56.Berlinale – Tag 2
Una temperata sera di febbraio. Le porte di vetro del Berlinale-Palast si aprono. Impazienti mormorii della folla in attesa attorno alla Marlene-Dietrich-Platz. Accecanti flash, applausi, fans che trattengono il respiro, cacciatori d’autografi già in prima fila. Eccola è lei, la diva. Per un instante il suo incandescente sorriso illumina il cielo della notte. Scivola in una limousine e sparisce. La folla indugia per un momento, poi lentamente si disperde, attraversando la piazza in piccoli gruppi. La gente fluisce nei bar, si riversa nelle stazioni della metropolitana. Le troupe televisive spengono le telecamere, i reporter corrono verso le loro auto. I giornalisti si affrettano verso l’Alte Potsdamer Srasse per assistere all’ultima proiezione serale al CinemaxX. Mentre il tappeto rosso di fronte il Berlin-Palast viene riavvolto. Domani il festival continua. Con un altro film, un’altra star, un altro momento magico di cinema.
LES FILMS VUS AUJOURD’HUI SUR GRAND ÉCRAN
:-)) En soap di Pernille Fischer Christensen – Danimarca @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20061803
:-) News from Home/News from House di Amos Gitai – Israele @ Forum
www.fdk-berlin.de/en/forum/program/special-screenings/news-from-home-news-from-house.html
:-( Bye Bye Berlusconi! di Jan Henrik Stahlberg – Germania @ Panorama
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20060025
:-/ Slumming di Michael Glawogger – Austria @ Concorso
www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20062597
:-/ Container di Lukas Moodysson – Svezia @ Panorama www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/datenblatt.php?film_id=20063048
OLTRE LE FACCINE
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Il Dogma danese, sebbene esperienza ufficialmente chiusa, continua a regalarci indimenticabile emozioni.
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Il documentario di Gitai chiude un trittico iniziato venticinque anni fa e conferma lo sguardo lucido di un cineasta sempre criticamente attento al conflitto israelo-palestinese.
Il documentario di Gitai chiude un trittico iniziato venticinque anni fa e conferma lo sguardo lucido di un cineasta sempre criticamente attento al conflitto israelo-palestinese.
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Eravamo impazienti di vederlo, almeno noi italiani qui a Berlino, questo film satirico sul Cavaliere di cui tanto si era letto prima della partenza per il festival: attese deluse da una commedia deleterea che rasenta il grottesco e che, fortunatamente, non ha trovato distribuzione italiana.
Eravamo impazienti di vederlo, almeno noi italiani qui a Berlino, questo film satirico sul Cavaliere di cui tanto si era letto prima della partenza per il festival: attese deluse da una commedia deleterea che rasenta il grottesco e che, fortunatamente, non ha trovato distribuzione italiana.
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Apprendiamo dal regista, famoso per i suoi documentari impegnati e vistosi, ai quali invitiamo a tornare dopo questa esperienza poco convincente nella fiction che "slumming" significa vagabondare per i bassifondi, nuovo passatempo per yuppie annoiati che adescano via Internet.
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Il cinema sperimentale esiste ancora? Il regista svedese ci è o ci fa? Ancora attendiamo una risposta!
Il cinema sperimentale esiste ancora? Il regista svedese ci è o ci fa? Ancora attendiamo una risposta!
1 Comments:
Mi dispiace che qui in Italia si parli poco del festival di Berlino! Fortunatamente ci sei tu che mi tieni informato!
11 febbraio 2006 alle ore 20:19
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