VISIONI OBLIQUE

14 maggio 2009

CITIZEN CANNES jour 2

Gli occhiali per la proiezione di Up


Diritto d’asilo
L'Italia non da asilo politico, il Festival di Cannes si'. Roxana Saberi, la giornalista iraniana liberata l’11 maggio dalla prigione di Evine a Theran dopo essere stata giudicata colpevole di spionaggio al soldo degli Stati Uniti, è attesa oggi sulla Croisette. Lou Ye, cineasta cinese condannato nel 2006 a cinque anni di stop nell'eserizio della sua professione per aver parlato delle manifestazioni sulla piazza Tien'anmen nel suo Summer Palace senza il via libera della censura, pure. La prima, co-sceneggiatrice di Non si sa nulla dei gatti persiani di Bahman Ghobadi che apre Un certain regard arriva per sostenere il regista iraniano. Il cinese apre invece il concorso con Spring fever. Due film "clandestini" che parlano della realtà del loro paese e, ciascuno alla sua maniera, scardinano dei tabu. E i due “esiliati provvisori” ripartiranno per affrontare le ire degli apparati politici dei loro rispettivi paesi. Cannes, asilo dei matti, lo si sapeva. Ma Cannes, terra d'asilo, sta diventando sempre piu' una realta'.

:-)) Fish Tank di Andrea Arnold
Dalla regista del sorprendente Red Road il glaciale sguardo sul quotidiano di una famiglia proletaria inglese pietrificata nelle sue miserie.
:-)
Kasi az gorbehaye irani khabar nadereh di Bahman Ghobadi
Tra fiction e documento un appassionato e appassionante tour nella musica underground iraniana perennemente in lotta contro la persecuzione poliziesco-giudiziaria dei guardiani dell’Islam.
:-/
Kuki ningyo di Hirokazu Kore-eda
Dopo Still Walking il giapponese inventa una favola melanconica a base di bambole gonfiabili; un soggetto che in Lars and the Real Girl ci piacque di piu’.
:-(
Adam Resurrected di Paul Schrader (visto al Marché)
:-))
Tetro di Francis Ford Coppola
Inspiegabilmente relegato alla Quinzaine un affascinante, personalissimo e visionario gesto di cinema rigorosamente in bianco e nero.