VISIONI OBLIQUE

29 ottobre 2006

43/2006 – Drowning by Numbers

Esistono innumerevoli modi per estorcere una confessione ad un sospetto terrorista simulandone l’affogamento.
Spingergli sott’acqua la testa, violentemente e ripetutamente, avendo l’accortezza di non fargli esalare l’ultimo respiro.
Infilargli un sacchetto di plastica intesta fino coprirgli le narici e poi ingurgitargli a forza acqua dalla bocca per soffocarlo quel tanto che basta.
In ambedue i casi il sospetto terrorista si sentirà morire e può essere che muoia se no è così fortunato da avere un fisico sostenuto.
Apprendiamo però dal vice presidente americano Dick Cheney che solo la seconda pratica si può considerare una “tortura”.
La prima, invece, è una forma lecita d’interrogatorio definita “no brainer”.
Ovvero, non richiede ripensamenti quando sono in gioco vite americane.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Giornali improbabili di Alessandro Robecchi da “il manifesto” del 27 ottobre 2006 : «Forse vi sarà sfuggito l'esilarante Filippo Facci di ieri su Il Giornale. Roba fina. Per dimostrare che Milano è una casbah si è fatto un giro dei posti di Milano dove abitano gli arabi, un'ideona per cui serve un innato fiuto giornalistico. Non dice se il giro lo ha fatto a piedi o con la sua lussuosa Jaguar, pazienza, faremo a meno di questo dettaglio. Poi, arrivato in viale Padova, Facci passa dal giornalismo al censimento e si imbizzarrisce: “si potevano contare 85 probabili islamici”. Probabili islamici, una nuova categoria che Facci trova particolarmente seccante, fino a ieri il mondo era più chiaro: o sei islamico o non sei islamico. Quelli sembravano islamici, forse che sì, forse che no, insomma probabili islamici. Forse una mezza luna gialla cucita sui vestiti dei probabili islamici potrebbe chiarire il dubbio? Non sappiamo se Facci voglia spingersi così avanti, sia in viale Padova che nel mondo. Ma tant'è, evitate viale Padova, Milano, casbah. L'altra sera, per esempio, si potevano contare 85 probabili islamici. E un probabile pirla.»
L’INFO Nuovo Messico – Poliziotti e paramilitari scatenati a Oaxaca: quattro morti, tra i quali il giornalista di Indymedia Bradley Roland Will, decine di feriti, centinaia di arresti. Fresco di vittoria elettorale il governo messicano manda l’esercito per riprendersi la città mobilitata a fianco degli insegnanti, in lotta da mesi contro il governatore locale. Fotografati e identificati i killer. Marcos: “Quel reporter era uno di noi”.
LA SÉRIE TÉLÉ EN DVD Oz (sesta ed ultima stagione)
www.hbo.com/oz/?ntrack_para1=leftnav_category0_show19
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Severance di Christopher Smith
www.severancethemovie.co.uk

LA GRILLE TÉLÉ
C’era una volta
www.ceraunavolta.rai.it
Prison Break
www.mediaset.it/brand/italia1/prison_break/schedaprogramma_1196.shtml
David LaChapelle
www.arte.tv/fr/semaine/244,broadcastingNum=586197,day=7,week=43,year=2006.html
Martial Arts X-treme
www.dsf.de/de/programm/pr-programm/prpr-kampfsport/prprka-martialartsxtreme/martial-arts-xtreme.html

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) The Departed – Il bene e il male di Martin Scorsese
www.thedeparted.it

