VISIONI OBLIQUE

26 maggio 2007

60ème FESTIVAL de CANNES – jour 11

La folla davanti il Palais

Cannucce.
Le proiezioni si stanno ormai esaurendo. In attesa di conoscere i verdetti della giuria ecco alcune frasi sentite qua e là durante il Festival.
Un vigile davanti il Palais:”La gente non è responsabile, ti fotografano e poi se ne sbattono”.
Sulla Croisette: “Oh no mi spiace, ho un impegno mlto importante dal parrucchiere”.
Una parigina stanca di tutte queste vanità: “Non sono ancora finite tutte le vostre cazzate? Che diano la Palma d’oro e facciamola finita”.
Un duo fanco tedesco: “La festa sulla spiaggia non è granché, non c’è nemmeno il wi-fi”.
Dialogo fuori una sala. Domanda: “Cosa hai mangiato ieri sera?”. Risposta: “Dell’ecstasy”.
Un critico francese in sala Lumière: “Sì, sì può essere molto bello il nuovo Reygadas, ma non sono certo qui per vedere della pittura”.
Lo stesso giornalista a proposito del film di Béla Tarr: “E’ bello mo non si può passare due ore a vedere una porta”.
Uno spettatore all’uscita di Béla Tarr: “Bisogna che ripassi al colore, sono restaro in bianco e nero”
Un cinefilo dalla galleria della sala Debussy: “Vedi, Wong Kar-wai filma gli Stati Uniti ma i suoi attori sono tutti stranieri, Jude Law è inglese, norah Jones, pachistana o qualcosa così…”; e il suo interlocutore: “Sì ma Natalie Portman è americana”. Terribile risposta del primo: “No, lei è ebrea”. Dissolvenza…

1 Comments:

Blogger Stoney said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

29 maggio 2007 alle ore 13:59

 

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