20/2007 – Family Gay

C’è molta omofobia nell’aria.
Ma c’è anche una prepotente voglia di mostrare che la famiglia regolamentare, quella che c’è sempre stata e sempre ci sarà, è più forte e potente della famiglia in divenire, e sa ben presidiare il suo superiore perimetro.
Il senso comune di Piazza San Giovanni è dunque più precisamente un senso comune reazionario di massa, che si nutre delle pillole di sapienza elaborate nei piani alti delle gerarchie vaticane e teocon, divulgate nel salotto di Porta a porta e diffuse porta a porta dalle parrocchie.
Dal 16 al 27 maggio IL VICHINGO trasloca a Cannes per seguire, con post quotidiani, la 60ima edizione dell’omonimo festival cinematografico.
LES FILMS sur GRAND ÉCRAN
:-/ Zodiac di David Fincher
http://wwws.warnerbros.it/zodiac/?frompromo=movies_comingsoon_zodiac
La virtuosità del regista non manca ma si è pervasi da un vago senso di delusione
E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Pubblichiamo un estratto della lettera aperta che Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha indirizzato ai colleghi autolesionisti, che chiedono l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti, accogliendo i suggerimenti degli editori e in generale dei "padroni delle ferriere".
Cari colleghi, mi permetto sommessamente di ricordare che la parola Ordine significa riconoscimento giuridico di una professione, nel caso particolare della professione di giornalista. L'Ordine, inoltre, è la deontologia. Nel caso specifico le "regole" fissate dal legislatore sono il perno, come afferma il nostro contratto di lavoro, dell'autonomia dei giornalisti. I Consigli degli Ordini sono per legge i giudici disciplinari […] Sottolineo l'importanza strategica per una società democratica del nuovo diritto fondamentale dei cittadini all'informazione ("corretta e completa"), […] Questo nuovo diritto fondamentale presuppone la presenza e l'attività di giornalisti vincolati a una deontologia specifica e a un giudice disciplinare nonché a un esame di Stato, che ne accerti la preparazione come prevede l'articolo 33 della Costituzione. […] L'eventuale abrogazione della legge n. 69/1963 sull'ordinamento della professione di giornalista comporterà questi rischi:
1) quella dei giornalisti non sarà più una professione intellettuale riconosciuta e tutelata dalla legge. 2) risulterà abolita la deontologia professionale […] 3) senza la legge cadrà per giornalisti (ed editori) la norma che impone il rispetto del "segreto professionale sulla fonte delle notizie". Nessuno in futuro darà una notizia ai giornalisti privati dello scudo del segreto professionale. […]
Governo e Parlamento devono preoccuparsi di riformare le leggi sugli ordini e sui collegi professionali nonché di tutelare i saperi dei professionisti. La formazione e gli esami per l'accesso devono essere delegati, come vuole la Ue, a un altro soggetto (l'Università) anche per garantire il rispetto del principio costituzionale dell'imparzialità. Non possono essere i professionisti a giudicare chi debba entrare nella cittadella delle professioni. E' condivisibile, infatti, quella parte del decreto legislativo 300/1999 sul riordino dei ministeri che affida l'accesso alle professioni - e quindi anche della professione di giornalista - all'Università. Oggi deve essere tolto agli editori il potere che hanno dal 1928 di "fare" i giornalisti. I giornalisti devono nascere soltanto in Università. […]
Su Têtu.com
100.000 personnes sont attendus dans les rues de Rome pour soutenir la famille
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11403
Pour la première fois, un homosexuel obtient le statut de réfugié
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=11394
Su Kult (maggio) Film www.edizionipem.it
IO, MANIFESTO !
L’articolo La seconda volta di Mario Lozano di Gabriele Polo da “il manifesto” del 10 maggio 2007 : Puntualmente, a pochi giorni dalla riapertura del processo che lo vede imputato, si rifà vivo Mario Lozano. Il marine, che il 4 marzo 2005 uccise Nicola Calipari e ferì la nostra Giuliana Sgrena, offre un filmato inedito su quella sera e dice cose tremende. Del tipo «Calipari è il mio mito, adesso mi protegge da lassù e mi aiuterà a sopravvivere anche in Afghanistan». Dove Lozano andrà presto, perché la guerra è giusta e Bush è il suo presidente. Lo uccide una seconda volta, Nicola. Perché lo fa? Perché questo spettacolo penoso? Lozano sa di non rischiare nulla, se non una condanna che non potrà mai essere eseguita. Eppure vuole dare le sue spiegazioni, arrivando al punto di produrre documenti inediti (filmati, foto) che non dimostrano nulla se non il suo disordine mentale. Documenti tenuti nascosti per più di due anni e che chi lo guida ora gli permette di esibire. Per premere sul tribunale che lo giudicherà e sull’opinione pubblica italiana. Lo scopo è quello di arrivare a una condanna lieve e, soprattutto, chiudere definitivamente ogni dubbio su quella serata. Avremo un piccolo capro espiatorio che non pagherà nulla, sarà messo agli atti che la responsabilità oggettiva dell’accaduto è di chi si è mosso avventatamente in uno scenario pericoloso (al fine, la comunista Giuliana Sgrena, col peccato originale dell’essersi fatta rapire), ogni interrogativo sulle responsabilità dei comandi americani sarà cancellato dall’onda emotiva del povero marine sacrificato. Una precisa regia sta preparando l’esito finale. Mario Lozano è solo un piccolo attore. A tirare le fila sono quelli che non possono tollerare l’idea che un soldato americano possa essere processato in un altro paese e che, per questa via, si metta in discussione la sovranità dell’impero. Che nel mondo è messo un po’ male, ma che ha ancora tanti mezzi per evitare anche la più simbolica delle condanne. Compresa quella che può arrivare da chi cerca la verità in un tribunale italiano. www.ilmanifesto.it
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Le CD
Divan di Orient Expression
http://exoticmusicshop.com/sf-album_info-of-Orient_Expressions_Divan-pid-12-cp-6_3.htm
La série télé
The Ultimate Fighter (stagione 2) www.theultimatefighter.tv/index.html
À la télé
Percorsi www.percorsi.rai.it
Annozero www.annozero.rai.it
Desperate Housewifes www.skylife.it/guida_tv/evdetail.do?id=7432656
Report www.report.rai.it
Parla con me www.parlaconme.rai.it
3 Comments:
Meno male che va a Cannes. Magari così si occuperà di cosine un po' più leggere. 'sto blog è come report, una trasmissione che non riesco più guardare senza avere un travaso di bile.
14 maggio 2007 alle ore 18:21
Meno male che qualcuno s'indigna ancora :-)
E per il font così è almeno fino a dopo l'estate quando tutto cambierà!
14 maggio 2007 alle ore 18:39
Beh, resisterò, resisterò, resisterò! Con gli occhietti stretti, perfettamente in linea col primo comandamento comandamento gay: l'estetica sopra la praticità (dal vangelo secondo Will&Grace)!
14 maggio 2007 alle ore 23:10
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