VISIONI OBLIQUE

22 maggio 2008

61ème Festival de Cannes – jour 9

Anouck Margueritte, 2008 Festival's poster egeria © AFP

E’ il passatempo cannoise per eccellenza. Di fine serata alcolizzata, ma anche, più seriamente, d’inizio giornata nelle riviste di settore, francesi o straniere. Ogni giornalista interpellato scommette a colpi di “coup de foudre” o “coup de coeur”. Ma a che serve tutto ciò ? Innanzi tutto, per esperienza, è statisticamente provato che le scelte dei giornalisti non coincidono con quelle delle giuria. Ieri, l’ultima pagina di Le Film Français, rappresentante il giudizio di quindici media, figurava al posto d’onore Un conte de Noel di Arnaud Desplechin, che conduce le danze con sette palme d’oro. In coda al plotone La mujer sin cabeza di Lucrezia Martel che raccoglie cinque faccine tristi. Quanto all’impatto della vera palma sugli affari, se l’alloro gioca sul mercato francese, ha invece un effetto poco tangibile sui botteghini oltre atlantico. Allora perché scommettere? Perché si impegna del tempo. Resta il fatto che questo sistema delle stelle a soprattutto l’effetto di allontanare e squalificare il discorso critico.

Yes, they Cannes !
:-)) Adoration di Atom Egoyan (Competition)

:-( Desierto adentro di Rodrigo Pla (Semaine de la critique)
:-)) Il divo di Paolo Sorrentino (Competition)