VISIONI OBLIQUE

26 febbraio 2006

08/2006 - Arrivederci a Vancouver

Ci mancheranno, almeno per i prossimi quattro anni, il curling, il pattinaggio artistico, le gare di velocità e di short track, le discese dei bob, degli slittini e degli skeleton.
Ci mancheranno questi atleti che torneranno in quell’oblio involontario, complice un sistema che condanna le loro discipline ad una visibilità vergognosamente bisestile.
La televisione ha svolto per due settimane un lavoro premiato da ascolti sorprendenti.
Ci pensino i dirigenti del servizio pubblico nel momento di mandare in onda nefandezze d'ogni tipo in prima serata quando con le pietre rotolanti farebbero ascolti tripli!
Ed ora tutti in fila, nuovamente, a rendere omaggio alla caviglia di Totti: che tristezza!


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Senza veli di Giuliana Sgrena da “il manifesto” del 23 febbraio 2006 : «… La testimonianza resa a Rainews 24 da Ali Shalal al Kaisi, “l’incappucciato” di Abu Ghraib, ci rivela qualcosa che purtroppo non ci può sorprendere: tra i torturatori del tristemente famoso carcere c’erano anche italiani. Non i soldati in “missione di pace” a Nassiriya, ma i mercenari. Perché ci sono anche italiani tra i mercenari presenti in Iraq. […] Io stessa a Baghdad avevo cercato di intervistarne uno ma non sono riuscita perché, da vero mercenario, voleva essere pagato. Sono quei contractors che costituiscono il secondo esercito di occupazione in Iraq. […] E’ la parte più sporca della guerra: sono infatti i contractors a fare quello che nemmeno i soldati regolari possono permettersi di fare. E sono superpagati. […] Non si può certo impedire a chi vuole fare della guerra una propria fonte di reddito di farlo, ma almeno potremmo evitare di celebrarli come eroi. Possiamo invece evitare che i nostri soldati continuino a essere complici di un’occupazione che non può avere nessuna giustificazione. …»
www.ilmanifesto.it
LE LIVRE Gladiatori di Antonio Franchini : “… Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere … La lotta è accoglienza, è chiamata a sé; invece il pugilato, il karate, tutte le discipline in cui si combatte a pugni e calci sono rifiuto, respinta. Per lottare bisogna far entrare l’avversario nel proprio spazio vitale, abbracciarlo; per boxare bisogna scacciarlo …”
http://ebook.mondadori.com/ebook/dettaglio.jsp?cdIsbn=978885200398&codEditore=AM
LE DISQUE Kosmicher Pitch di Jan Jelinek
www.scape-records.de
L'EMISSION TÉLÉ XX Giochi olimpici invernali
L’APPEL Emergency – Diritto al cuore
www.emergency.it/dirittoalcuore/index2.php

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) Transamerica di Duncan Tucker
www.screenweek.it/transamerica
:-)) Cacciatore di teste di Costa-Gavras
www.fandango.it/default.asp?idlingua=1&idcontenuto=1035

19 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 11

Mutual gratefulness: Charlotte Rampling, Jasmila Zbanic and Dieter Kosslick

E' calato il sipario...

I PREMI ASSEGNATI DALLA GIURIA INTERNAZIONALE
Orso d’oro
Grbavica di Jasmila Zbanic
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060133
Gran premio della giuria – Orso d’argento ex-aequo
En soap di Pernille Fischer Christensen
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061803
Offside di Jafar Panahi
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20064227
Orso d’argento per la miglior regia
Michael Winterbottom e Mat Whitecross per The Road To Guantanamo
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061707
Orso d’argento per la migliore interpretazione femminile
Sandra Huller in Requiem
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060007
Orso d’argento per la migliore interpretazione maschile
Moritz Bleibtreu in Elementarteilchen (The Elementary Particles)
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063120
Orso d’argento per il contributo artistico
Jurgen Vogel come attore, coautore e coproduttore di Der Freie Wille (The Free Will)
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061240
Orso d’argento per la miglior colonna sonora
Peter Kam per Isabella

www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063971

18 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 10

Close-up red carpet
Affettuosamente chiamati Teddy, gli « altri » Orsi del Festival di Berlino sono stati assegnati ieri sera nel corso di una cerimonia che ha festeggiato il loro ventennale. La Berlinale rimane l’unico grande festival cinematografico ad attribuire un riconoscimento ufficiale a pellicole caratterizzate da una tematica GLBT ed oggi gli ideatori di quell’iniziativa possono affermare senza pudori di aver contribuito significativamente alla carriera di registi allora sconosciuti come Gus van Sant o Pedro Almodovar.
Teddy per il miglior film
Ang Pagdadalaga ni Maximo Olivero (The Blossoming Of Maximo Oliveros) di Auraeus Solito
Teddy per il miglior documentario
Au-delà de la haine (Beyond Hatred) di Olivier Meyrou
Teddy per il miglior cortometraggio
El Dìa que Morì (The Day I Died) di Maryam Keshavarz
Premio della giuria
Combat di Patrick Carpentier

