38/2006 – Un anno dopo
Un nio caro amico ha “qualche pregiudizio sui Blog, sulle parole che si illudono di restare in rete quando sono spesso frutto di un pensiero pulsione derivante dal quotidiano”.
Lui preferisce “le chat, parole bruciate e lette in fretta ma che proprio per questo necessitano di attenta anche se subliminale lettura”.
Afferma che “in una chat puoi usare pulsionali e immediate metafore che in un forum o in un blog, dove ci si illude di avere più tempo, di solito non si utilizzano, preoccupati come si è troppo della bella scrittura,o di gettare il sasso della provocazione perchè il mondo risponda”.
Il blog di Vikingur festeggia un anno.
Ideato da un input di http://cuoredichina.blogspot.com si è materializzato in rete immediatamente dopo la visione di Viva Zapatero!.
Se ancora non è ben chiaro il motivo della sua esistenza, palese è l’impostazione decisa sin dal suo primo post: ai resoconti di vita quotidiana si è preferito proporre impressioni e suggerimenti.
Letto lo è, stando alle statistiche e ai feedback raccolti qua e là; commentato decisamente meno.
Continuiamo così, finché noia non ci annichilisca.
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE La bambina e il marocchino di Mariuccia Ciotta da “il manifesto” del 23 settembre 2006 : « […] Non è difficile dire una bugia quando tutti sono pronti a credere. La dodicenne ha inventato tutto, lo ha confessato ieri al procuratore capo, e lo ha fatto per la vergogna che la madre venisse a sapere che era stata vista dagli amici in atteggiamenti intimi con il suo boy-friend. Nessuno stupro. La bambina imbrogliona, che ha accusato ingiustamente il ragazzo del Marocco, ha fatta sua una violenza che avvelena l’aria, e che la rende vittima due volte. L’abuso maschile, che imperversa nelle case e per le strade, per essere “vero” doveva portare il marchio dell’immigrato. Il “marocchino”, liberato ieri, dopo la confessione, ha dichiarato “se vedessi quella ragazzina le farei solo una domanda: perché hai detto che sono stato io?”. Perché chi altro è considerato un subumano, uno senza nome, un “clandestino”, un pericolo reale e immaginario? »
L’INFO Lidl, il low cost pagato dal lavoro – L’hard discount europeo sul modello di Wal Mart: prezzi stracciati alle spese dei dipendenti. Ottanta ore a settimana in filiale, compresi i sabati e le domeniche. Lo scarico dei bancali, le pulizie, i turni iper-flessibili. Capi e cassiere spremuti al massimo, e i prezzi vanno giù.
LE LIVRE La ragazza del secolo scorso di Rossana Rossanda www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880614375&ed=87
L’ARTISTE Blanski www.banksy.co.ukLE SITE INTERNET Confronting the Evidence www.reopen911.orgLA GRILLE TÉLÉ
Il trionfo e lo sghignazzo condotto da Dario Fo su Rai3
Anno Zero www.annozero.rai.it/annozero/default.htm
Report www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN 13 Tzameti di Gela Babluani www.teodorafilm.com/film/tzameti/index.htm
LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) The Queen di Stephen Frears www.bimfilm.com/thequeen/home.htm
:-/ Profumo - Storia di un assassino di Tom Tykwer http://filmup.leonardo.it/sc_profumo.htm
:-) Brick di Ryan Johnson www.brickmovie.net
37/2006 – Cinque anni dopo
Se cinque anni fa si poteva trovare una ragione umana per dire "siamo tutti americani", oggi ci sono mille ragionevoli argomenti per non esserlo più.
Proprio per salvare ciò che resta dell’America, fuori dai cancelli della Casa bianca.
