VISIONI OBLIQUE

10 giugno 2007

24/2007 – L’amico americano


Il caso Calipari? Abu Omar sequestrato dalla Cia a Milano? La base Usa di Vicenza? La moratoria sulla pena di morte in cui è impegnata l’Italia?
Nulla di tutto ciò è stato sollevato dagli interlocutori italiani del presidente George W. Bush.
Probabilmente per non irritare l’amico americano, capace di aver portato il mondo a ritrovarsi coinvolto in un paio di guerre e in un clima generalizzato di paura.
Napolitano e Prodi invece sono riusciti nell’intento di rilevare l’identità di vedute, la simpatia, l’assenza «di problemi bilaterali seri», «l’intesa cordiale».

E’ LA STAMPA, BELLEZZA
Chi aveva detto che andava a bombardare l’Afghanistan per liberare le donne dal burqa? Non solo Bush non le ha liberate dall’ingombrante fardello ma ha garantito il potere ai signori della guerra che, tra l’altro, mettono a tacere le donne eliminandole fisicamente. Due giornaliste afghane sono state assassinate in una settimana. L’ultima della lista è Zakia Zaki, di Parwan, a nord di Kabul, direttrice di Radio pace. Ma chi ha aiutato Zakia a realizzare l’emittente, che dà voce alla gente comune e alle donne, non ha potuto proteggerla da chi non vuole la pace e non vuole riconoscere i diritti delle donne. E non sono solo i taleban. Peraltro Zakia aveva iniziato il suo lavoro di giornalista prima ancora della caduta dei taleban: Parwan era sfuggita al controllo degli studenti di teologia. Ma la giornalista, che insieme alla libertà di espressione difendeva il diritto allo studio delle donne (negata per legge dal presidente Karzai a quelle sposate), era anche direttrice di una scuola a Jabal al Siraj. E soprattutto, durante i lavori della Loya Jirga (il parlamento, che allora era una sorta di costituente) nel 2003, aveva denunciato i crimini dei signori della guerra.

Su Kult (giugno) Il cinema sopra Berlino, Film
www.edizionipem.it

IO, MANIFESTO !
L’articolo Gli americani de noantri di Alessandro Robecchi da “il manifesto” del 10 giugno 2007 : Non so se sia malafede conclamata, oppure uso massiccio di sostanze psicotrope. Oppure tutte due le cose insieme. Certo, dire che «George Bush ha vinto in Iraq e in Afghanistan» (editoriale sul Foglio di ieri) denota un certo sprezzo del ridicolo, che in altri tempi si sarebbe stigmatizzato chiosando finemente: «la faccia come il culo». Del resto, la garrula leggerezza con cui i bushisti italiani sono passati da dire «abbiamo vinto» a dire «vinceremo»; dal sostenere «forse vinceremo», all’ipotizzare una situazione di tipo coreano (mezzo secolo di costosa occupazione) è agli atti e negli archivi. In italiano si chiama istinto di sopravvivenza: quando non ne azzecchi una nemmeno per sbaglio, quando ogni tua previsione viene smentita, quando le tue parole suonano fesse persino alle tue orecchie, l’unica è rilanciare. Basterebbe questo a generare un po’ di compassione: per il Pannella che vorrebbe un comitato di benvenuto, per i cervelloni di Magna Charta (Teodori, Martino, la crème de la crème…) che hanno avuto le loro due righe sui giornali e il loro cameo nei tg, come è noto qui non si butta via niente. Mentre gli americani de noantri continuano a cantare vittoria – va detto – gli americani veri, quelli che abitano in America, non risparmiano a George sonori schiaffoni ogni giorno. Tra generali licenziati (strano, dato che vincevano tanto!), elezioni perse, gradimento sotto i tacchi, scandali finanziari, e fedelissimi che danno l’aumento di stipendio all’amante (Wolfovitz, solo due anni fa salutato come un genio dalle fanzine fighette di quaggiù), le disfatte del George qui presente non si contano più, e assumono i contorni della barzelletta planetaria. Ma gli ultras bushisti, che per fortuna vivono in un paese senza Bush, non sanno riderne. Come tutti quelli che han detto troppe cazzate in passato e che ricevono solo pernacchie al presente, non possono che appellarsi al futuro: «Un giorno gli avversari capiranno!». Ecco, un giorno. Un dì. In futuro. Forse. Mi raccomando, telefonatemi!
www.ilmanifesto.it

PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
Le concert
MpZero Tour 2007 di Renato Zero a San Siro
www.zenzero.it/stadio/stadio.html
Le CD
The Eraser di Thom Yorke
www.theeraser.net/Stage1UK
Le livre
Morte nell’arena di Federica Guidi
www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8804551321
À la télé
Annozero
www.annozero.rai.it
Desperate Housewifes
www.skylife.it/guida_tv/evdetail.do?id=7432656
Ai confini della pietà www.la7.it/tv/programmi/dettaglio.asp?id_program=17027