VISIONI OBLIQUE

27 marzo 2007

Appello per la destinazione del 5x1000 ad Emergency


25 marzo 2007

12/2007 – TransItalia

Siamo il paese del giorno dopo, della gogna a scoppio ritardato.
Ce lo dimostrano il sequestro Mastrogiacomo e la vicenda di Siriana.
La verità è che c’è molta ipocrisia.
Perché si vuol far finta di dimenticare che si è in guerra e in guerra queste cose accadono. E se vengono liberati “terroristi” per americani e israeliani va bene. Gli italiani no. Noi siamo cuore e mandolino, quindi inaffidabili. Ci sarebbe fin troppo da sorridere se non avessimo ben presente quali sono i rischi di questi agguati. E in una repubblica fondata sul ricatto come la nostra non è dietrologia immaginare qualsiasi scenario. Intercettazioni, dossier, incidenti diplomatici, E lo sdegno internazionale, se si è fortunati.
Proprio il paese del doppio senso, ecco quel che siamo. Dove se ti porti a letto la Yespica la notte dopo essere andato al Family Day sei un ganzo, ma se ti fai beccare a parlare con un trans sei finito. Perché la politica è maschia, anche quando si traveste.


E’ LA STAMPA, BELLEZZA
GIORNALISTI CHE CADONO NELLA RETE. La solitudine del giornalista di fronte al monitor è un'immagine destinata a scomparire. O a restare, come la macchina da scrivere, solo una posa nostalgica. E anche la redazione - luogo quasi inaccessibile al cittadino medio - diventerà più simile nel futuro al nodo centrale di una rete di giornalismo distribuito, aperto, open-source. L'ultima metamorfosi dei citizen media mira al cuore della produzione di notizie, distruggendo una barriera che nei precedenti esperimenti di giornalismo dal basso era rimasta perlopiù intatta: quella tra professionisti e amatori. E' l'esperimento di New Assignment, che vuole trasformare i lettori in una schiera organizzata di fonti, reporter, informatori, intervistatori, senza però perdere la professionalità dei media vecchio stampo. Dopo una lunga fase di presentazione e di raccolta fondi, questo progetto - capitanato da Jay Rosen, un guru del citizen journalism - è diventato infatti operativo, con il suo primo incarico, «Assignment Zero», e il suo primo oggetto di indagine: il crowdsourcing.
http://zero.newassignment.net
Su Têtu.com
Un conseiller régional de Lombardie réclame la torture pour les gays
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11219
Le cardinal vicaire de Rome lance une campagne contre le Dico
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11205
Su Posh (di marzo) David Lynch www.edizionipem.it
Su Freek (di marzo) Gweneth Paltrow, Sequel mania, Film
www.edizionipem.it

IO, MANIFESTO !
L’articolo Europa, nuovo mondo di Luciana Castellina da “il manifesto” del 16 marzo 2007 : « Nessuno in occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma lo ha ricordato, ma forse, vista la concomitanza con l'incidente diplomatico “Mastrogiacomo”, sarebbe valso la pena. Parlo del fatto che il primo Parlamento a proporre l'unità europea, non fu uno del nostro continente, ma quello americano: l'11 marzo del 1947 il Senato, il 23 il Congresso. Auspice John Foster Dullas, per anni potente capo della diplomazia statunitense. Ben più che il sogno covato a Ventotene di un'Europa che, superati i conflitti del passato sarebbe diventata simbolo di pace, la sua nascita evocò la paura di una nuova deflagrazione bellica. La Cee fu infatti espediente per far ingoiare il riarmo della Germania, costruita come bastione a sostegno della trincea che tornava a solcare il continente, coincise con il culmine di un'altra guerra, quella fredda, che per non esser calda non fu meno paurosa. L'Unione europea non è certo stata solo questo, ha via via acquistato meriti e accumulato altri demeriti. Ma quel marchio d'origine non se l'è mai tolto di dosso: più che una comunità europea si è dato vita a una comunità atlantica. E atlantica è rimasta sempre: difficile rintracciare un gesto di reale autonomia nei confronti diWashington; e quando qualche paese l'ha osato - vedi la Germania al momento della guerra dell'Iraq - ha poi dovuto rimettersi in riga accettando di correre in quel disgraziato paese per dare una mano a riparare i danni provocati dagli americani. In qualche modo, timidamente, ci ha provato anche D'Alema,ma vediamo tutti cosa gli si sta scaricando addosso. Offrire anche solo il sospetto di esser in disaccordo con gli americani può portare sul rogo, come Giordano Bruno. Visto che l'Unione europea compie cinquant'anni forse potrebbe cominciare a emanciparsi. Anche perché, ammesso (e però non concesso) che la protezione militare di Washington ci sia in passato servita, oggi non si capisce più contro chi e a quale scopo. Il fatto è che, se si continua a ritenere una bestemmia mettere in dubbio l'utilità di una così cieca alleanza, è perché in fondo si è vittime del messianesimo proprio non solo al governo, ma a larghissima parte del popolo americano: la convinzione che il loro sia il migliore modello di società possibile, la “Nuova Gerusalemme”, e che il resto del mondo abbia tutto da guadagnare a seguire il loro esempio. Anzi, che il loro dovere è impegnarsi in una crociata, per aiutarlo ad accogliere la loro democrazia standardizzata. “Esistono poche cose così pericolose - scrive il vecchio storico Eric Hobsbawn - di un impero che persegue i propri interessi nella convinzione di star facendo un favore all'umanità” Visto tuttavia che la gestione del globo ad opera degli Stati Uniti sta mostrando un certo numero di crepe; visto che non sono più la sola potenza del mondo, perché altre ne stanno crescendo, l'ormai anziana Europa potrebbe forse avere un po' più di coraggio: nel ricordare che esistono dei limiti a quanto possono fare con la loro potenza. »
www.ilmanifesto.it