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) Requiem di Hans-Christian Schmid – Germania @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060007
:-( Mechilot (Forgiveness) di Udi Aloni – Israele @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061257
:-) Tintenfischalarm (Octopusalarm) di Elisabeth Scharang – Austria @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060735
:-))) Au-delà de la haine (Beyond Hatred) di Olivier Meyrou – Francia @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/au-dela-de-la-haine.html
OLTRE LE FACCINE
§
L'esorcista dal taglio dogma versione bavarese. Ottima interpretazione dell'attrice protagonista.
§
Imbarazzante ascesa-caduta-redenzione di un soldato israeliano colpevole di aver sparato, uccidendo, una ragazzina palestinese.
§
Incantevole viaggio nel misterioso mondo dell'intersessualità.
§
A giudicare dai tre sorrisi, il quarantaduesimo ed ultimo film visto al Festival risulta il più bello. Ma alla proiezione di questo documentario non si ride. Anzi, ci si commuove di fronte allo struggente racconto di un processo giudiziario che contrappone a tre giovani naziskin, reiconfessi di un omicidio motivato dall'odio per il diverso, la famiglia della vittima.

17 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 9

Roberto Benigni signs the portrait he likes the most, that of Nicoletta Braschi

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) Offside di Jafar Panahi – Iran @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20064227
:-)) Combat di Patrick Carpentier – Belgio @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/combat.html
:-)) Capote di Bennett Miller – USA @ Fuori concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060278
:-) Lelaki komunis terakhir (The Last Communist) di Amir Muhammad – Malesia @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/the-last-communist.html
OLTRE LE FACCINE
§
La passione femminile per il calcio maschile raccontata con destrezza quasi teatrale dall'autore de Il cerchio. Ennesimo atto di denuncia cinematografico contro l'autoritarismo fallocratico e il patriarcato iraniani.
§
Due uomini combattono fra loro. Si colpiscono a sangue.Ma il loro combattere è un atto d'amore senza vinti o vincitori. Desiderio e dolore raccontati da una cinepresa che quasi danza attorno ai protagonisti.
§
Un ritratto di Truman Capote magistralmente interpretato da un memorabile Philip Seymour Hoffman che il questo film supera se stesso. Perfetto nelle movenze e nel tono particolarissimo della voce del personaggio, capace di esprime tutto il mondo interiore del famoso scrittore.
§
Da un paese pressoché privo di una vera industria cinematografica, un documentario "musical pop" che ricostuisce la vita del leader del partito comunista locale ora esiliato in Thailandia.

16 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 8

Vin Diesel
Amici e conoscenti chiedono come si svolge la tipica giornata del giornalista al Festival di Berlino. Guardando film si usa rispondere. Ma poiché la risposta non sempre risulta essere soddisfacente ecco un inquadramento orario che può facilitare la comprensione dello scorrere del tempo. Prendiamo l'esempio della giornata odierna, che non prevedeva la realizzazione di interviste.
ore 07:00 sveglia, doccia, colazione abbondante
ore 08:00 in metropolitana per 5 fermate sulla linea U2 destianzione Potsdamer Platz
ore 8:30 al press-counter per ottenere biglietti per le proiezioni da recuperare l'indomani
ore 9:00 in sala stampa per controllare la posta e aggiornare il blog quotidiano
ore 10:00 primo film
ore 12:30 secondo film
ore 15:00 conferenza stampa del secondo film
ore 16:00 terzo film
ore 18:00 conferenza stampa del terzo film
ore 19:30 quarto film
ore 22:30 quinto ed ultimo film
ore 00:00 in metropolitana per il ritorno a casa
Tra un film e l'altro: pausa caffé, pausa pranzo, pausa merenda, pausa cena; se c'è tempo.
In 12 giorni il peso corporeo è calato di 4 chili!