22 ottobre 2006

42/2006 – E le stelle stanno a guardare

Da piccoli sognavamo di diventare astronomi, astrofisici, astronauti.
Viaggiare nello spazio, visitare altri sistemi solari, incontrare nuove civiltà.
Siamo diventati grandi.
A malapena si lanciano sonde esplorative su pianeti vicini e una stazione spaziale degna di questo nome è ancora un miraggio.
Mentre Gorge Bush, non contento di ciò che gli offre la Terra, ha deciso di occupare lo Spazio: gli Stati Uniti ne negheranno l’accesso a chi si riveli “ostile agli interessi americani”.
Quarant’anni di Star Trek non hanno insegnato proprio nulla.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE La parola proibita di Gabriele Polo da “il manifesto” del 21 ottobre 2006 : «[…] Ogni giorno siamo bombardati da milioni di notizie che alla fine sembrano essere tutte uguali e contemporaneamente siamo sempre più muti. In questo autismo le poche parole che riescono a superare la cortina dell’omologazione o quella del silenzio hanno il valore di una risorsa preziosa da difendere dall’estinzione: molto più del petrolio, quasi come l’aria e l’acqua. Eppure ci abituiamo facilmente ai giornalisti sequestrati, a quelli minacciati, a quelli uccisi. Non fanno notizia, non ci occupiamo di fare i conti con le cause della loro precarietà – un’occupazione militare come il controllo mafioso di un territorio – al massimo sappiamo metterli sotto scorta o consigliar loro di lasciar perdere, di starsene a casa; in guerra come in “pace”. Così, per questa via, togliamo loro la prima fonte della propria indipendenza. Per questo – oltre che per lui e sarebbe più che abbastanza – l’abbandono del sequestro di Gabriele Torsello a evento di terzo piano di cui si occuperà qualche servizio segreto è l’abbandono di un diritto al conoscere, cioè a poter giudicare e – per quanto vale ancora la parola – decidere. Quelle cose che fanno la differenza tra un mondo di cittadini e di uno consumatori. Di notizie, Suv e cognac.»
L’INFO Carabinieri a Guantanamo – Un gruppo di agenti dei Ros nel 2002 parteciparono agli interrogatori di alcuni detenuiti nel supercarcere americano. Senza autorizzazione della magistratura, con la copertura del comando dell’Arma. E non erano i primi italiani a farlo.
LE MAGAZINE Diario del mese – Stupro www.diario.it/index.php?page=sommario.20061020.sp

LE SILENCE EST D'OR, LA PAROLE EST D'ARGENT « Rumsfeld prende la decisione che il Signore gli dice essere la migliore per il nostro Paese. Non conosco nessuno che dimostri più patriottismo, energia e leadership.» Così il generale Peter Pace, capo di Stato Maggiore USA durante una cerimonia militare a Miami.

LA GRILLE TÉLÉ
Very Victoria www.mtv.it/veryvictoria
Prison Break www.mediaset.it/brand/italia1/prison_break/schedaprogramma_1196.shtml
Le invasioni barbariche www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=16567
Markette doppio brodo concentrato www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=16561
Avere ventanni raccolta www.mtv.it/tv/programmi/avereventanni/blog.asp?idBlog=15&idSez=5
Che tempo che fa http://www.chetempochefa.rai.it/
Report http://www.report.rai.it/
Parla con me http://www.parlaconme.rai.it/
The L Word www.la7.it/lword

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus di Steven Shainberg www.furmovie.com

15 ottobre 2006

41/2006 – In memoriam

Anna Politkovskaya

10 ottobre 2006 : la Russia ha seppellito il giornalismo libero.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE L'indifferenza americana di Marco d'Eramo da “il manifesto” del 13 ottobre 2006 : « […] Mezzo milione di morti. E perché? Per far piombare il paese in una sanguinaria guerra civile senza sbocchi? Per costruire una meravigliosa teocrazia sciita nel sud e una piccola signoria curda nel nord? Per soddisfare l'ego di un bigotto insediato al numero 1600 di Pennsylvania avenue a Washington? Perché mezzo milione di uniche, irripetibili vite sono state falciate? Non c'è nessuna democrazia nella distribuzione dei decessi ma solo il furore arbitrario della tirannia nell'elargire centinaia di migliaia di inappellabili condanne a morte. Però, ancora più delle morti in sé, fa accapponare l'assuefatta indifferenza con cui le accoglie il pubblico Usa. Una volta c'era il prezzo del progresso, ora c'è il costo della democrazia. Infine, dopo 43 mesi di guerra e sterminate stragi, ora i sondaggi danno i repubblicani in calo per le elezioni del 7 novembre. Una buona notizia, da ultimo. Ma fa disperare che questa svolta l'abbiano prodotta non le torture ad Abu Ghraib, non le intercettazioni non autorizzate, o le detenzioni di Guantanamo, o gli insensati massacri, o le bombe al fosforo su Falluja, ma gli insistenti corteggiamenti con cui un onorevole repubblicano (Mark Foley) insidiava i paggetti minorenni alla Camera. Che sistema di comunicazione di massa, che democrazia è quella in cui un deputato maialetto conta più di due guerre in Iraq?
»
L’INFO Piccola e letale, ecco l'arma testata a Gaza – Addio cluster bomb, le nuove munizioni figlie della guerra al terrorismo si chiamano Small diameter bomb e Dense inert metal explosive. Aspirano ad essere ordigni "umanitari": piccole dimensioni, effetto circoscritto, usabili su zone abitate senza sollevare troppe proteste. In realtà sono più letali delle precedenti: frammenti cancerogeni, tagli e ferite che non si rimarginano.

