VISIONI OBLIQUE

28 aprile 2011

OGGI il manifesto COMPIE 40 ANNI !



La nostra anomalia
di Norma Rangeri, direttrice de il manifesto

Se i giornali non fossero merce di un monopolio travestito da mercato, ma strumenti di servizio pubblico, probabilmente 50 centesimi, il prezzo speciale di questo manifesto, potrebbe essere replicato ogni giorno, perché l’informazione sarebbe finalmente il prodotto di imprese libere e no-profit. Nel suo piccolo, con la forma della cooperativa di giornalisti e l’utopia di essere comunisti padroni di noi stessi, per quarant’anni abbiamo dimostrato che è possibile un’esperienza alternativa, controcorrente. Ed è questa la sostanza vera della nostra lunga esperienza, la felice anomalia: la libertà di esprimersi senza vincoli di partito o di gruppi industriali è sempre stata la nostra bussola. Il 28 aprile di due anni fa eravamo in edicola al prezzo di oggi e le vendite moltiplicarono per quattro, con un boom di crescita al sud. Vogliamo festeggiare anche questa quarantesima e tempestosa boa con il maggior numero di lettori proponendo un giornale rinnovato. Raddoppia lo spazio del dibattito. Opinioni, rubriche e lettere sono la nostra community di lettori e collaboratori, una comunità attiva, presente nella società e nella sinistra, mai stanca di suggerimenti, critiche e riflessioni su quel che unisce, ma anche su ciò che divide, in tempi così burrascosi. È questo il nostro editore collettivo, la nostra banca etica. Discutere con il lettore-editore è tanto più necessario quando questioni di fondo come la guerra sono considerate la normalità del mondo. Per parlarne insieme vi interpelleremo, vi solleciteremo sui temi brucianti della sinistra, le vostre risposte saranno il cuore delle nuove pagine di community. Oggi cominciamo con l’ossimoro della guerra umanitaria. Naturalmente un giornale deve conoscere a fondo la realtà che racconta. L’inchiesta sociale, da sempre nel nostro codice genetico, sarà un elemento di rinnovato impegno quotidiano. Aiutati dai circoli del manifesto, antenne sparse nel paese, radicate nei territori, fonte di informazione e di proposta. Se questa sera si festeggerà il giornale in Italia e all’estero (da Marghera a Berlino) il merito va ai circoli che ne sono sostenitori e animatori. Convinti come siamo che la crisi della sinistra prima che politica sia crisi culturale, abbiamo ampliato lo spazio delle pagine che affrontano quotidianamente il territorio strategico dell’approfondimento grazie a una larga rete di collaboratori che da sempre si impegnano a indagare l’universo del pensiero critico nel grande mercato dell’immateriale. Commento, approfondimento, proposta: strumenti per tentare di cambiare la sinistra. Se quel che è accaduto ieri ce lo dice la televisione, spiegarne il perché invece è compito nostro. Quarant’anni fa Luigi Pintor, nell’editoriale del primo giorno, rifletteva sulla domanda degli scettici: perché fate un giornale? Sottinteso: e non un partito o una rivista? E replicava che la risposta sarebbe venuta «solo dalla vita stessa di queste quattro pagine». Oggi possiamo dire che la risposta c’è stata, anche se la domanda resta in campo ogni giorno.
Editoriale del 28 aprile 2011.

24 aprile 2011

16/2011 – Articolo 29


Due uomini si tengono per mano e una scritta informa: «Noi siamo aperti a tutte le famiglie».
Apriti cielo: l’ultimo spot di Ikea è «attaccare la costituzione italiana con violenza», un messaggio «in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio». Parola del sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi (sì, lo stesso che aveva "firmato" lo spot tv della nuova campagna nazionale contro la droga; vedi post 12/2011 del 27 marzo scorso), che evidentemente non si è mai montato da solo una Billy e non mai assaggiato polpette svedesi.
La pubblicità di Ikea ha fatto cadere dalla sedia il sottosegretario, rimasto invece seduto quando l’altro giorno a Roma (giusto per dare dei riferimenti) hanno aggredito la deputata Paola Concia, con una tale violenza omofoba che è stato davvero un attacco anche alla costituzione.
Ma Giovanardi ha taciuto, come non vede da che pulpito ogni giorno arrivino attacchi veri alla costituzione. Eppoi, onorevole: pensi che il fondatore di Ikea, il miliardario Ingvar Kamprad, è stato un fanatico nazista, pentitosi da poco. Le pare che uno così possa mettere in pericolo la nostra costituzione con uno spot aperto?

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-) Habemus Papam di Nanni Moretti
:-) Thor di Kenneth Branagh
:-( World Invasion: Battle Los Angeles di Jonathan Liebesman
:-))) Incendies di Denis Villeneuve

Sur petit écran
:-)) How to Train Your Dragon di Dean DeBlois e Chris Sanders
:-)) Winter's Bone di Debra Granik

L'Incertain Regard salta un turno, e festeggiando la domenica del 1° maggio da appuntamento al numero 18/2011 dell'8 maggio.

