35/2009 – Videocrazia

Assistendo all’impressionante sequenza di assalti portati dal capo del governo al mondo dell’informazione e al diritto dei cittadini di conoscere vicende di rilevanza pubblica, vorremmo non essere rientrati in Italia.
In una sola settimana, che ha fatto seguito al ritorno dalla pausa estiva, siamo stati testimoni allibiti delle manovre contro RaiTre (Annozero, Report e Che tempo che fa nel mirino), del Tg3 sotto processo, del pestaggio mediatico al quale il quotidiano di famiglia ha sottoposto il direttore di Avvenire, della richiesta di risarcimento danni per un milione di euro al gruppo l’Espresso per le dieci domande che La Repubblica ha pubblicato «ripetutamente» e «per più di sessanta giorni» rivolgendole pubblicamente al presidente del consiglio…
Ma il capolavoro dell’assurdo si è materializzato con la censura degli spot del film Videocracy (che la stampa svedese ha definito “l’horror movie dell’anno”, in mostra nella vetrina cinematografica di Venezia e dal 4 settembre in sala) proibiti su Rai (non è informato al principio del contraddittorio che deve essere rispettato anche in periodo non elettorale) e Mediaset (perché lesivo delle prerogative della tv commerciale).
Informazione, intrattenimento, pubblicità: il cerchio si chiude.
L’incertain regard ha visitato Djerba, mentre il prossimo week end osserverà il Folsom Europe a Berlino. Ritornerà col numero 37 il 13 settembre.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Marching Band di Claude MIller
:-) Sunshine Cleaning di Christine Jeffs
:-)) Public Enemies di Michael Mann
Sur petit écran
Election di Alexander Payne
The Hurt Locker di Kathryn Bigelow
Tonari no Totoro di Hayao Myiazake
Terminata la visione della prima stagione di Nurse Jackie e della quinta di Weeds, iniziata la terza di Mad Men
In una sola settimana, che ha fatto seguito al ritorno dalla pausa estiva, siamo stati testimoni allibiti delle manovre contro RaiTre (Annozero, Report e Che tempo che fa nel mirino), del Tg3 sotto processo, del pestaggio mediatico al quale il quotidiano di famiglia ha sottoposto il direttore di Avvenire, della richiesta di risarcimento danni per un milione di euro al gruppo l’Espresso per le dieci domande che La Repubblica ha pubblicato «ripetutamente» e «per più di sessanta giorni» rivolgendole pubblicamente al presidente del consiglio…
Ma il capolavoro dell’assurdo si è materializzato con la censura degli spot del film Videocracy (che la stampa svedese ha definito “l’horror movie dell’anno”, in mostra nella vetrina cinematografica di Venezia e dal 4 settembre in sala) proibiti su Rai (non è informato al principio del contraddittorio che deve essere rispettato anche in periodo non elettorale) e Mediaset (perché lesivo delle prerogative della tv commerciale).
Informazione, intrattenimento, pubblicità: il cerchio si chiude.
L’incertain regard ha visitato Djerba, mentre il prossimo week end osserverà il Folsom Europe a Berlino. Ritornerà col numero 37 il 13 settembre.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Marching Band di Claude MIller
:-) Sunshine Cleaning di Christine Jeffs
:-)) Public Enemies di Michael Mann
Sur petit écran
Election di Alexander Payne
The Hurt Locker di Kathryn Bigelow
Tonari no Totoro di Hayao Myiazake
Terminata la visione della prima stagione di Nurse Jackie e della quinta di Weeds, iniziata la terza di Mad Men
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