spreco e burocrazia inefficiente. Ma la spesa possiamovederla con i nostri occhi tutti i giorni sotto forma di sanità, assistenza, scuole (a prescindere dalla riforma Moratti) sicurezza, strade e via dicendo. Il fisco si materializza in queste cose di tutti i giorni e la minaccia di Berlusconi tende a perpetuare la sua visione classista della società con uno stato molto dimagrito, assistenza solo ai bisognosi e per il resto il trionfo dell’iniziativa privata che fa di qualsiasi servizio una fonte di profitti. […] "
L’INFO Nigeria l’inganno di Big Pharma – I bambini africani, bene di consumo dell’Occidente. Bimbi usati dalla Pfizer come cavie per testare un farmaco nel nord della Nigeria durante un’epidemia di meningite. Un rapporto di un gruppo di esperti, pubblicato, dopo cinque anni di insabbiamenti, dal Washington Post, punta il dito cntro la casa farmaceutica.
LE LIVRE Il mio nome è rosso di Orhan Pamuk www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880615799&ed=87
LE SITE WEB Oggetti smarriti http://mct.sbb.ch/mct/it/reisemarkt/services/finden/verlustanzeige.htm
LE BLOG Il videoblog di Wanna Marchi e Stefania Nobile www.stefanianobile.it/index.asp
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Ma vrai vie à Rouen di Olivier Ducastel e Jacques Martineau www.gay.tv/ita/on_tv/cinema/dettaglio.asp?d=171

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
Da martedì 16 maggio questo Blog traslocherà a Cannes per la cronaca quotidiana del 59° Festival del Cinema. Rimanete sintonizzati e buona visione!

07 maggio 2006

18/2006 – L’osservatore

Da piccoli, forgiati dai fumetti Marvel, ci si dilettava, durante il gioco pomeridiano, ad impersonare super eroi, scegliendoli ingenuamente in base ai loro super poteri più o meno esotici, più o meno convenienti alla situazione del momento.
Da grandi continuiamo a leggere i fumetti Marvel, non abbiamo perso il desiderio di acquisire super poteri, ma siamo divenuti decisamente più misantropi.
Per cui la scelta definitiva non poteva che cadere su Uatu.
www.antaninet.it/marvel-universe/u/uatu.html


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Ferite aperte di Gabriele Polo da "il manifesto" del 5 maggio 2006: « Non fanno i nomi di chi ha sparato perché vogliono poter continuare a sparare. Tacciono, anche se tutti sanno chi è stato. Nascondono la verità perché sono gli Stati Uniti d’America. Tanto basti, poiché l’esercizio della forza è diventato la forma prevalente della politica e delle relazioni umane. E loro quell’esercizio lo rappresentano al meglio; tutto il resto - dalla verità al diritto - sono semplici subordinate. […] Dicono bugie perché la falsità è rimasta l’unico possibile sostegno alle loro prepotenze. E la esibiscono in maniera tanto sfacciata non per stupidità,ma per indurre alla rassegnazione. Persino un incidente stradale ha sempre un responsabile: se ci si permette di nascondere il nome di chi ha commesso un omicidio vuol dire che non esiste più alcuna regola, se non quella della convenienza di chi è al comando del mondo. Vale per Nicola Calidari come per i voli segreti della Cia. […] Non rassegnarsi a questa pratica è l’unica strada per evitare il definitivo divorzio tra etica e politica. Non lo dimentichi il nascente governo italiano: per Calipari, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi colleghi. E anche per tutti quelli che nell’agire di Nicola hanno intravisto una speranza. »
L’INFO Parigi mette a tacere Peter Handke – La Comédie française cancella dal cartellone del teatro la pièce dello scrittore austriaco, “Ha partecipato ai funerali di Milosevic”. Polemiche e proteste, ma poi è arrivata la conferma dell’esclusione. Il testo dell’opera “Voyage au pays sonore ou l’arte de la question” è del 1989 e non parla di Jugoslavia. Handke si dice “disgustato” dalla censura. Nobel, scrittori e registi schierati con lo scrittore.
LE LIVRE Compie 80 anni l’opera di H. P. Lovecraft. Il libro magico che non c’è. Storia e miracoli del Necronomicon, libro esoterico di misteri e magie “scritto da un arabo dissennato”. Non è mai esistito nella realtà e anche il suo inventore lo ha rinnegato, eppure ce ne sono pseudoedizioni in tutte le lingue; è stato comprato e venduto dagli antiquari a prezzi altissimi, e compare persino nelle schede delle più grandi biblioteche pubbliche del mondo.
LE DISQUE Collected di Massive Attack www.massiveattack.co.uk/collected
L'EMISSION TÉLÉ Crozza Italia http://crozzaitalia.la7.it
LE BLOG 7 in condotta http://notadisciplinare.blogspot.com/
L’8 PER MILLE www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
Nessuna proiezione da segnalare questa settimana, ma una triste notizia inerente l’industria cinematografica italiana: la chiusura della casa di distribuzione. Se la produzione indipendente in Italia è un miracolo, la distribuzione oggi è impossibile. Gianluca Arcopinto chiude la Pablo, che ha lanciato Marra, Garrone, Salani, Rezza e Gaglianone e confessa in un’intervisa che « […] il vero problema è il sistema cinema come è concepito in Italia: noi viviamo l’anomalia che non si può prescindere nel fare cinema dalla televisione. Ci sono due blocchi televisivi tutti e due con un braccio produttivo. Questo vuol dire che un film per poter aspirare a una vita di sala deve essere un film che va bene alla televisione. Ci sono poi cinque o sei film all’anno, opere prime che vengono prodotte a prescindere dalla televisione, infatti stentano a trovare una vita di sala. Questo impedisce una libertà anche di contenuti perchè le due televisioni, più si va avanti nel tempo più tendono a omologarsi […].»