21/2011 - Melancholia
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-) Monsters di Gareth Edwards
Sur petit écran
Terminata la visione della 7° stagione di "Desperate Housewives", della 3° di "Fringe", della 2° di "Glee" e della 1° di "The Event"
VISIONI OBLIQUE
I film visti oggi:
:-))) The Tree of Life di Terrence Malick (Competition)
:-/ Hors satan di Bruno Dumont (Un Certain Regard)
:-( Hallaa lawein di Nadine Labaki (Un Certain Regard)
:-)) Sleeping Beauty di Julia Leigh (Competition)
:-)) Play Ruben Östlund (Quinzaine des Réalisateurs)
Il vento devastante che ha travolto Dominique Strauss-Kahn (DSK come amano scrivere i giornali francesi) sta seriamente scompigliando l’allure impeccabile del Festival. È sufficiente tendere le orecchie per rendersi conto che, prima delle proiezioni e subito dopo, negli spazi dedicati alla pausa caffè (sponsorizzati da Nespresso), al posto dei dibattiti cinefili, tutti non parlano che di questo scandalo, con l’occhio rivolto alle news trasmesse in tempo reale sugli schermi della tv a circuito chiuso del Palais. I fatti di cronaca riguardanti il presidente del Fondo Monetario Internazionale (FMI, sì in Francia amano alla follia gli acronimi) è evidentemente un sisma politico, ma non ne ha lo stile abituale poiché si sviluppa attraverso un registro sintattico da soap opera voyeuristica tipica dei canali all news americani. I francesi non sono abituati a questo genere d’immagini che, rincorrendosi sugli schermi televisivi, hanno di fatto qualcosa d’irreale.
Entrambi i film sono arrivati in silenzio, uno in una chiavetta USB, l’altro su DVD. Hanno fatto il viaggio da Teheran alla sede di Parigi del Festival di Cannes. In film nist (Ceci n’est pas un film), che verrà presentato in proiezione speciale, è co-diretto da Jafar Panahi e Mojtaba Mirtahmasb. Bé omid é didar (Au revoir), firmato Mohammad Rasoulof, è stato presentato oggi al Certain Regard alla presenza dell’emozionata e preoccupata moglie del regista. Da un anno Panahi e Rasoulof sono diventati il simbolo della repressione artistica in Iran. Ambedue arrestati il 1° marzo 2010 perché sospettati di preparare un film ostile al governo dopo la contestata rielezione di Mahmoud Ahmadinejad nel giugno 2009. Nel dicembre 2010 entrambi sono stati condannati a sei anni di carcere accompagnati dal divieto di girare film nei prossimi vent’anni e di lasciare il paese. Il motivo? La partecipazione alle manifestazioni e propaganda contro il regime. Entrambi hanno fatto appello.
I film visti oggi:
:-)) Bé omid é didar di Mohammad Rasouluf (Un Certain Regard)
:-/ Return di Liza Johnson (Quinzaine des Réalisateurs)
:-) 17 filles di Delphine e Muriel Coulin (Semaine de la Critique)
:-) La fin du silence di Roland Edzard (Quinzaine des Réalisateurs)
:-) Le gamin au vélo di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Competition)