VISIONI OBLIQUE

18 ottobre 2009

42/2009 – No smoking


L'immagine iconica della Revolucion sta scomparendo.
Prima la guerra salutista contro il fumo, poi la crisi economica globale.
L'allarme lanciato dal governo cubano pochi giorni fa racconta di un problema serio: il consumo di sigari di qualità sta calando ovunque, causa tagli al superfluo, e le esportazioni di Cuba ne risentono. Come conseguenza, Cuba sta riducendo le superfici coltivate a tabacco di oltre il 30 per cento, senza previsioni per una ripresa. L'ufficio nazionale di statistica sostiene che quest'anno verranno coltivati solo 19.600 ettari contro i 28.000 del 2008, che a loro volta erano già diminuiti abbastanza rispetto al 2007. Nell'economia pianificata, ciò significa che la meta del raccolto non verrà rispettata: il governo prevedeva per quest'anno 26.800 tonnellate di foglie, invece dovrà fermarsi a 22.500. Quanto alle motivazioni, si parla genericamente di «restrizioni finanziarie che hanno reso impossibile contare sulle risorse necessarie».
Ma che esista soprattutto una crisi della domanda è innegabile. Chi ama un buon sigaro sa da tempo quanto sia difficile fumarlo in un locale pubblico, a ogni latitudine, e ormai persino a casa propria. Nei pochi luoghi dove le sigarette sono consentite, resta praticamente impossibile accendere un cubano di qualità, che può superare i 20 centimetri di lunghezza e sprigionare dieci volte più fumo.
A noi non rimane che fumarlo nella Smoking Room di ICUII.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur petit écran

Tu devi essere il lupo, Le ferie di Licu di Vittorio Moroni
A bout de souffle di Jean-Luc Godard
Hiroshima mon amour di Alain Resnais
Lectures de la semaine
Oltre il confine di Cormac McCarthy

2 Comments:

Blogger Stoney said...

Insomma... con te o son sberle da venti centimetri o non se ne parla neppure!
:-D))))

19 ottobre 2009 alle ore 18:13

 
Blogger Pier Lodigiani said...

greve.

25 ottobre 2009 alle ore 22:47

 

Posta un commento

<< Home