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Les films sur petit écran Our Daily Bread
www.ourdailybread.at
Le CD Pocket Symphony degli Air
www.pocket-symphony.com
À la télé
Desperate Housewives www.skylife.it/guida_tv/evdetail.do?id=7432656

XII Campionati mondiali di nuoto
Nip/Tuck
www.mediaset.it/brand/italia1/nip_tuck/schedaprogramma_624.shtml
Report
www.report.rai.it
Parla con me
www.parlaconme.rai.it
Sur You Tube
Aldo Busi
www.youtube.com/watch?v=a6MubCJ74zQ

18 marzo 2007

11/2007 – L’invasione degli ultracorpi

Micro organismi letali

Una lettera anti-Dico sarà consegnata ai romani dai sacerdoti impegnati nella benedizione pasquale.
Il volantino di propaganda “a difesa della famiglia” è promosso dal cardinale Ruini, che ha rilanciato una campagna porta a porta contro le coppie di fatto e quelle gay.
La missiva invita a negare i diritti ai “devianti”.

E’ LA STAMPA, BELLEZZA
OBIETTIVO REPORTER. Vengono presi per denaro. Per ricattare politicamente un paese - non necessariamente il loro. Per regalare visibilità mediatica ai loro rapitori. Per terrorizzare loro e i loro colleghi. Per essere scambiati con altri uomini o altre cose. Perché li scambiano per spie. Raramente, anche, per errore. Pagano un conto salato, i giornalisti, nelle guerre del terzo millennio. Lo pagano per il loro lavoro e per quello di chi le guerre le valuta, le progetta, le provoca e infine le lascia combattere ai tanti la cui pelle vale meno del dividendo pagato da un buon conflitto. «Qui non accade niente, chiedo di rientrare» scrisse da Cuba l’illustratore del New York Journal al suo capo. «Resta: tu ci metti le immagini, la guerra ce la metto io» rispose William Randolph Hearst, padrone del giornale e di molte altre cose. Poco dopo esplose il Maine, gli Usa dichiararono guerra alla Spagna, il Journal passò da trentamila a trecentomila copie. Era il 1898. Se nessuno la racconta, una guerra non esiste. Decine di conflitti africani triturano esseri umani nel silenzio più assoluto e nel salvadanai dei bar la raccolta di spiccioli contro la fame nel mondo prosegue indisturbata, non si smuovono paesi e coscienze, l’Onu fa ciò che può (non molto). Ma davanti a taccuini e telecamere una guerra diventa veramente una guerra. Cioè dirime controversie internazionali, ridistribuisce poteri, distrugge status quo o ne crea di nuovi. Con l’eccezione dei morti ammazzati, il cui punto di vista non viene in alcun modo alterato dalla presenza o meno della stampa, per tutti gli altri ogni guerra si combatte in due momenti: quando il sangue viene sparso e quando ciò viene raccontato. Ogni guerra miete il suo bilancio di cronisti: i più vicini alla linea di tiro, sfortunati, coraggiosi o scervellati, vittime collaterali di un uragano che passa loro vicino. Nelle guerre contemporanee, in questo stato bellico permanente scatenato dopo i massacri dell’11 settembre, questo fenomeno sembra essersi evoluto. I giornalisti sono diventati un obiettivo in sé.
Su Têtu.com
Le pape appelle les politiques à ne pas voter de lois «contre nature»
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11191
Appel à manifester à Rome pour réveiller la classe politique italienne
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11151
Les projets hardis des gays de droite
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11150
Le Dico marque un premier temps d'arrêt au Sénat

