VISIONI OBLIQUE

16 dicembre 2007

51/2007 – La classe operaia va in paradiso ?


Ventimila in corteo, lunedì 10 dicembre, per ricordare le vittime della ThyssenKrupp.
In una città assente gli operai torinesi protestano contro gli omicidi in fabbrica.
Un corteo muto e rabbioso.
Fischi per politici e sindacalisti, urla contro giornalisti e tutto ciò che rappresenta il «paese ufficiale».
Che ha dimenticato il lavoro.


E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Sur Kult (dicembre07-gennaio08) Wes Anderson, Film
www.edizionipem.it
Sur Freek (novembre) La casa del futuro, Cinema
www.edizionipem.it
Sur Têtu.com
Le Sénat italien remet sur les rails le projet de loi sur les unions civiles
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=12195
Lutte contre les discriminations: l'Europe tance l'Italie, la Lettonie et la Finlande
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=12244
Benoît XVI considère le mariage homosexuel, «un obstacle à la paix»
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=12225

IO, MANIFESTO !
L’articolo
Risposta satirica a Giuliano Ferrara di Mariuccia Ciotta da “il manifesto” dell’11 dicembre 2007.
Giuliano Ferrara non è solo una persona, che in quanto tale giustamente si è offesa per l’irriverenza estrema di Daniele Luttazzi, e ci dispiace per lui.Ma la satira gioca con i simboli, gioca altrove, nel territorio immaginifico della metafora del potere. E Giuliano Ferrara è potere. […] La satira è una stonatura del linguaggio dei potenti, è una frattura dello status quo, è politica. È un esercizio di libertà che «offende» la verità dominante. Ed era questa l’intenzione di Luttazzi, offendere chi ci offende dall’alto, chi usa il suo privilegio per ammettere nel mondo l’ammucchiata oscena di Abu Ghraib, male «necessario» dell’Occidente in guerra di civiltà. La violenza di quei corpi, indicibile fotografia del reale, oltrepassa lo slittamento semantico di Luttazzi nella vasca da bagno dove i «complici» dell’orrore diventano figurine dell’assurdo. Dove Ferrara e company materializzano il loro auto-annientamento e non la punizione dell’autore satirico. Figurine tragiche che si umiliano a vicenda, che oltraggiano la loro stessa umanità. Ma, sostiene il direttore del Foglio, questa violenza senza limiti non può avvenire in tv, a teatro sì, e infatti mai ha querelato Luttazzi per lo stesso monologo recitato in palcoscenico. Perché, dice, la tv è uno «spazio pubblico» che conosce i confini dati dall’editore, responsabile di fronte agli inserzionisti pubblicitari e ai telespettatori. Non sputare nel piatto dove mangi, insomma. Se vuoi combattere il potere, fallo nelle cantine, a spese tue. Ma chi ha detto che lo spazio pubblico deve essere il regno del consenso e dell’ubbidienza? Luttazzi è stato cacciato dalla Rai insieme a Santoro e Biagi perché si era ribellato alla dittatura del sistema. E non è proprio lì che bisogna pretendere la libertà di espressione, di critica, di satira? Anche La7 è uno spazio pubblico, non è una merce privata di Antonio Campo Dall’Orto, è un’autostrada dell’etere, un patrimonio comune. Un imprenditore teatrale può cacciare Luttazzi, la tv che usa frequenze pubbliche no. […] La satira se la prende solo con i potenti e i prepotenti, mai con chi sta dall’altra parte. Se lo fa, diventa solo insulto, non farebbe ridere e, secondo le regole di mercato che tanto piacciono a Ferrara, quel comico sarebbe licenziato. Al posto di Daniele Luttazzi.
www.ilmanifesto.it

LES FILMS SUR GRAND ÉCRANS
:-)) Lions for Lambs (Leoni per agnelli) di Robert Redford
www.20thfox.it/cinema/leoni_per_agnelli-101301/101301
:-))) In the Valley of Elah (Nella valle di Elah) di Paul Haggis
www.mikado.it/scheda_film.asp?ID_FILM_MIKADO=283
:-)) Eastern Memories (La promessa dell’assassino) di David Cronenberg
www.promessadellassassino.it
:-)) American Gangster di Ridley Scott
www.cinema.universalpictures.it/website/AmericanGangster

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Visions

Un chant d’amour di Jean Genet
www.cinemagay.it/schede.asp?IDFilm=2160
Annozero
www.annozero.rai.it
Parla con me
www.parlaconme.rai.it
Écoutes
Necessari Evil di Deborah Harry
www.deborahharry.com
The Turn di Alison Moyet
www.alisonmoyet.com

2 Comments:

Blogger johnbruno said...

"Assente", nel senso poco partecipe al lutto e al problema delle morti sul lavoro?
Non penso sia il caso di Torino

17 dicembre 2007 alle ore 19:01

 
Anonymous Anonimo said...

I telespettatori si erano ormai convinti che l'Italia fosse ormai un paese di veline e tronisti. Ci sono voluti 5 morti per riportare in televisione la classe operaia. La Tv, in particolar modo quella per cui si paga un canone, dovrebbe tornare a rendere visibile il meglio della nostra società...

18 dicembre 2007 alle ore 21:46

 

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