46/2007 – Schiavo solo dei fatti

Questa settimana è morto Enzo Biagi.
Non solo un grande cronista ma anche un galantuomo che ci lascia un esempio limpido d’integrità umana e professionale.
In molti questa settimana lo hanno ricordato, chi rendendogli omaggio, chi dandogli un calcio nelle palle.
Silvio Berlusconi ad esempio ne ha approfittato per negare di aver mai emesso l’editto bulgaro che allontanava Biagi dalla Rai, assieme a Santoro e Luttazzi, reo di aver fatto un uso criminoso della televisione pubblica.
Il leader della Casa delle libertà riuscì nell’intento grazie al servilismo dei dirigenti Rai dell’epoca e al silenzio complice di politici e giornalisti che non fecero nulla per impedire che l’editto bulgaro si attivasse e facesse effetto.
Gli stessi che questa settimana emanano lodi sperticate al grande giornalista scomparso.
Della serie abbiamo la faccia come il culo.
Ipocriti.
E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Su Kult (novembre) François Sagat, Gus Van Sant, Tokyo Fever, Film http://www.edizionipem.it
IO, MANIFESTO !
L’articolo
Come ti percepisco il giovane di Alessandro Robecchi da “il manifesto” del’11 novembre 2007.
Una malsana esposizione ai mass media dopo un recente caso di cronaca nera mi ha insegnato a capire i giovani. Ecco cosa devi fare per essere veramente un giovane: drogarti come una rockstar, andare in macchina a trecento all’ora di notte, possibilmente ubriaco. Bere come una spugna anche se sei a piedi, scopare come John Holmes non importa chi, o che cosa, a qualunque ora, farti dei filmini e metterli su youtube, andare al pub, fare un blog e nel tempo libero annoiarti mortalmente. Nei casi estremi, per combattere la noia puoi anche ammazzare qualcuno. Se queste deliziose attitudini fossero attribuite ai rom avremmo roghi e spedizioni punitive. Trattandosi dei giovani nostri, il pogrom si limita al preoccupato dibattito, alla mesta riflessione. Ed ecco il «giovane percepito»: le vecchiette cambiano marciapiede, i genitori si preoccupano, i Tg intervengono con le forze d’assalto. Allarme! Arriva il giovane percepito, in poche parole un cretino integrale pericoloso a sé e agli altri. Ovviamente il giovane percepito non esiste, nella vita reale, ma non importa, questa faccenda delle cose percepite funziona sempre, per la paura, per l’inflazione, per l’immigrato, per il rom, e anche per il giovane. Fateci caso: non è mai una percezione piacevole. Ogni volta che si parla di «percepito» anziché di «reale» aumentano in qualche modo paura e inquietudine. Vedere, studiare, conoscere, aprirà degli orizzonti, ma percepire mette solo fifa. Presto ci diranno (come hanno fatto con la sicurezza) che non importa se è reale, che quello che conta è la percezione, insomma, se in tanti pensano che i giovani siano fancazzisti ubriachi potenziali serial killer drogati e maniaci sessuali, bene, buona la prima, ecco fatto. Qualcun altro (specie a sinistra) percepisce invece un giovane più soft, che è soltanto un mezzo scemo rincretinito (non come quando eravamo giovani noi!). Risultato: ecco un’altra componente della società che diventa minaccia percepita. Quanti anni hai? Venti? Ti prego, non sgozzarmi! Paura, eh? www.ilmanifesto.it
LES FILMS SUR GRAND ÉCRANS
La giusta distanza di Carlo Mazzacurati
www.01distribution.it/alcinema2.php?vai=2&cine=2
:-)) Goticamente padano
Michael Clayton di Tony Gilroy www.35mm.it/film/scheda.jsp?idFilm=27816
:-) Confortevolmente classico
PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Visions
Annozero www.annozero.rai.it
Decameron www.la7.it/intrattenimento/dettaglio.asp?prop=decameron&video=4817
Parla con me www.parlaconme.rai.it
Écoutes
Hvarf/Heim di Sigur Ros http://sigur-ros.co.uk/index.php
0 Comments:
Posta un commento
<< Home