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-) The Notorious Bettie Page di Mary Harron – USA @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063288
:-) L’ivresse du Pouvoir (Comedy Of Power) di Claude Chabrol – Francia @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062254
:-) Find Me Guilty di Sidney Lumet – USA @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062980
:-)) El cielo dividido (Broken Sky) di Julian Hernandez – Messico @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062075
:-( Vacationland di Todd Verow – USA @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063791
OLTRE LE FACCINE
§
Dalla regista di American Psycho un avvincente "biopic" su colei che fu la pin up "noir" più eccentrica degli anni Cinquanta.
§
Torna l'accoppiata Chabrol-Huppert. Un gran bel vedere ed un gran bel sentire, nonostante non siamo agli inavvicinabili livelli di La cerimonia o Grazie per il cioccolato.
§
Un Vin Diesel sorprendentemente capace, quasi perfetto se non fosse per la doppia passata di cerone sul viso, fa da mattatore nella classica quanto rassicurante location rappresentata dall'aula di un tribunale americano.
§
Prendersi, lasciarsi, riprendersi, rilasciarsi... tra uomini... cullati da ipnotiche carellate e panoramiche.
§
Sono passati dieci anni da Frisk, e una manciata di altri film dimenticabili. Il regista conferma di non saper dirigere, né cinepresa, né attori.

15 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 7

Park Chan-wook, a rebel with a cause

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Aus der Ferne (From Away) di Thomas Aerslan – Germania @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/aus-der-ferne.html
:-) Fabulous! The Story of Queer Cinema di Lisa Ades e Lesli Klainberg – USA @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063782
:-) Atos des Homens (Acts of Men) di Kiko Goifman – Brasile @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/atos-dos-homens.html
:-)) Rampage di George Gittoes – Australia @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063011
OLTRE LE FACCINE
§
Quattro documentari, quattro differenti modi per raccontare una storia. Per commentare la Turchia contemporanea, il tedesco Thomas Aerslan preferisce, alla sua voce, le naturali immagini riprese nel corso di un viaggio nella sua terra natale.
§
Trentasette sono invece le voci che intervengono a riassumere la storia del cinema gay americano, dagli anni Quarante ai giorni nostri, in un onesto, seppur convenzionale, documentario. §
Il viso dei testimoni dell’ennesimo massacro perpetrato dalla polizia in una bidonville brasiliana vengono sostituiti da un accusatorio schermo bianco.
§
Il freestyle rap è infine la scelta stilistica operata per descrivere l'estrema violenza delle strade che attraversano i sobborghi neri di Miami, pericolose quanto quelle di Baghdad.

14 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 6

Press conference for Michael Winterbottom's The Road to Guantanamo: The protagonists Shafiq Rasul (l.), Ruhel Ahmed (r.) and the producer Co-Director Mat Whitecross

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-( Kargaran mashghool-e karand (Men at Work) di Mani Haghighi – Iran @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/men-at-work.html
:-) The Road To Guantanamo di Michael Winterbottom – Gran Bretagna @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061707
:-) Zemestan (It’s winter) di Rafi Pitts – Iran @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060289
:-( L’appel des arenes (Wrestling Grounds) di Cheick Ndiaye – Senegal @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/lappel-des-arenes.html

OLTRE LE FACCINE
§
Non tutto è oro ciò che luccica dall’Iran. Abituati al taglio neorealista della produzione in lingua farsi, ne è una riprova l’austero Zemestan che, pur con elementi innovativi, continua a raccontare il generale malessere che attanaglia la società iraniana, la commedia vista di primo mattino ci è sembrata irresponsabilmente futile quanto frivola.
§
Nonostante metà film sia “ricostruito” e l’altra metà raccontato attraverso le interviste ai veri protagonisti dei fatti a cui si ispira, il film rimane un potente documento di denuncia dell’apartheid giuridico rappresentato dall’illegale carcere di Guantanamo.
§
Dell’imbarazzante telenovela senegalese salviamo solo i protagonisti: veri muscolosissimi lottatori, che, dalle prime immagini viste tampate sul pressbook del film, ci avevano sedotto e convinto a rinunciare all'unica proiezione speciale di Drawing Restraint dell’artista Matthew Barney, a Berlino in veste di giurato. Grave errore!