LA GRILLE TÉLÉ
Avere ventanni
www.mtv.it/tv/programmi/avereventanni/blog.asp?idBlog=15&idSez=5
Very Victoria www.mtv.it/veryvictoria
Anno Zero www.annozero.rai.it
Prison Break www.mediaset.it/brand/italia1/prison_break/schedaprogramma_1196.shtml
Le invasioni barbariche
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Markette doppio brodo concentrato
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Che tempo che fa
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Report
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Parla con me
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LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-( World Trace Center di Oliver Stone
www.wtcmovie.com
:-) Il diavolo veste Prada di David Frankel
http://microsites2.foxinternational.com/it/il_diavolo_veste_prada
:-/ La gang del bosco di Tim Johnson e Karey Kirkpatrick
www.uip.it/lagangdelbosco

08 ottobre 2006

40/2006 – Fattore P

A volte si percepisce il passare del tempo più rapidamente o più lentamente.
Sensazioni soggettive correlate a problemi relativi il funzionamento fisiologico del cervello.

Fortunatamente il tempo è, e rimane, una costante assoluta.
Punto di riferimento certo ed inconfutabile da onorare con rispettosa puntualità.
Sebbene Oscar Wilde cianciò che “la puntualità ruba il tempo” o Evelyn Waugh blaterò che “la puntualità è la virtù dell’annoiato”, domandiamo a coloro con cui intersechiamo la linea temporale: entrereste in un cinema o in un teatro quando lo spettacolo è già iniziato?, arrivereste in ritardo il primo giorno di lavoro o sempre, tutti i giorni?, e alla stazione quando il treno è già partito?


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Democratici si diventa di Gabriele Polo da “il manifesto” del 6 ottobre 2006 : « Dai tempi di Pericle è la parola politica più usata, abusata, discussa e riaggiornata. Oggi, almeno in Occidente, è una dichiarazione identitaria da cui non si può prescindere se si vuol aver diritto di parola, talmente decisiva da rischiare di non voler dire nulla. E’ la democrazia, principio e fine della vita politica. Meno, molto meno, è una pratica reale, se la si coniuga, come dovrebbe essere, col termine “partecipazione”. Visto che, come ormai documentano poderosi studi, il partecipare ogni quattro o cinque anni alle tornate elettorali non garantisce nemmeno la più reale rappresentatività della democrazia delegata per delle società in cui la ricchezza diventa fonte del consenso e il controllo dei mezzi d’informazione il suo tramite. […] Che “siamo tutti democratici”, quindi, non vuol dire nulla. […] E anche la nascita di un Partito democratico, che nella Grecia di Pericle significava qualcosa di preciso, non è un evento che di per sé innalza i nostri cuori. Soprattutto se di questo futuro partito non sappiamo nulla se non le minuziose cronache che documentano la ricerca di affannosi equilibri tra i gruppi dirigenti e le burocrazie che lo promuovono (o l’ostacolano). […] »
L’INFO Sparizioni e proclami, l’Agentina torna a tremare – L’ultimo gerarca della junta chiama i giovani “a finire ciò che noi abbiamo iniziato”. Il testimone del primo processo post-amnistia a un poliziotto sparisce nel nulla. Lettere minacciose alle Abuelas de Plaza de Mayo. E i nostalgici vanno in piazza. Che succede?

LA GRILLE TÉLÉ
La storia siamo noi – Cronaca di una morte a richiesta
Lezione d’arte di Dario Fo
www.raitre.rai.it/R3_popup_articolofoglia/0,6844,129^1067236,00.html
Prison Break www.mediaset.it/brand/italia1/prison_break/schedaprogramma_1196.shtml
Le invasioni barbariche
www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=16567
Markette doppio brodo concentrato
www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=16561
Che tempo che fa
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Report
www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
The L Word
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LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-)) Princesas di Fernando León de Aranoa
http://speciali.rossoalice.alice.it/speciali/princesas/index.html
:-) Scoop di Woody Allen
http://filmup.leonardo.it/sc_scoop.htm
:-) Nuovomondo di Emanuele Crialese
www.01distribution.it/film/nuovomondo
:-/ The Black Dahlia di Brian De Palma
www.01distribution.it/film/blackdahlia

01 ottobre 2006

39/2006 – Die another day

L’appello lanciato dal presidente Napoletano ha scatenato l’ennesimo diktat del Vaticano.
La fascia temporale tra la vita e la non vita è di esclusiva proprietà cattolica.
Sapendo bene che chi domina quella stretta fascia di tempo, domina tutta la vita.
La condanna dell’eutanasia è assoluta.
Il “testamento biologico”, la dichiarazione destinata ad evitare un eventuale accanimento terapeutico, per molti sarebbe sufficiente; e noi, nel nostro piccolo, l’abbiamo da tempo adottata (
www.fondazioneveronesi.it).
Ma è necessario sciogliere lo spinoso problema dell’aiuto a morire; senza bussola non siamo: Olanda, Belgio, Svizzera e Oregon forniscono precedenti rigorosi e attendibili.
La morte si prepara contribuendo, giorno per giorno, alla bellezza e ricchezza della vita, quella vita vera che la malattia, quando è inguaribile, porta via.

