Appello per il voto a Rifondazione Comunista
Cinque anni di governo Berlusconi hanno profondamente devastato la società italiana.
Ora si può finalmente ricominciare.
E’ possibile sconfiggere le destre e avviare una nuova stagione della politica.
Per questo, alle elezioni del 9 e 10 aprile, noi appoggiamo Prodi e votiamo Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Non c’è sfera della vita civile che sia stata risparmiata dalle ruspe del berlusconismo e del neoliberismo.
La crisi economica è sotto gli occhi di tutti.
L’impoverimento diffuso dei lavoratori, dei ceti medi, dell’intellettualità di massa, ci parla di una questione sociale drammatica.
La precarietà, regola-principe del mercato del lavoro, nega ai giovani ogni futuro dignitoso.
Allo stesso tempo, l’Italia è stata trascinata in una guerra di aggressione, voluta dagli Usa, dagli esiti palesemente disastrosi: abbiamo tradito l’articolo 11 della Costituzione, dimettendo la nostra storica funzione di paese vocato alla pace e al dialogo tra i popoli.
La crescita del progetto neoconservatore, visibile nel “manifesto” di Marcello Pera, appare la cornice coerente di queste politiche: le stesse che in questi anni hanno desertificato la cultura e le sue istituzioni, aggredito la scuola pubblica, ridotto la conoscenza agli appetiti della privatizzazione e della mercificazione.
Il berlusconismo è anche questo approdo alla teoria dello scontro delle civiltà, pervasa da pulsioni razziste, clericali, eugenetiche.
Se questa è l’entità della sfida che ci aspetta, sono essenziali sia la vittoria dell’Unione sia il rafforzamento della sua capacità di voltare davvero pagina.
L’insidia del condizionamento neocentrista, sul futuro del governo Prodi, è molto forte: è scritta nelle proposte di Confindustria edell’ala moderata della coalizione.
E la sconfitta del centrodestra può ridursi alla pura alternanza di ceti dirigenti.
Noi puntiamo invece su una vera spinta riformatrice, su una politica rinnovata capace di attivare la partecipazione.
Rifondazione Comunista è una soggettività che va oltre i confini di partito: più avrà consenso, meglio potrà contribuire a rendere effettiva la svolta necessaria.
Più il Prc avrà forza, più potrà crescere una nuova sinistra di respiro europeo.
Spirito unitario e volontà di cambiamento.
Unità e radicalità.
Questo il senso della nostra scelta.
Per questo, votiamo e invitiamo a votare per il Prc.
Ora si può finalmente ricominciare.
E’ possibile sconfiggere le destre e avviare una nuova stagione della politica.
Per questo, alle elezioni del 9 e 10 aprile, noi appoggiamo Prodi e votiamo Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Non c’è sfera della vita civile che sia stata risparmiata dalle ruspe del berlusconismo e del neoliberismo.
La crisi economica è sotto gli occhi di tutti.
L’impoverimento diffuso dei lavoratori, dei ceti medi, dell’intellettualità di massa, ci parla di una questione sociale drammatica.
La precarietà, regola-principe del mercato del lavoro, nega ai giovani ogni futuro dignitoso.
Allo stesso tempo, l’Italia è stata trascinata in una guerra di aggressione, voluta dagli Usa, dagli esiti palesemente disastrosi: abbiamo tradito l’articolo 11 della Costituzione, dimettendo la nostra storica funzione di paese vocato alla pace e al dialogo tra i popoli.
La crescita del progetto neoconservatore, visibile nel “manifesto” di Marcello Pera, appare la cornice coerente di queste politiche: le stesse che in questi anni hanno desertificato la cultura e le sue istituzioni, aggredito la scuola pubblica, ridotto la conoscenza agli appetiti della privatizzazione e della mercificazione.
Il berlusconismo è anche questo approdo alla teoria dello scontro delle civiltà, pervasa da pulsioni razziste, clericali, eugenetiche.
Se questa è l’entità della sfida che ci aspetta, sono essenziali sia la vittoria dell’Unione sia il rafforzamento della sua capacità di voltare davvero pagina.
L’insidia del condizionamento neocentrista, sul futuro del governo Prodi, è molto forte: è scritta nelle proposte di Confindustria edell’ala moderata della coalizione.
E la sconfitta del centrodestra può ridursi alla pura alternanza di ceti dirigenti.
Noi puntiamo invece su una vera spinta riformatrice, su una politica rinnovata capace di attivare la partecipazione.
Rifondazione Comunista è una soggettività che va oltre i confini di partito: più avrà consenso, meglio potrà contribuire a rendere effettiva la svolta necessaria.
Più il Prc avrà forza, più potrà crescere una nuova sinistra di respiro europeo.
Spirito unitario e volontà di cambiamento.
Unità e radicalità.
Questo il senso della nostra scelta.
Per questo, votiamo e invitiamo a votare per il Prc.

2 Comments:
Pensate allora al giorno del 9 Aprile, quando si starà con una matita in mano dietro il gabbiotto per votare... e pensate alle loro facce quando usciranno i primi risultati.
Alle loro frasi, alla loro arroganza ed al loro delirio paranoico di onnipotenza.
Soprattutto, pensateli con il vostro orgoglio di cittadini e di come dopo si potrà ricominciare a valutare le cose per quello che sono realmente, sentendosi di nuovo al centro del mondo, come è giusto che sia.
7 aprile 2006 alle ore 13:11
I love that new Viking picture on your website, had to put it in my blog.
Derek
23 aprile 2006 alle ore 15:40
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