VISIONI OBLIQUE

25 aprile 2010

16/2010 - All’Eccellentissima attenzione di Sua Eminenza Cardinal Bertone

“Visto l’aria che tira non sarebbe il caso di cambiare vetrata?”

L’occasione era ghiotta per cui anche L’incertain regard si è lasciato travolgere dall’umorismo sarcastico di questa immagine ricevuta fortuitamente via email.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Draquila - L’Italia che trema di Sabina Guzzanti


Sur pétit écran
:-)) Je t’aime moi non plus di Serge Gainsbourg
:-/ Shadow di Federico Zampaglione

Lectures de la semaine
Dolko III – L’empire du barbare di Jean-Paul Tapie
Non mi uccise la morte di Luca Moretti e Toni Bruno

18 aprile 2010

15/2010 – Europa 2.0


16mila voli cancellati, 2 milioni di passeggeri bloccati, trasporti fermi anche in Italia.
L’eruzione del vulcano islandese non si ferma.
Continente in tilt.
Go Eyjafjallajökull, go !

Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra?
Dialogo della Natura e di un Islandese nelle Operette morali di Giacomo Leopardi.



VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran

:-))) Perdona e dimentica (Life During Wartime) di Todd Solondz


Sur petit écran
:-) Il papa di Giovanna di Pupi Avati

:-) L'alba della libertà (Rescue Dawn) di Werner Herzog
:-/ Sin nombre di Cary Fukunaga
UFC 112
Terminata la visione della prima stagione di Spartacus Blood and Sand e della terza di Damages.

11 aprile 2010

14/2010 – Strada Facendo


Finisce in tribunale Daniele Nicolosi, in arte Bros.
Il più famoso writer milanese, che ha esposto al Pac e a Palazzo Reale, è la prima vittima della guerra ai graffitari dichiarata dalla giunta Moratti.
In nome del “decoro” Riccardo De Corato, vicesindaco della città più grigia d’Italia, lo ha mandato a processo (penale, il primo di questo tipo) per imbrattamento molesto chiedendogli un risarcimento di 52 mila euro.

Pretendere che De Corato e soci comprendano che i graffiti, anche quelli brutti, non sono solo scarabocchi ma un modo di esprimersi, e persino una forma d’arte, è chiedere troppo.
Ma ci vuole davvero un bel coraggio a far passare le scritte sui muri come un’emergenza per la sicurezza d
ei milanesi.

VISIONS DE LA SEMAINE

Sur petit écran (special Sundance 2010)
:-) The Taqwacores di Eyad Zahra
:-) Waste Land di Lucy Walker
:-/ A Small Act di Jennifer Arnold
:-/ Grown Up Movie Star di Adriana Maggs
:-/ Nuummioq di Otto Rosing, Torben Bech
:-) The Four-Faced Liar di Jacob Chase

04 aprile 2010

13/2010 – Falce, carroccio e martello


La delusione delle aspettative riposte nel voto delle regionali è stata forte. Soprattutto considerando che l’oltranzismo eversivo di una destra che attacca la democrazia e il lavoro, gli scandali continui e le divisioni interne, la disoccupazione e il disagio sociale crescente, non hanno prodotto la sconfitta di questa destra. In Italia evidentemente non soffia il vento della Francia, qui l’astensionismo si spalma su tutti i partiti. E l’erosione di consensi che pure la destra registra nonostante la crescita in valore percentuale della Lega, non ha impedito la conquista di nuove regioni… e via discorrendo. Nel marasma motivazionale che ha accompagnato il dopo elezioni merita di essere segnalata una lettera pubblicata da il manifesto e intitolata “Io comunista, ho votato Lega”. Leggiamo alcuni stralci :
Sono uno studente universitario di 27 anni che si professa filocomunista, ma che domenica, al momento fatidico, ha posto una croce su Alberto da Giussano. Perché? Per diversi motivi: tanto per cominciare, un partito comunista in Italia non c’è. […] Poi, quando dico di essere filocomunista, intendo dire che credo nell'ideale economico, nella lotta di classe, non nelle tante battaglie post-sessantottine che sembrano essere diventate la principale preoccupazione della sinistra di oggi (non me ne vogliano gli omosessuali, ma preoccuparsi delle unioni di fatto oggi è come preoccuparsi di raddrizzare i quadri durante un terremoto...). Infine, la questione immigrati: il razzismo è sbagliato, ma anche il voler tapparsi gli occhi davanti a un problema reale è sbagliato. […] Ma se c'è qualcuno di mente aperta che ha davvero a cuore l'interesse del Paese, qualcuno che le elezioni ogni tanto vorrebbe vincerle e che non si accontenta di essere un bellissimo perdente, ecco, io mi rivolgo a quel qualcuno: pesa le mie parole, vienimi incontro. […]Fammi sentire che non ci sono soltanto i matrimoni gay e il diritto di voto agli immigrati, ma che ci sono anch'io, povero signor Rossi qualunque, che ha l'unica colpa di non appartenere a nessuna minoranza etnica, sessuale o religiosa, e che di conseguenza viene sistematicamente ignorato da quello che una volta era il partito dei lavoratori.
Interessante e istruttiva questa missiva. Perché mostra quale sia il tallone di Achille della sinistra che ha permesso la (resistibile) ascesa della Lega. Una sinistra che non ha mai avuto una cultura dei «diritti civili» (radicali esclusi), non ha anticorpi contro chi spaccia i diritti solo come frutto della sopraffazione. Mancando una concezione dei «diritti di tutti» (inclusi avversari e nemici), io ho diritti solo in quanto qualcun altro ne viene privato. Non penso che difendere i diritti di «qualcuno » sia difendere i diritti di tutti, inclusi i miei, come nel caso delle rivendicazioni di «froci» e migranti. Al “compagno che ha sbagliato” ricordiamo che Karl Marx non ha infatti mai parlato di portare via diritti a qualcuno per darli come privilegi a qualcun altro: all'opposto ha parlato di trasformare quelli che erano privilegi di pochi in diritti per tutti.

VISIONS DE LA SEMAINE

Sur petit écran
:-( Invictus di Clint Eastwood
:-( Tekkon Kinkreet di Michael Arias
:-) Moon di Duncan Jones
:-) Cocaine Cowboys di Billy Corben
:-/ I giorni dell’eclisse di Aleksandr Sokurov
:-)) Okuribito (Departures) di Yojiro Takita
Decameron di Daniele Luttazzi