www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11156
Concubinage: le Sénat ouvre la danse des débats

www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11138
Su Kult (di marzo) Jasmine Trinca, David is on fire, Film www.kultmagazine.com

IO, MANIFESTO !
L’articolo Se l’astice muore due volte di Gianfranco Capitta da “il manifesto” del 16 marzo 2007 : « […] Del resto, che ci sia un nesso tra la situazione generale italiana, politica e culturale, e quanto scuote e censura la scena di questo teatrino milanese, non sfugge a nessuno. Nessuno fa una campagna di salvaguardia per la salvezza degli astici o di altre specie animali, nessuno accampa principi vegetariani (che sarebbe perfino più comprensibile), o realmente e radicalmente ecoambientali. Però si colpisce con la censura preventiva (che da dovunque venga ha solo un segno inconfutabile) chi vuole provocare artisticamente lo scandalo dello sfruttamento della natura. Comprese specie animali e perfino vegetali (lo sa chi ha visto altri spettacoli di Garcia), vittime di uno sfruttamento tutto mirato alla soddisfazione di una esigua minoranza di abitanti del pianeta, mentre la gran parte resta affamata e condannata solo a guardare da lontano, o lavorare sottopagata, alle medesime risorse. Non per mitizzare il temibile cardinale Ruini e i suoi aggressivi e instancabili confratelli di porpora, ma è evidentissimo che la «doppia morale» di triste memoria sta tornando in grande auge. Si può fare tutto, o quasi, o forse anche di più (come recitano le cronache rosa-penali di questi giorni) ma senza farlo vedere. Non si pretenda di mostrarlo, all’anagrafe o su un palcoscenico, che pure sarebbe tenuto istituzionalmente a rappresentare il mondo di fuori. Si può continuare a «uccidere per mangiare» astici o qualsiasi altro essere vivente, o anche per farsene vestiti o ornamenti o qualsiasi altro uso inutile. Basta che non si «veda», anche se a questo punto il vero spettacolo diventa l’ipocrisia. È passato quasi un quarto di secolo dal famoso episodio del cavallo, che gli spettatori vedevano uccidere dagli addetti del macello di Riccione, come avviene abitualmente, mentre andava in scena uno spettacolo tratto da Genet sulla violenza del mondo. Ci furono fuochi e fiamme morali e editoriali, poi tutto si spense. In questi venticinque anni i costumi, come anche le tecnologie e i consumi, si sono trasformati in maniera incalcolabile, che piaccia o meno. È curioso, ma perfino paradossalmente «bello», che solo il teatro faccia scandalo, perché solo lì certe contraddizioni prendono il centro della scena. »
www.ilmanifesto.it

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
À la télé
Viva l’Italia – Pane e politca su Rai3
Parla con me
www.parlaconme.rai.it
Cambio moglie (puntata GBLT)
www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=16589
Annozero
www.annozero.rai.it/annozero/default.htm
Nip/Tuck
www.mediaset.it/brand/italia1/nip_tuck/schedaprogramma_624.shtml
Rugby Torneo delle 6 Nazioni: Italia-Irlanda, Francia-Scozia, Galles-Inghilterra
www.la7.it/6nazioni
Sur You Tube
Azis – No Kazvam ti stiga
www.youtube.com/watch?v=TBeLVoWgraQ
Laura Panerai www.youtube.com/watch?v=kkqY42VzygY

11 marzo 2007

10/2007 - Je vous aime, nous non plus

Jacques Chirac ha preso congedo da “questa Francia” che “ama” confermando di non aspirare ad un nuovo mandato

