VISIONI OBLIQUE

30 gennaio 2011

04/2011 - A fondo

Geert Goiris, Liepaja, 2004

Nuovamente il nostro paese incarna agli occhi del mondo un modello di ignominia senza poter nemmeno invocare l’alibi del dominio totalitario.
Il degrado è ormai tale che viene finalmente al pettine il vero problema: perché tanti italiani non reagiscono e si mostrano incapaci di un sussulto di dignità? Perché una società accetta di essere guidata da una classe dirigente al di sotto degli standard minimi di decenza e competenza?
Ci hanno provato in molti a rispondere.
Sicuramente il berlusconismo si basa su un sistema di potere complesso e radicato che ha indebolito le istituzioni repubblicane sul piano materiale e sul piano simbolico. Ne ha giovato il cinismo della borghesia italiana, per tradizione indifferente alla cosa pubblica, e ne ha patito il polverizzarsi della cosiddetta società civile, l’opinione pubblica, e gli stessi partiti di massa, ridotti a proiezioni virtuali di ristrette oligarchie dirigenti. Un processo avvenuto in soli vent’anni perché non è stato contrastato dalla controparte politica affascinata dalla rappresentazione della modernità propagandata dalla destra.
Sondaggi ed elezioni dimostrano che la maggioranza (relativa) degli italiani non considera decisive le gravi imputazioni pendenti sul suo capo e approva quanto fatto dai governi da lui presieduti.
Davvero spieghiamo tutto con le clientele e col voto di scambio? O con l’istupidimento televisivo? Tutti corrotti, dunque? Tutti sedotti dalle spericolate imprese erotiche di un attempato califfo? Tutti consapevolmente complici e intenzionati a dare man forte alla liquidazione dello Stato di diritto, della Costituzione, dello Statuto dei lavoratori, del welfare ecc. ? Sarebbe inverosimile.
Ma c’è un’altra possibilità, non meno inquietante, che va presa in considerazione. Forse anche la sintonia che così facilmente si stabilisce tra Berlusconi e tante brave persone deriva dalla loro mancata abitudine (e a lungo andare dall’incapacità) di giudicare, di attivare la propria coscienza per assumersi le proprie personali responsabilità. Chi non intrattiene il dialogo con se stesso perde l’attitudine a distinguere il bene dal male. Non è in grado di farsi un’idea di ciò che è lecito fare e di ciò che è invece inaccettabile. E non conosce argini perché non dispone di criteri.

L’incertain regard salta una settimana per ritornare il 10 febbraio con una cronaca quotidiana della 61° edizione del Festival di Berlino.

23 gennaio 2011

03/2011 - Uccellacci e uccellini

Il filosofo e psicanalista sloveno Slavoj Žižek in un frame dal film
The pervert's guide to cinema, di Sophie Fiennes, 2006

La morte simultanea di alcuni gruppi di uccelli ha fatto notizia, forse nel modo più sbagliato in cui poteva farlo, ad iniziare dai 5000 «merli» morti in Arkansas che in realtà sono storni, uccelli gregari, a differenza dei merli.
Pazienza, la cultura scientifica non è di moda nel nostro paese.
Alla notizia, non insolita nelle cronache ornitologiche, sono state agganciate tematiche messianiche, sul tema della prossima «fine del mondo» prevista per il 2012, con tanto di abusato richiamo al film di Hitchcock.
Nessuno ha sottolineato il fatto, quello vero, che gli uccelli sono una delle migliori cartine al tornasole della salute del nostro ambiente e quando muoiono in massa significa che qualcosa non va. Così come pochi hanno sottolineato, anche nell’Anno della Biodiversità, che ogni anno intere specie, non solo di uccelli, scompaiono nel disinteresse generale.
Forse dovremmo imparare a fare come gli Etruschi, che dal volo e dal comportamento degli uccelli sapevano trarre importanti informazioni per il futuro; l'unica cosa che sappiamo fare, invece, è allungare i periodi di caccia.

16 gennaio 2011

02/2011 - Scampoli d'inizio anno


E' quando la vita ti spiazza, i sogni sembrano infranti, e tutto ci annoia che occorre avere ricordanza. A volte per affrontare il futuro, non perdere la direzione il passato viene in aiuto. Fermarsi un attimo, ricordare perché sei lì. Un po’ frustrato dalle mille difficoltà, soprattutto in Italia dove tutto sembra realizzato per crearti un percorso più difficile, dove la corsa è sempre a ostacoli e mai dritta. Vado avanti o mi fermo? Mi arrendo o procedo verso un incerto futuro? E’ in questo guado che la società ha posizionato i giovani, ma anche i quarantenni di oggi. In un'incertezza massima, strattonati da un futuro che sembra proceda a mille orari e un presente lento come una lumaca. Quando penso a ciò che potevo essere e non sono ancora, vado a ricordare perché oggi sono qui. La passione ci deve nutrire è quella che dobbiamo raccogliere dal passato come eredità viva per tornare a far vibrare i nostri muscoli, il cuore, scuotere la mente e dire ancora una volta a un mondo perverso che ci vuole educare al peggio attraverso gli occhi del grande fratello, io non ci sto! Vado per la mia strada, lacero, contuso forse, ma orgoglioso di averla una mia strada, ricca o povera che sia, ma pieno di ciò. Allora basta con gli artisti che diventano famosi grazie alla capacità di usare i media, basta ai giornalisti di quattro soldi che pontificano su tutto senza cultura, senza storia senza umiltà, ai politici che usano il bene pubblico come un pezzo di carne da divorare, ai magistrati in cerca di una copertina, agli arricchiti cialtroni. A volte occorre una vita di semina per aver un raccolto...

VISIONS DE LA SEMAINE

Sur grand écran

:-))) Another Year di Mike Leigh

Sur petit écran

:-)) Contracorriente di Javier Fuentes-Léon

:-)) Luther (1° stagione)

:-)) Misfits (1° stagione)

09 gennaio 2011

01/2011 - Tricromia

Bandiera Italiana (Giovanni Boldrini)

Il Tricolore come bandiera italiana è una realtà sancita dalla Costituzione e chi non rispetta, tra le forze politiche, non fa il suo dovere e tradisce il suo mandato. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha difeso a Reggio Emilia, dando il via ufficialmente alle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il valore simbolico del Tricolore.
Ma dalla scalata al campanile di San Marco dei “serenissimi” agli inviti alla disobbedienza fiscale in aree colpite da piogge o alluvioni, dagli insulti a politici con incarichi istituzionali per arrivare al Tricolore bruciato dai manifestanti anti-discarica in Campania, l’idea stessa dell’Unità nazionale come valore da difendere sembra messa in discussione con sempre maggior frequenza, in un clima di crescente discredito delle istituzioni.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran
:-)) Sons of Anarchy (1°, 2° e 3° stagione)