VISIONI OBLIQUE

22 febbraio 2009

08/2009 – Amen!


Informatica, inglese e indottrinamento: le tre “I” del programma dell’istruzione pubblica.
Nella sofisticata Milano il Comune ha siglato un accordo con la Curia per assumere, senza concorso e a tempo indeterminato, 46 educatrici per l’insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole d’infanzia.
E per diffondere la fede la Curia ha tradotto in sei lingue una lettera per gli alunni stranieri delle superiori in cui si consiglia di seguire le lezioni di religione per integrarsi meglio.
Ci sarebbe piaciuto che Fabio Fazio, nelle sue interviste sempre più patinate, avesse domandato a Madame Moratti, sindaca di Milano, un commento al riguardo.


L’incertain regard ha osservato Bologna.

15 febbraio 2009

07/2009 – La violenza non ha passaporto


Roma. Bologna, Milano. Tre stupri in tre giorni.
Ed ecco scattare l’allarme sicurezza, quello che, ovviamente, si scaglia solo e soltanto contro gli extracomunitari.
E così, nel senso comune, la violenza sulle donne diventa un problema di insicurezza delle nostre città e di immigrazione clandestina.
Risolvibile, secondo i “nostri” uomini con ronde, padane o meno, più polizia, militari nelle strade, castrazione chimica o chirurgica degli stupratori.
Gli stessi uomini che additano lo straniero come stupratore sentendosi così al di fuori del problema.
Un problema che secondo noi trattasi di scontro di civiltà.
C'è la lotta tra le religioni che quei corpi si contende, c'è la deriva proletaria che le donne colpisce più di ogni altro soggetto e c'è il silenzio dei “nostri” uomini incapaci di riconoscere anche l'ultimo dei sondaggi.
Quello che dice che sono mariti o ex-mariti, fidanzati o ex fidanzati gli autori delle peggiori violenze contro le donne.
In Italia come altrove.

08 febbraio 2009

06/2009 – Saltiamo un giro ?


E’ l’estrema proposta per bonificare il campo della sinistra all’indomani del raggiunto consenso parlamentare che sigilla al 4% il minimo dei consensi necessari alla rappresentanza partitica italiana in vista delle prossime Elezioni Europee.
Pdac (Ricci), Pcl (Ferrando), Sc (Cannavò), Prc (Ferrero), Pdci (Diliberto), Verdi (Francescato), Sd (Fava), Mps (Vendola) : 8 piccoli indiani tutti e su tutto divisi.
La scelta di non partecipare alle elezioni europee consumerebbe definitivamente la crisi delle attuali configurazioni organizzate che, ormai modestissime, continuano a imperversare presumendosi come le uniche titolate alla rappresentanza.
Se così andasse, sarebbe un buon risultato.
Ma ammesso che succeda, l’estinzione dei nostri partitini, l’azzeramento di quel che miseramente ancora si accanisce a esistere, a cosa darebbero luogo?
Potrebbe muovere più agilmente quel processo reale di esperienze sociali
e culturali, liberate dal dover o meno corrispondere a orientamenti e interessi politici ?
Molti temono di no. Allora, che fare ?

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran

:-)) Doubt di John Patrick Shanley
:-)) The Curious Case of Benjamin Button di David Fincher
:-) Home di Ursula Meier


Sur petit écran
Taxi to the Dark Side di Alex Gibney
A Bigger Splash di Jack Hazan

01 febbraio 2009

05/2009 – Ultima Thule


L'Islanda batte record.
L’incertain regard, che con questa terra ha un rapporto particolare, non poteva non accorgersene.
Primo paese a perdere il governo sotto il peso della crisi economica è ora pure il primo paese al mondo ad avere nominato una lesbica nel ruolo di primo ministro.
Johanna Sigurdardottir, 66enne ministra alle politiche sociali nell'esecutivo uscente, è stata incaricata dal Presidente Ólafur Ragnar Grímsson a guidare il governo ad interim che porterà il paese alle elezioni anticipate fissate per il 9 maggio. Deputata dal 1978, di recente è stata nominata il politico più popolare d'Islanda. Dal 2002 è sposata con una donna.
L'Islanda, che fino al 2007 scorso era ancora tra i paesi più ricchi del pianeta, è sprofondata nella bancarotta trascinata da un sistema bancario ipertrofico e terribilmente esposto ai subprime, tanto in crisi da richiedere interventi internazionali di sostegno per 10 miliardi di dollari. La scorsa settimana una grande manifestazione di fronte all'Althing, il Parlamento islandese, ha forzato la caduta del governo guidato dal conservatore Geir Haarde e composto dal partito dell'Indipendenza di centro destra e dai socialdemocratici. Ieri il Presidente Grímsson ha indicato che il futuro esecutivo di minoranza sarà formato dagli stessi socialdemocratici e dal partito di sinistra Green-Left, dato in crescita, con l'appoggio esterno del centrista Partito del Progresso.
In un ipotetico incontro ai vertici, Berlusconi oserà farle cu cu ?