48/2007 – Avanti Savoia

Quattro anni fa, quando fecero rientro in Italia, grazie a Silvio Berlusconi, si sperticarono in ringraziamenti e dichiarazioni d’amore nei confronti del nostro paese e di rispetto verso le istituzioni.
Passata l’euforia iniziale i Savoia adesso battono cassa e pretenderebbero dallo Stato italiano un risarcimento milionario per i danni che, secondo loro, avrebbero subito negli anni dell’esilio dorato in Svizzera e per i beni confiscati alla corona al momento della nascita della repubblica.
260 milioni di euro in tutto, 170 dei quali chiesti da Vittorio Emanuele e 90 dal figlio Emanuele Filiberto.
Quelli che la faccia ce l’hanno come il culo.
E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Sur Têtu.com
Un jeune exclu du chœur paroissial après son coming-out télévisé
www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=12114
IO, MANIFESTO !
L’articolo
Un popolo taroccato di Mariucci Ciotta da “il manifesto” del 23 novembre 2007.
[…] Berlusconi si dice indignato per l’offesa alla «libertà dei cittadini» derivata dalla pubblicazione delle telefonate tra le «talpe» di viale Mazzini e il quartier generale del Biscione, come se non fosse proprio la libertà dei cittadini la parte lesa da un’informazione manipolata e asservita ai suoi interessi. E non solo. Berlusconi nei cinque anni del suo governo ha steso sull’Italia una cappa impenetrabile che va al di là dei telegiornali. Ha costruito un mondo a sua misura, censurato e espulso le voci dissonanti, e lo ha fatto propinando ogni giorno da sei schermi tv il format di se stesso. Tutti sanno infatti che la fiction tv, gli acquisti e la produzione di programmi, tranne poche eccezioni, passava, e passa ancora, per le suemani. E stupisce che il capo dello stato non colga la gravità delle rivelazioni che finalmente hanno sollevato la protesta dei giornalisti Rai. «Le intercettazioni sarebbe bene - ha dichiarato Napolitano – che restassero dove devono restare, in linea di principio, almeno fino a che c’è il segreto istruttorio». Non penserà il presidente che questa volta sia stata violata la vita privata di un cittadino con pettegolezzi di pubblico disinteresse, né che di mezzo ci sia una questione di puro «cartello» tra aziende concorrenti. A parte il fatto che i verbali resi noti riguardano un’inchiesta chiusa e che sono pubblici, le telefonate dicono di una democrazia alterata da uno dei protagonisti della scena politica. Non appartengono, come afferma Berlusconi, «all’ambito onirico delle persone». Di onirico hanno solo la finalità, far credere quel che non è, influenzare l’immaginario di telespettatori appesi al piccolo schermo come unica fonte di realtà. E questo «palinsesto » marcio, questo indegno spettacolo che forma l’opinione pubblica, non può fare da set a una stagione politica che si appresta a discutere le riforme istituzionali. Perché sembra questa la preoccupazione del presidente e di Berlusconi: non disturbare il manovratore. Se il metodo, però, è questo, ogni accordo bipartisan ci sembrerà
ricalcare i trucchi immondi e segreti praticati ai danni dei cittadini da due falsi avversari. Si può ingannare qualcuno qualche volta, non tutti sempre. E a volte il «popolo» smette di sentirsi audience. www.ilmanifesto.it
LES FILMS SUR GRAND ÉCRANS
Beowulf (La leggenda di Beowulf) di Robert Zemeckis
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:-) Tecnicamente innovativo
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Lectures
L'illusione di Dio di Richard Dawkins
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Visions
Annozero www.annozero.rai.it
TV Talk www.tvtalk.rai.it
Passepartout www.passepartout.rai.it
Decameron www.la7.it/decameron
Report www.report.rai.it
Parla con me www.parlaconme.rai.it
Episodi delle nuove stagioni (USA) di :
Dexter www.sho.com/site/dexter
Weeds www.sho.com/site/weeds
Heroes www.nbc.com/Heroes
Nip/Tuck http://fxnetworks.com/shows/originals/niptuck_s5
Écoutes
Black Party a Zurigo
www.flickr.com/photos/vikingur/sets/72157603293920531 www.angels.ch
4 Comments:
...in fondo è una lezione di democrazia. Quella spagnola intendo. Dove un re e un capo del governo si alzano e se ne vanno pubblicamente nel momento in cui un altro capo di governo si permette di usare toni non proprio protocollari. Bravi i nostri cugini.
Noi, invece, abbiamo un "re" che:
1. discende da una famiglia che ha permesso l'avvento del fascismo: di questo non lo colpevolizzerei neppure troppo. In fondo il fascismo l'hanno voluto gli italiani. Io no perchè ai tempi non ero neppure nato.
2. va in vacanza in Corsica con la sua augusta famiglia e sparacchia qua e la da una barca. Ognuno si diverte come vuole ma - purtroppo - sparacchiando "così tanto per fare" finisce che si ammazza pure qualcuno. Ammazzare è illegale.
3. nelle occasioni pubbliche colleziona una serie di impareggiabili figure di merda (fortuna che ogni tanto la moglie lo controlla)
4. ha a che fare con gioco d'azzardo, mignotte e mafiosi. Forse nessuno - neppure la moglie - gli ha detto che questi tre hobby in Italia non sono legali. Un po' come sparacchiare alla cazzo.
5. il signor Vittorio può anche chiedere 300 milioni di Euro. Li voglio anch'io. Da lui. Perchè, essendo nato in Italia, ho avuto la sfiga di avere questi pretenziosi pretendenti come icona. Quindi chiedo di essere risarcito per la vergogna che mi hanno buttato addosso e per il tempo che spreco a parlare di loro.
Infine: ai tempi del loro rientro erano un po' tutti - democraticamente - d'accordo: da destra a sinistra. Io no. Ma non per presunte e residue ambizioni monarchiche. Semplicemente perchè di coglioni in Italia ce n'erano già fin troppi.
Loro peraltro,sono pure terribilmente antipatici. I loro colleghi d'oltremanica sono altrettanto inutili, ma almeno sono buffi e divertenti.
27 novembre 2007 alle ore 15:20
E' che dovrebbero in certi casi azionare le garrote, senza uccidere, solo per far tacere per sempre. Ho avuto modo di conoscere il rampollo, quello da 90 MILIONI quando ancora sbarcava il lunario all'estero.
Un lavoretto in ferro attorno al collo poteva essere un'utile decorazione.
La loro storia provoca davvero ribrezzo.
B.
28 novembre 2007 alle ore 00:41
Ma non si possono ributtare fuori? Si potrebbe perdere tempo per studiare un provvedimento di espulsione, tanto ne han già sprecato per riportare il Patria questa gloriosa famiglia che, come afferma Seditionary, tanto lustro ha dato al nostro Paese.
In alternativa, come dice la Littizzetto, potremmo preparare un cd con registrate le pernacchie di tutti gli italiani da regalare loro come strenna natalizia.
28 novembre 2007 alle ore 08:37
Non si capisce bene perchè i titoli regali destino una certa antipatia.
Forse perchè non valgono un cazzo e le persone che li posseggono tendono a essere così spocchiose?
Si potrebbe fare un omaggio "regale" a qualche altro stato alleato ma non credo sarebbe apprezzato.
29 novembre 2007 alle ore 10:32
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