VISIONI OBLIQUE

07 maggio 2006

18/2006 – L’osservatore

Da piccoli, forgiati dai fumetti Marvel, ci si dilettava, durante il gioco pomeridiano, ad impersonare super eroi, scegliendoli ingenuamente in base ai loro super poteri più o meno esotici, più o meno convenienti alla situazione del momento.
Da grandi continuiamo a leggere i fumetti Marvel, non abbiamo perso il desiderio di acquisire super poteri, ma siamo divenuti decisamente più misantropi.
Per cui la scelta definitiva non poteva che cadere su Uatu.
www.antaninet.it/marvel-universe/u/uatu.html


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE Ferite aperte di Gabriele Polo da "il manifesto" del 5 maggio 2006: « Non fanno i nomi di chi ha sparato perché vogliono poter continuare a sparare. Tacciono, anche se tutti sanno chi è stato. Nascondono la verità perché sono gli Stati Uniti d’America. Tanto basti, poiché l’esercizio della forza è diventato la forma prevalente della politica e delle relazioni umane. E loro quell’esercizio lo rappresentano al meglio; tutto il resto - dalla verità al diritto - sono semplici subordinate. […] Dicono bugie perché la falsità è rimasta l’unico possibile sostegno alle loro prepotenze. E la esibiscono in maniera tanto sfacciata non per stupidità,ma per indurre alla rassegnazione. Persino un incidente stradale ha sempre un responsabile: se ci si permette di nascondere il nome di chi ha commesso un omicidio vuol dire che non esiste più alcuna regola, se non quella della convenienza di chi è al comando del mondo. Vale per Nicola Calidari come per i voli segreti della Cia. […] Non rassegnarsi a questa pratica è l’unica strada per evitare il definitivo divorzio tra etica e politica. Non lo dimentichi il nascente governo italiano: per Calipari, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi colleghi. E anche per tutti quelli che nell’agire di Nicola hanno intravisto una speranza. »
L’INFO Parigi mette a tacere Peter Handke – La Comédie française cancella dal cartellone del teatro la pièce dello scrittore austriaco, “Ha partecipato ai funerali di Milosevic”. Polemiche e proteste, ma poi è arrivata la conferma dell’esclusione. Il testo dell’opera “Voyage au pays sonore ou l’arte de la question” è del 1989 e non parla di Jugoslavia. Handke si dice “disgustato” dalla censura. Nobel, scrittori e registi schierati con lo scrittore.
LE LIVRE Compie 80 anni l’opera di H. P. Lovecraft. Il libro magico che non c’è. Storia e miracoli del Necronomicon, libro esoterico di misteri e magie “scritto da un arabo dissennato”. Non è mai esistito nella realtà e anche il suo inventore lo ha rinnegato, eppure ce ne sono pseudoedizioni in tutte le lingue; è stato comprato e venduto dagli antiquari a prezzi altissimi, e compare persino nelle schede delle più grandi biblioteche pubbliche del mondo.
LE DISQUE Collected di Massive Attack www.massiveattack.co.uk/collected
L'EMISSION TÉLÉ Crozza Italia http://crozzaitalia.la7.it
LE BLOG 7 in condotta http://notadisciplinare.blogspot.com/
L’8 PER MILLE www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php

LES FILMS SUR GRAND ÉCRAN
Nessuna proiezione da segnalare questa settimana, ma una triste notizia inerente l’industria cinematografica italiana: la chiusura della casa di distribuzione. Se la produzione indipendente in Italia è un miracolo, la distribuzione oggi è impossibile. Gianluca Arcopinto chiude la Pablo, che ha lanciato Marra, Garrone, Salani, Rezza e Gaglianone e confessa in un’intervisa che « […] il vero problema è il sistema cinema come è concepito in Italia: noi viviamo l’anomalia che non si può prescindere nel fare cinema dalla televisione. Ci sono due blocchi televisivi tutti e due con un braccio produttivo. Questo vuol dire che un film per poter aspirare a una vita di sala deve essere un film che va bene alla televisione. Ci sono poi cinque o sei film all’anno, opere prime che vengono prodotte a prescindere dalla televisione, infatti stentano a trovare una vita di sala. Questo impedisce una libertà anche di contenuti perchè le due televisioni, più si va avanti nel tempo più tendono a omologarsi […].»

1 Comments:

Blogger johnbruno said...

Anch'io da piccolino impersonavo i supereroi! Il fascino di Cap era grande e volevo sempre essere lui! Mi domando chi mi piacerebbe essere ora: penso la Visione, quella degli Avengers anni 60 e 70, apparentemente fredda nei suoi sentimenti ma capace di dare tutto per i compagni e per il proprio amore!

12 maggio 2006 alle ore 16:17

 

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