13 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 5

The cast of James McTeigue's V for Vendetta: John Hurt, Natalie Portman and Hugo Weaving during the photo call

Quando un caporedattore chiede del “colore” significa arricchire il “pezzo” con del gossip. Difficile accontentarlo quando si racconta del Festival di Berlino difettoso di quel glamour che contraddistingue invece Cannes o Venezia. Mancano i party notturni in riva al mare, manca la scalinata dove poter mostrare decoltè vertiginosi, manca quella folla di fan pronti a tutto per acclamare i divi di turno, poco numerosi per la verità. Di cosa scrivere allora? Ad esempio della presenza stacanovista di Charlotte Rampling, presidente di giuria, alle proiezioni dei film in concorso riservate alla stampa. Algida bellezza protetta solo da un paio di occhiali scuri che non vengono tolti sino ad inizio film. Non chiedeteci però di quale marca siano!

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) 1:1 Ein til en (1:1 One to One) di Annette K. Olesen – Danimarca @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062337
:-)) El custodio di Rodrigo Moreno – Argentina @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061754
:-/ V For Vendetta di James McTeigue – Gran Bretagna @ Fuori concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060289
:-( Strakarnir okkar (Eleven Men Out) di Robert I. Douglas – Islanda @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062337
OLTRE LE FACCINE
§
Razzismo e periferie metropolitane: quasi un instant movie che ci racconta con calibro accurato la Danimarca contemporanea delle vignette blasfeme.
§
Una composizione delle inquadrature pressoché perfetta da rasentare il sublime per descrivere l'alienante esistenza di una guardia del corpo.
§
Visivamente apprezzabile, 1984 di Michael Radford rimane comunque irraggiungibile, il film, a detta di chi, seduto accanto al sottoscritto, ha letto il fumetto di Alan Moore dal quale è stato tratto, delude a livello di sceneggiatura, qui sommariamente tagliata con l'accetta.
§
Non solo inutile, la società islandese ha da anni legiferato in favore dei "Pacs", ma anche girato e recitato con dilettantistica approssimazione.

12 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 4

Robert Altman, Meryl Streep and Woody Harrelson on the Berlinale Palast stage after the premiere of A Prairie Home Companion

A Berlino che giorno è? Difficile immaginarlo. Poco si percepisce di ciò che accade in città. Il circuito delle sale sembra essere studiato scientificamente per isolare il Festival da tutto il resto. Per i professionisti abituati all’ottimizzazione dei tempi una benedizione. Allontanarsi da triangolo di Potsdamer Platz per raggiungere in metropolitana l’International, monumento all’architettura socialista, dove poter recuperare proiezioni perdute, rivela non aver organizzato al meglio la propria agenda. Vergogna!

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Grbavica di Jasmila Zbanic – Bosnia @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060133
:-/ A Praire Home Companion di Robert Altman – USA @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060251
:-( Wuji (The Promise) di Chen Kaige – Cina @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060009
OLTRE LE FACCINE
§
La guerra è terminata da oltre un decennio, ma le conseguenze sono tutt'ora parte del vissuto quotidiano: i frutti dell'odio nati dalla sistematica violenza subita da ventimila donne bosniache. Uno di quei film che si abbattono sullo spettatore come un macigno.
§
OK, è Altman; OK il cast è stellare. Ma al sottoscritto la musica country ed i film ambientati in un teatro rappresentano il summa della noia.
§
Siamo lontani dai lirismi visivi di La tigre e il dragone o La foresta dei pugnali volanti. Qui solo una sceneggiatura esilissima che si affida ad una fotografia kitch ed effetti speciali di plastica.

11 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 3

After the premiere of The New World : Q'Orianka Kilcher receives flowers not only for her impressive performance as Pocahontas, but also for her 16th birthday

Fiction? No, grazie! E’ un momento magico per il “cinéma du réel”, catapultato dopo anni di nicchia al centro dell’attenzione del mercato. L’indimenticabile Palma d’Oro a Michael Moore per Fahrenheit 9/11 ed i più recenti, quanto inaspettati, successi al botteghino di piccoli film come Viva Zapatero! o La marcia dei pinguini, sono solo la conferma di una progressiva crescita nella fruizione di una forma cinematografica che costituisce oggi una delle esperienze creative più interessanti nel panorama visivo generale. Perché al cinema è ancora possibile mostrare particolari tematiche andando a fondo, come nel caso di film riguardanti eventi che per un breve periodo hanno avuto un certo impatto, in televisione e sulla stampa, ma poi sono caduti nel dimenticatoio. Perché la pellicola non dimentica, laddove invece la televisione tende a scordare con estrema facilità. Il Festival di Berlino, con Panorama e Forum, le sue sezioni più indipendenti, celebra il documentario senza mezze misure, illuminandoci su cosa significhi oggi il concetto di “cinema del reale”, sempre più strumento principe per osare, sperimentare, comunicare. Il documentario, uno strumento che sa ancora scrutare il reale nei suoi recessi geografici e sociali, tra etnografia e finzione da (re)inventare.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Wide Awake di Alan Berliner – USA @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/wide-awake.html
:-)) Wal-Mart: the High Cost of the Low Price di Robert Greenwald – USA @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062225
:-) My Country My Country di Laura Poitras – USA @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/my-country-my-country.html
:-( The Science of Sleep di Michel Gondry – Francia @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061888
:-( Omaret Yacoubian (The Yacoubian Building) di Marwan Hamed – Egitto @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061499