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE La rivolta dei figli di un dio minore di Mariuccia Ciotta da "il manifesto" del 16 settembre 2006 : " Il papa è riuscito con un sol colpo a compattare l’islam e i fondamentalisti, e a ridare impulso alla "guerra di civiltà" che già tramontava nel sangue delle carneficinemedio-orientali. Ci voleva il teologo Ratzinger con il suo disprezzo verso l’occidente laico e illuminista - incapace di far fronte alla forza spirituale del "nemico" – per infiammare l’islam, figlio di un "dio minore". Non è una gaffe quella del papa che fin dall’inizio del suo pontificato ha consegnato la salvezza del nostro mondo consumista e materialista al ritorno di un’identità forte e al primato del Dio cristiano. […] Dalla Giordania all’Egitto, da Hamas alla Turchia - intenzionata a cancellare il viaggio apostolico di Benedetto XVI – dal Libano agli Ulema iracheni l’islam è in fiamme: "Le parole del papa consentono ai soldati in Afghanistan e in Iraq di sentirsi nel giusto,mentre le loro mani commettono crimini vergognosi nei confronti dei musulmani". […] Dov’è finita la cristiana "ragionevolezza"? In che modo Ratzinger interpreta la religione di un Dio che si fa uomo contro un Allah trascendente, intransigente e incapace di coniugare il divino con l’umano? Se c’è una contraddizione in questo papa, è proprio qui, nel suo farsi integralista, interlocutore di altri integralisti, nel promuovere una jihad sotto il segno della croce. […] "
LE PHOTOGRAPHE Jean-François Rauzier www.hyper-photo.com
L’ÉMISSION TÉLÉ Il trionfo e lo sghignazzo condotto da Dario Fo su Rai3
LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) Miami Vice di Michael Mann www.uip.it/miamivice/main.html
:-) Belle Toujours di Manoel De Oliveira www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=259
36/2006 - Semaine de la Critique
Venezia? No, grazie!
Alla cronica disorganizzazione della Mostra preferiamo il rigido palinsesto della Berlinale; al deprimente Lido l’euforica Croisette di Cannes.
Il resoconto del 63° festival lagunare l’abbiamo così letto su quotidiani e riviste di settore, constatando, per l’ennesima volta, quanto la critica sia ad un punto critico.
Un continuo confrontarsi con articoli troppe volte pensati non per parlare di cinema ma per dar sfoggio alla propria cultura.
Il risultato è un linguaggio improponibile ed improbabile, che sfiora l’autismo e il narcisismo.
Quando il critico diventa più importante del film perde immediatamente ruolo e funzione.
Meglio allora essere onesti reporter da “faccine” che primedonne isteriche che del pettegolezzo, della supponenza e della prevaricazione hanno caratterizzato la loro propria professione.
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE L’osceno reality della quotidianità di Massimo Arcangeli da “il manifesto” del 10 settembre 2006 : « […] Se allo stato attuale ormai il pettegolezzo, ontologicamente, è la televisione, il reality della De Filippi ci mette di fronte al lato oscuro del gossip, quello più strisciante e pericoloso di una lotta senza esclusione di colpi mascherata da una insostenibile ipocrisia. […] Lo zapping non basta a salvarsi dall’osceno, né serve in molti casi spegnere la tv; perché assai più oscena, oggi, è la scena del mondo. E quando questa, con le sue squallide, quotidiane miserie, ci appare in tutta evidenza (come nel nuovo programma di Maria De Filippi) dal piccolo schermo, solo allora, paradossalmente, ci rendiamo conto di essere di fronte a una verità che non avremmo mai voluto scoprire e che ci viene contrabbandata per giunta come il frutto innocente della finzione imposta dalla logica spettacolare. Solo allora prendiamo atto della quotidiana violenza del mondo che Unan1mous ci ha volgarmente sbattuto davanti. »LA LETTRE Qui il terrorista sono io di Jean Marie Straub e Danièle Huillet, indirizzata alla Mostra di Venezia in merito alla partecipazione del loro film Quei loro incontri : « […] D’altronde non potrei festeggiare in un festival dove c’è tanta polizia pubblica e privata alla ricerca di un terrorista - il terrorista sono io, e vi dico, parafrasando Franco Fortini: finché ci sarà il capitalismo imperialistico americano, non ci saranno mai abbastanza terroristi nel mondo. […] »
LE LIVRE Troppi paradisi di Walter Siti www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880617799&ed=87
LE DVD UFC 56 Full Force http://ufcstore.seenon.com/detail.php?p=7890LA SÉRIE TÉLÉ Weeds (prima stagione) www.tv.com/weeds/show/28829/summary.html
LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-))) Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Farris www2.foxsearchlight.com/littlemisssunshine
:-)) Non è peccato – La Quinceañera di Richard Glatzer e Wash Westmoreland www.teodorafilm.com/film/quinceanera/index.htm
35/2006 – That’s what friends are for
Archiviate le vacanze estive è inevitabile confrontarci col "nuovo" anno che verrà.