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Il fantasma del principe di Ida Dominijanni da “il manifesto” del 26 settembre 2006 : « In una lunga intervista politico-filosofica sull'11 settembre, Jacques Derrida scriveva “Bin Laden” fra virgolette - e non è il solo ad averlo fatto. Scrivere “Bin Laden” invece che Bin Laden è un invito a sospettare di quel nome, a decostruirlo, e insieme a prendere sul serio il suo carattere eventuale e virtuale: a non dare per vero il suo essere, e a non dare per falso il suo apparire. Diversamente che per il principe di Danimarca (che tuttavia mentiva quando garantiva alla madre “Dell'apparir, signora, io non so nulla”), per il principe saudita il problema non è essere o non essere: è sembrare e come sembrare. […] conferma anzi la potenza dei fantasmi, sempre pronti a materializzarsi in creature proiettive, e il meccanismo del revenant, dello spettro che sempre ritorna perché sempre si possa tornare a dargli la caccia. Vivo o morto, sostanza o sembianza, reale o virtuale, vero o digitale, Bin Laden ha funzionato esattamente così per l'inconscio geopolitico occidentale: come incarnazione proiettiva del fantasma del Nemico, spettro ritornante da cacciare perché fugga e poi ritorni e il cerchio ricominci. Quel “vivo o morto lo prenderemo” pronunciato da Bush all'indomani dell'11 settembre va inteso esattamente così: non importa che sia vivo o morto, quel che importa è che gli daremo la caccia; e specularmente l'intermittenza delle apparizioni medianiche di Bin Laden manda a dire: non importa che io sia vivo o morto, quel che importa è che il mio fantasma continui a incombere sull'America e che l'America continui a darmi la caccia. […] un Bin Laden morto non lo vuole nessuno: il cadavere metterebbe fine alla potenza del fantasma e della caccia al fantasma, e di entrambi, il fantasma e la caccia, porterebbe allo scoperto il fallimento. Un effetto simbolico che sopravanzerebbe di gran lunga quelli concreti; di nuovo, un'apparenza che avrebbe la meglio sulla sostanza. […] »
L’INFO Non si stampa, bellezza : sciopero – La Fnsi conferma 12 giorni di sciopero dei giornalisti, in ballo un contratto e molti diritti. Gli editori dicono no a un confronto insieme al governo. Tace Damiano, parlano i precari della categoria, pagati anche 20 centesimi a riga
L’IDÉE Appunti per un film Lux sulla crocifissione - Ambientarla in una lavasecco a gettoni. Le lavasecco a gettoni sono il segno della fine del mondo, e l’unica cosa che può smuovere qualcuno là dentro è una crocifissione. Sono tutti lì, questi repellenti ritardatari, alle 23 o a mezzanotte, con le loro buste di plastica piene di vestiti da lavare, storpi, nani, troie. E mentre buttano la loro immondizia nelle lavatrici, i soldati romani entrano, innalzano la croce e ci inchiodano Cristo. E la gente non se ne accorge neanche. Danno un’occhiata, ma fanno finta di niente, non sono affari loro, non vogliono essere coinvolti. Qualcuno bisbiglia: “Non dovrebbero farli entrare qui, i punkabbestia”. E un romano infila la lancia nel costato di Cristo e ne escono fiotti di sangue che gli sporcano l’uniforme e una delle signore presenti dice: “Dia qua. La lavo coi miei colorati”. http://www.danieleluttazzi.it/
LA SERIE TÉLÉ Rome (prima stagione) www.hbo.com/rome

LA GRILLE TÉLÉ
Open Space http://www.gay.tv/
Lezione d’arte di Dario Fo www.raitre.rai.it/R3_popup_articolofoglia/0,6844,129^1067236,00.html Anno Zero www.annozero.rai.it/annozero/default.htm
Che tempo che fa www.chetempochefa.rai.it/R2_HPprogramma/0,,303,00.html
Report www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
The L Word www.la7.it/lword

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN

:-/ The lady in the Water di M. Night Shyamalan wwws.warnerbros.it/ladyinthewater