17 aprile 2011

15/2011 - Wilder the better


Non lesinerà nudità e aggiunge che a ben guardare è più il tempo in cui si mostrerà nudo con qualche scampolo di pelliccia addosso.
È quanto promette l'attore Jason Momoa che, in “Game of Thrones”, il nuovo serial targato HBO, interpreta Khal Drogo signore del selvaggio popolo dei Dothraki. Tratto dalla saga fantasy A Song of Ice and Fire, scritta di George R.R. Martin, la versione televisiva, già rinnovata per una seconda stagione visto il successo riscontrato dal primo episodio, si rivela, più che una favola per bambini, una storia per adulti.
E solo per adulti è il corpo del 31enne Jason, sangue mezzo hawaiano e mezzo irlandese-nativo-americano, che il 19 agosto approderà anche sui grandi schermi per “indossare” i panni di Conan il Barbaro nel reboot del film culto del 1982 che fece conoscere al mondo un possente bodybuilder austriaco di nome Arnold Schwarzenegger.

11 aprile 2011

QUESTO MESE SU KULT


Kirsten Dunst – LA SVOLTA SEXY
Al nudo e alle scene di sesso aveva sempre detto di no. Ma i due anni di pausa dal grande schermo l'hanno fatta meditare. Così, cambiata idea, Kirsten Dunst si è sbizzarrita. In All Good Things la vedremo sotto la doccia impegnata in una scena di sesso orale con Ryan Gosling, mentre il visionario Lars von Trier l'ha voluta completamente nuda in Melancholia, il film più atteso del prossimo Festival di Cannes

Thomas Imbach – LA FINESTRA SUL CORTILE
La sua ossessione? Filmare tutto ciò che vede dal suo loft nel West End zurighese. In modo compulsivo. Thomas Imbach “movie designer” della bellezza urbana non convenzionale, ha ipnotizzato l'esigente pubblico della Berlinale con Day Is Done. Una pellicola d'avanguardia i cui piaceri derivano dalla scoperta del senso profondo che si cela dietro la banalità visiva e auditiva del quotidiano

Anton Signer – WALKING ON THE DARK SIDE

PEOPLE RADAR
– Amanda Seyfried, Carolina Bang, Édgar Ramírez

Testi di Fausto Furio Colombo da KULT n.4 aprile 2011

10 aprile 2011

14/2011 – Signore si nasce


Non potevano passare inosservati i manifesti del film che hanno invaso i muri delle nostre città con l'immagine ritoccatissima della protagonista e regista.
Goobye Mama di Dragomira Boneva detta Michelle Bonev, già stella della fiction Rai, è un drammone femminile e anticomunista, presentato come autobiografico, con mamme senza cuore, nonne rincoglionite e ragazze forti che cercano fortuna in Italia.
Produce Rai Cinema con un milione di euro elargiti, che potevano essere spesi meglio (infatti Rai Cinema produce anche il nuovo film di Renzo Martinelli che costa molto di più), e altri due messi, sembra, dal Bulgarian National Film Center, anche se, si legge sui giornali bulgari, gran parte di chi ci ha lavorato questi soldi non li ha mai visti, come nessuno ha ancora visto il film in patria.

Non solo. Ma si è scatenato, sia da noi che in Bulgaria, il ben noto scandalo della presentazione del film alla Mostra di Venezia dello scorso settembre. Imposto dall'alto (ma da chi realmente?) e visto pare da nessuno, anche se la Bonev dice che Müller lo ha visto cinque volte. Proiezione fantasma, non risulta neanche nel calendario ufficiale, premio patacca, «Action for Women» ideato dalla senatrice Deborah Bergamini (già attiva nel cinema come attrice in Zombi 3 di Lucio Fulci) e consegnato dal ministro Mara Carfagna alla presenza di Galan e del sottosegretario Giro (Bondi aveva la scusa della frana a Pompei). Ma soprattutto aereo privato e soggiorno pagato per un gruppo di 32 (chiamiamoli) vip bulgari capitanati da Vezdi Rashidov, il Bondi bulgaro.
Un totale di 400.000 euro. «Chi ha pagato?» è la domanda che due valorosi giornalisti bulgari non si sono stancati di ripetere al ministro Vezdi Rashidov in un video, un hit su You Tube che vale molto più del film della Bonev.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-) Source Code di Duncan Jones

Sur petit écran
:-( Fast Company di David Cronenberg
Terminata la visione della miniserie "Mildred Pierce" :-))

03 aprile 2011

13/2011 - L'isola del tesoro



Straordinaria la similitudine tra lo sbarco del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Lampedusa e quello della presentatrice dell'Isola dei famosi Simona Ventura a Cayo Palma (Honduras).

Due isole. Due racconti interni che non funzionano più. Un paio di deus ex machina chiamati a rivitalizzare i contesti e i soggetti interessati, attraverso una serie di elementi drammaturgici inanellati ad arte. Uno arriva in aereo e si compra una villa. L'altra a nuoto e pulisce un pesce.