E si sprecano i propositi, più o meno fattibili, per affrontarlo al meglio.
La sensazione è che il tempo a nostra disposizione ci sembri sempre più limitato.
Ottimizziamolo allora, magari iniziando con lo sfoltire quelle che ci appaiono inutili frequentazioni interpersonali; ma quali?
Mi viene in aiuto un’illuminante lista redatta dall’autore di radiosarajevo.blogspot.com
- conoscenti: con cui si passa del tempo senza alcuna implicazione di carattere emotivo
- conoscenti funzionali: la cui frequentazione deriva da motivazioni ambientali (ufficio, studio, palestra, ecc.)
- vecchie amicizie o riesumazioni: con cui c’è stato un forte rapporto iniziale sfilacciatosi successivamente ma con cui si mantiene un civile contatto in nome dei vecchi tempi
- amici lontani: con cui c’è stata un’intimità di rapporto tale da resistere alla separazione fisica, coloro con cui ci si sente sporadicamente ma che sembra di averli sempre accanto
- amici punto e basta: con cui c’è uno scambio totale; complici, quasi come amanti (spesso meglio degli amanti stessi) e sintonici; coloro che ti stanno vicino, a cui si può chiedere sempre qualsiasi cosa e che normalmente non ti giudicano mai; perciò assai rari.
La decisione è presa: le prime tre categorie verranno falciate senza pietà!
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE "Arbeit macht frei", il mostro tra noi di Marco Bascetta da "il manifesto" del 1° settembre 2006 : " […] Quelle parole, sostengono i più, sono rese inutilizzabili dal fatto di essere state impiegate dal nazismo e per di più come epigrafe sulla più ripugnante delle sue imprese: l’allestimento dei campi di sterminio. L’offesa arrecata a chi ha vissuto quell’orrore o anche a chi solo lo ha appreso indirettamente è naturalmente grave. Ma perché i nazisti furono fulminati come il senatore da questa "immensa verità"? Converrà allora chiarire che Arbeit macht frei non è una espressione mostruosa perché utilizzata dal nazismo, ma che è stata usata dal nazismo anche perché era già di per sé una concezione mostruosa. Essa corrisponde a una visione del tutto strumentale e meccanica dell’essere umano dalla quale perfino il pontefice mette in guardia. A prenderla sul serio si dovrebbe imputare la libertà a uno schiavo obbediente, a un ragazzino sfruttato nelle fornaci pachistane o a una cinese rinchiusa nei sottoscala del salernitano (o anche a un operaio di Melfi) e negarla a un bambino o a un disoccupato. Chissà cosa ne pensano i due operai morti folgorati ieri proprio nella provincia in cui "il lavoro rende liberi"? […] "
L’INFO Oslo, ritrovato l’Urlo di Munch – L’opera rubata due anni fa con "La Madonna", altro capolavoro del pittore. La polizia: "Non è stato pagato alcun riscatto". Ma non spiega come i due quadri sono stati ritrovati.
L’ÉMISSION TÉLÉ Our Noise www.mtv.it
LES FILMS SUR PETIT ÉCRAN Salò o le centoventi giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini www.pasolini.net/cinema_salo.htm
LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
:-) Time di Kim Ki-duk www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=258
:-) Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta www.luce.it/istitutoluce/film/sahara.html