OLTRE LE FACCINE
§
Regista, protagonista e cavia (come ci provò Morgan Spurlock con il suo Supersize Me) per raccontare e documentare in maniera esilarante le problematiche legate all'insonnia.
§
Discostandosi dalle nuove tendenze del racconto in prima persona (Michael Moore docet), l'acuto regista, già autore di documentari al vetriolo sulla manipolazione della guerra in Iraq da parte dei media a stelle e strisce, insegna come dovrebbe essere fatta l'informazione in televisione.
§
La cronaca di otto mesi in Iraq, in procinto di andare per la prima volta alle elezioni, per dar voce ad un quotidiano mai raccontato dai media ufficiali; un inedito ed intelligente contradditorio all'informazione mondiale.
§
Dopo l'affascinante Eternal Sunshine of the Spotless Mind un tonfo gottesco e schizofrenico.
§
Corruzione politica, mafia, omosessualità, prostituzione: i malesseri della società egiziana per la prima volta raccontati al cinema, peccato che lo siano stati in formato melò.

10 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 2

George Clooney with fans: Oh Brother, where have thou been so long?

Una temperata sera di febbraio. Le porte di vetro del Berlinale-Palast si aprono. Impazienti mormorii della folla in attesa attorno alla Marlene-Dietrich-Platz. Accecanti flash, applausi, fans che trattengono il respiro, cacciatori d’autografi già in prima fila. Eccola è lei, la diva. Per un instante il suo incandescente sorriso illumina il cielo della notte. Scivola in una limousine e sparisce. La folla indugia per un momento, poi lentamente si disperde, attraversando la piazza in piccoli gruppi. La gente fluisce nei bar, si riversa nelle stazioni della metropolitana. Le troupe televisive spengono le telecamere, i reporter corrono verso le loro auto. I giornalisti si affrettano verso l’Alte Potsdamer Srasse per assistere all’ultima proiezione serale al CinemaxX. Mentre il tappeto rosso di fronte il Berlin-Palast viene riavvolto. Domani il festival continua. Con un altro film, un’altra star, un altro momento magico di cinema.

LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) En soap di Pernille Fischer Christensen – Danimarca @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061803
:-) News from Home/News from House di Amos Gitai – Israele @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/special-screenings/news-from-home-news-from-house.html
:-( Bye Bye Berlusconi! di Jan Henrik Stahlberg – Germania @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060025
:-/ Slumming di Michael Glawogger – Austria @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062597
:-/ Container di Lukas Moodysson – Svezia @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063048

OLTRE LE FACCINE
§
Il Dogma danese, sebbene esperienza ufficialmente chiusa, continua a regalarci indimenticabile emozioni.
§
Il documentario di Gitai chiude un trittico iniziato venticinque anni fa e conferma lo sguardo lucido di un cineasta sempre criticamente attento al conflitto israelo-palestinese.
§
Eravamo impazienti di vederlo, almeno noi italiani qui a Berlino, questo film satirico sul Cavaliere di cui tanto si era letto prima della partenza per il festival: attese deluse da una commedia deleterea che rasenta il grottesco e che, fortunatamente, non ha trovato distribuzione italiana.
§
Apprendiamo dal regista, famoso per i suoi documentari impegnati e vistosi, ai quali invitiamo a tornare dopo questa esperienza poco convincente nella fiction che "slumming" significa vagabondare per i bassifondi, nuovo passatempo per yuppie annoiati che adescano via Internet.
§
Il cinema sperimentale esiste ancora? Il regista svedese ci è o ci fa? Ancora attendiamo una risposta!

