ATTACCHIAMO I COMUNISTI !

Dato che da un paio di giorni si attaccano figurine in ogni dove s’invitano i lettori di questo blog, che avessero a loro volta acquistato l'album, di voler fare scambio delle doppie.
E ora, in preda all’appiccicamento selvaggio, ecco incollata qui sotto la presentazione dell'album di famiglia scritta da Alessandro Robecchi.
Compagne, compagni, lavoratori!La Storia ci pone di fronte a un’occasione favorevole, forse irripetibile!Finalmente potrete costruire il Comunismo in un solo paese, anche in un solo paesino, se abitate in campagna. Anche in un solo appartamento, se abitate in un condominio dominato dalle forze della restaurazione.L’occasione della Storia si presenta sottoforma di questo affettuoso album di famiglia, l’Album delle Figurine del Comunismo che, come potrete facilmente intuire, contiene anche alcune figuracce del Comunismo, ma poche, però!Come al solito, spetterà alla creatività delle masse comporre il quadro di una storia gloriosa che comprende sia i più grandi pensatori, come Karl Marx, sia quelli che passavano dopo a pagare i conti, come Friedrich Engels.Nulla è regalato, tutto va conquistato nella lotta di classe che si svolgerà per mesi di fronte alle edicole della nazione. E i sentimenti, cari compagni e compagne, sono compresi nel prezzo. Emozionatevi davanti alla faccia nobile e rugosa di Dolores Ibarruri! Liberate al vento le chiome brune imitando la figurina di Che Guevara! Pensateci due volte prima di prendere a picconate la figurina di Lev Trotskji! Imparate a costruire un bunker sulla spiaggia ispirandovi alla figurina del compianto compagno Henver Hoxha!Come sempre accade, il Comunismo è anche notevole occasione di socializzazione. Intanto, come tutti sapete, è liberazione dal bisogno. Perché scambiando con altri compagni le figurine doppie, vi libererete dal bisogno di comprarne di nuove. Attenti, però: questo album non è un pranzo di gala! Giocare a murella con le Figurine del Comunismo ha i suoi rischi: se vi esplode in mano la figurina di Molotov non venite a lamentarvi con noi. E quanto alla figurina di Pol Pot, vi consiglio di tenerla in un cassetto diverso dalle altre, perché potrebbe strapparle tutte!Mentre scrivo queste poche note che accompagnano l’Opera, la Direzione e il Comitato Centrale de il Manifesto mi incaricano di mettervi in guardia: fedeli alla tradizione del lavoro clandestino e delle comunicazioni in codice, alcune figurine non avranno numero di identificazione. Starà alla vostra sensibilità di proletari sistemarle al posto giusto, guidati dalle argute didascalie. Questo semplice accorgimento servirà a smascherare gli infiltrati: solo chi ha percorso la lunga marcia della storia socialista potrà collocarle al punto giusto, facendo in modo che il glorioso quadro si componga correttamente.Guardate queste facce! Esse sono la testimonianza che non abbiamo camminato invano. Esse rappresentano uno spiraglio di speranza per tutti, e un sincero ricordo di quegli uomini e quelle donne che, nell’ottobre del 1917, non ebbero nemmeno bisogno di fare le primarie! Dunque, la Storia vi offre questa occasione unica. Difficilmente si ripeterà con così grande chiarezza! Comprate e completate senza indugi l’Album delle Figurine del Comunismo. E alla fine, spossati ma felici, potrete anche voi esclamare: ben incollato, vecchia talpa!
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