59e Festival de Cannes - Jour 1

TAPPETO ROSSO
Anche quest’anno le reti televisive ci propineranno quotidianamente uno spettacolo singolare: uno sciame di sorrisi stampati in viso cerimoniosamente salenti la scalinata del Palais des Festivals. Ovviamente non si tratta di persone qualunque. Nella graduatoria delle consacrazione mediatica, questa cerimonia è diventata così irrinunciabile che anche uomini politici, personaggi del piccolo schermo e campioni sportivi fanno a gara per garantirsi la presenza. I gradini vestiti dal velluto del tappeto rosso rappresentano un cammino glorioso e gli attori, rinomati per il loro carattere capriccioso, si prestano con zelo al gioco di questa cerimonia che esige dai suoi partecipanti un abbigliamento preciso, una rigorosa puntualità, un rigido rispetto delle precedenze, consci che questa “andata semplice per il firmamento” contribuirà all’edificazione della loro leggenda. Perché le lettere d’oro di una carriera cinematografica si scrivono sulla pellicola e a Cannes e se Hollywood è la fabbrica dell’industria cinematografica, il Festival ne è la scena mitica. E’ a Cannes che le star, sbattute per un anno intero sulle pagine della stampa scandalistica, si prendono una sonora rivincita circondate da tutto il necessario: fasto, lusso, grandi hotel, male e palme. E il pubblico che le conosce solo per averle viste in foto o al cinema può ammirarle qui in carne ed ossa abbandonando definitivamente i panni di San Tommaso. La cerimonia della scalinata è un rito di legittimazione che questo show-business dal narcisismo esacerbato si è inventato per auto celebrarsi e per farsi ammirare, urbi et orbi, da Cannes e dal mondo intero grazie all’occhio compiacente delle telecamere giunte fin qui dai quattro angoli del pianeta. Una cerimonia che la dice lunga sull’immaginario contemporaneo. Sapientemente orchestrata e diretta dai suoi generosi padrini, l’infatuazione che essa suscita conferma, anno dopo anno, lo status unico delle star e la funzione che esse giocano per milioni di persone: l’oggetto di una venerazione e di un amore senza limiti. Assomigliante ad una liturgia pagana, con i suoi idoli, i suoi sacerdoti, la sua corte di fedeli, la cerimonia della scalinata si avvicina ad una forma di assunzione, dove l’allegorico tappeto rosso, sospeso come un ponte tra terra e cielo, accompagna le star di una gravità critica. Una liturgia stellare che sembra confermare quanto la nostra società, disillusa da Dio e caratterizzata da una disaffezione generale delle pratiche religiose, riesca a costruire prepotentemente riti pagani dagli idoli di carne ed ossa. Tempio dell’illusione, Cannes celebra il culto delle immagini: immagini cinematografiche, immagini che regalano se stesse, immagini che si rubano agli altri, immagini che si ammirano e si ricordano, per sognarle segretamente come delle magiche icone. Passano e salgono le star sulla mitica scalinata ricoperta dal tappeto rosso…
LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-/ Summer Palace di Lou Ye – Cina @ Competition
www.festival-cannes.fr/films/fiche_film.php?langue=6002&id_film=4352475
:-) Arrivederci amore ciao di Michele Soavi – Italia @ Marché du Film
www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=213
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