07/2009 – La violenza non ha passaporto

Roma. Bologna, Milano. Tre stupri in tre giorni.
Ed ecco scattare l’allarme sicurezza, quello che, ovviamente, si scaglia solo e soltanto contro gli extracomunitari.
E così, nel senso comune, la violenza sulle donne diventa un problema di insicurezza delle nostre città e di immigrazione clandestina.
Risolvibile, secondo i “nostri” uomini con ronde, padane o meno, più polizia, militari nelle strade, castrazione chimica o chirurgica degli stupratori.
Gli stessi uomini che additano lo straniero come stupratore sentendosi così al di fuori del problema.
Un problema che secondo noi trattasi di scontro di civiltà.
C'è la lotta tra le religioni che quei corpi si contende, c'è la deriva proletaria che le donne colpisce più di ogni altro soggetto e c'è il silenzio dei “nostri” uomini incapaci di riconoscere anche l'ultimo dei sondaggi.
Quello che dice che sono mariti o ex-mariti, fidanzati o ex fidanzati gli autori delle peggiori violenze contro le donne.
In Italia come altrove.
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