09 febbraio 2006

56.Berlinale – Tag 1

Sigourney Weaver chatting with fans at the red carpet
Berlino è una città agitata, in continuo sviluppo, che trae la propria forza dal costante processo di rinnovamento. Non sorprende quindi che la sua Berlinale, iniziata ufficialmente oggi, sappia offrire una risposta prestigiosa e variegata alla domanda di cosa significhi il cinema ai nostri giorni, cosa abbia da dire e da offrire questo strumento di consumo di massa dall’enorme potenziale. L’arte e il mercato condividono uno status speciale, entusiasmante quanto stimolante, del quale in cinema non può non beneficiare. Con la sua sperimentazione tesa ad infrangere le regole, il Festival di Berlino è una costante sfida politica che ha ripercussioni sulla percezione dei film. E così dovrebbe rimanere, in un’Europa sempre più unita che può beneficiare della tradizione di questo avvenimento come ponte di collegamento.

LES FILMS VUS AUJOUR'HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-(
Kimyo na sakasu (Strange Circus) di Sono Sion – Giappone @ Forum

www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/strange-circus.html
:-) Snow Cake di Marc Evans – Canada @ Concorso www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061659
:-)) John & Jane di Ashim Ahluwalia – India @ Forum

www.fdk-berlin.de/en/forum/program/main-program/john-jane.html
:-( Brothers of the Head di Keith Fulton e Louis Pepe – Gran Bretagna @ Panorama www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061636


OLTRE LE FACCINE
Il sottoscritto è sì un giornalista ma alla definizione di critico cinematografico preferisce quella meno costrittiva di reporter. Raccontare e segnalare piuttosto che elargire dissertazioni accademiche. Poche, essenziali parole per riassumere semplici sensazioni.

§
Iniziamo dal giapponese, un delirio barocco in dialoghi ed immagini trasformatosi velocemente in un incubo da dimenticare.
§
Ritroviamo le gelide atmosfere da Dolce domani di Egoyan nel canadese che ha inaugurato il festival ed aperto il concorso; la sorprendente Sigourney Weaver, qui in chiave autistica, si candida all’Orso d’argento per la migliore interpretazione femminile.
§
Non concorreranno a nessun premio, invece, i precari protagonisti del documentario indiano che fotografa senza pietà l’outsourcing praticato nel sub continente da call center americani.
§
Dai registi di Lost in the Mancha, infine, ci attendavamo qualcosa di meglio che non un noioso mockumentary, dove tutto è dichiaratamente reale, dove tutto è dichiaratamente inventato.

05 febbraio 2006

05/2006 – A Berlino! A Berlino!



Una settimana ricca di nefandezze, gli ultimi sette giorni.
Gli aberranti striscioni nazifascisti negli stadi, il perverso dilagare di Berlusconi in televisione, le ignobili risse pre-campagna elettorale, le vergognose mire quirinaliste di D'Alema, la degenerata attenzione data alle sacrileghe vignette contro l'Islam e alle relative rappresaglie verso
danesi e norvegesi...
Egoisticamente ho preferito dirottare il mio sguardo sul programma del 56° Festival de Cinema di Berlino che ritmerà la mia quotidianità dal 9 al 19 febbraio 2006.
Oltre 300 film su guerra e torture, sesso estremo, Medio Oriente e Israele, calcio e fumetti, maggiorate e Bush…
Dodici giorni “irreali” che verranno qui raccontati.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE
La seconda giovinezza del proibizionismo di Mauro Bulgarelli da “il manifesto” del 3 febbraio 2006 : «… Come la guerra, il proibizionismo è fonte anche di immensi profitti: per la grande criminalità, ovviamente, ma anche per certa imprenditoria “etica”, come quella titolare della rete di comunità di recupero, che con la nuova legge avrà l’opportunità non solo di essere remunerata dallo stato per «rieducare» il presunto drogato ma anche il privilegio di certificarne direttamente lo stato di tossicodipendenza. Più certificati verranno stilati, più finanziamenti saranno percepiti, secondo il più classico dei conflitti di interesse. A fronte di questo scenario, che racchiude l’involuzione autoritaria dell’intera società, è quanto mai necessario ricostruire un punto di vista antiproibizionista politicamente maturo, capace di rintracciare i nessi che intercorrono tra le varie politiche belliche e disciplinari messe in campo contro i diritti e le libertà civili e di inserire la lotta contro il ddl Fini in un più vasto contesto di opposizione sociale. …»
www.ilmanifesto.it
L'EMISSION TÉLÉ Nip/Tuck
wwws.warnerbros.it/tv/niptuck/main.html

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Romance & Cigarettes di John Turturro
http://filmup.leonardo.it/sc_romanceandcigarettes.htm
:-) Jarhead di Sam Mendes www.uip.it/jarhead/welcometothesuck.html
:-) Syriana di Stephen Gaghan
www.syriana.it