Nuovamente a Parigi per la quadrimestrale totale socio-ricreativa-culturale…

PRÉFERENCES DU SEJOUR À PARIS
LES EXPOS

Gengoroh Tagame www.artmenparis.com/pagesFR/mainframeFR.htm
Portraits de l’autre – L’intimité de la peau www.cwb.fr
David Lynch – The air is on fire www.fondation.cartier.fr
LA PETITION
Laissez le grandir ici
www.educationsansfrontieres.org/spip.php?article4631
LE BAR
Wolf www.wolfparis.com//t3/index.php
LES MAGASINS
Blue Book – 61, rue Quincampoix (librarie LGBT) www.bluebookparis.com
Fnac – Les Halles (livres, dvd, cd)
www.fnac.com
Agora – rue Ste Croix de la Bretonnerie (journaux et magazines)
Dr. Martens – rue Pierre Lescot (shoes)

LES FILMS sur GRAND ÉCRAN

:-))) Le vite degli altri (Das Leben Der Anderen) di Florian Henckel von Donnersmarck www.01distribution.it/film/vitealtri
:-)) Azul oscuro casi negro di Daniel Sánchez Arévalo www.azuloscurocasinegro.com
:-/ Primer di Shane Carruth www.primermovie.com

04 marzo 2007

09/2007 – Botte di fatto


Picchiare una donna con la quale si convive è meno grave che alzare le mani sulla propria moglie.
Lo ha stabilito la corte di cassazione annullando la sentenza di un tribunale che aveva condannato un convivente manesco a due mesi di reclusione: trattare diversamente matrimoni e coppie di fatto «non è irrazionale».

LES FILMS sur GRAND ÉCRAN
:-)) Saturno contro di Ferzan Ozpetek
www.saturnocontro.com
Commovente melodramma sugli affetti di fatto contemporanei
:-) La voltapagine (La tourneuse des pages) di Denis Dercourt
www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=266
Musica, passione e vendetta in un thriller glaciale e sofisticato da un allievo di Chabrol

E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Su Têtu.com
Près de 53% des étudiants affirment que leurs camarades homos sont traités de pédés
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11114
Le gouvernement de Romano Prodi retrouve la confiance du Sénat
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11115
Le marketing italien a encore peur des gays
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11072
Le gouvernement italien se dédouanne du sort du «Dico»
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11087
Su Têtu (di marzo) La difficile genèse du “Pacs” transalpin www.tetu.com

IO, MANIFESTO !
Le sentinelle di Ratzinger di Dario Fo da “il manifesto” del 3 marzo 2007 : « Se penso a Giulio Andreotti e a Clemente Mastella nelle vesti esilaranti di sentinelle della moralità mi torna in mente la comicità americana di cinquant’anni fa, il curvo e il grasso. E cosa dovrebbero fare questi guardiani del presunto comune senso del pudore? Ma è ovvio, vigilare perché si eviti di concedere spazi e diritti agli omosessuali, o alle coppie di fatto. È un brutto segno questa irruzione oscurantista e clericale nella politica. […] è evidente a tutti che il governo è stato fatto cadere per interessi ben diversi e per mano di alcuni senatori a vita. […] È in atto un arretramento, insieme ai diritti dei gay e delle coppie di fatto, del livello culturale del paese. È come se, impugnando i Dico, i nostri politici avessero aperto il congelatore per infilarci tutti i problemi importanti che questo governo avrebbe dovuto affrontare. […] Dietro queste manovre e dietro questa deriva oscurantista vedo ancora la vecchia Dc (siamo sicuri che non moriremo democristiani?) e davanti a questa vecchia Dc vedo l’antico codazzo di vescovi e cardinali. […] Come possiamo fermare l’aggressione oscurantista e le due sentinelle della buoncostume ? Ogni volta che partecipo agli appuntamenti di chi non vuole gettare la spugna mi accorgo che c’è un paese reale, un popolo fatto di donne con i bambini in carrozzella come a Vicenza, su cui dobbiamo investire. […] Le due sentinelle ci sono perché sentono che uno spazio è stato liberato dallo smottamento politico e culturale del centrosinistra. Continuiamo a spingere, parlando, scrivendo e, con o senza la benedizione del presidente Napolitano, scendendo in piazza. »
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PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Les films sur petit écran
Un chant d’amour di Jean Genet
www.arte.tv/fr/semaine/244,broadcastingNum=700133,day=3,week=9,year=2007.html
La série télé
Heroes episodi dal 12 al 16
www.nbc.com/Heroes
À la télé
The 79th Academy Awards
www.oscar.com
Nip/Tuck
www.mediaset.it/brand/italia1/nip_tuck/schedaprogramma_624.shtml
Parla con me
www.parlaconme.rai.it
W l'Italia Pane e politica su Rai3