VISIONI OBLIQUE

18 gennaio 2009

03/2009 – I (cinque) cavalieri dell’Apocalisse


Ci sono apparsi così, all’improvviso, mentre sovrappensiero si camminava lungo una via dell’estrema suburbia milanese. Talmente ultima e desertica che nemmeno la strombazzata percezione dell’insicurezza riesce a metterci radici.
Si legge sul gigantesco manifesto : Nasce la fondazione italiani nel mondo. E sotto, en plein air, appaiono le foto di cinque parlamentari, un po’ becchini nel loro abito scuro, in fila l’uno accanto all’altro che ti guardano tra il serio e il furbesco. Ai pedi delle loro immagini i rispettivi nomi. Da sinistra a destra: sen. Basilio Giordano, on. Amato Berardi, sen. Sergio De Gregorio, sen. Esteban Caselli, sen. Nicola Di Girolamo. In fondo e a chiusura si legge ancora: “Insieme costruiamo il PDL nel mondo. Insieme rilanciamo il Made in Italy nel mondo”. Come timbro di autocertificazione il logo del PDL: in sintesi politica & business, il ponte tra l’Italia di Berlusconi e gli italiani sparsi nel mondo per annodare interessi politici, finanziari e economici. Una carrambata, insomma. E si vola con CAI ovviamente.

Italiani nel mondo/2

Silvio Berlusconi non andrà alla cerimonia d’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti. No, gli sta scrivendo una lettera di auguri. Dopotutto non ha nemmeno partecipato a quella di Bush, perché lui, Berlusconi, è un protagonista e non una comparsa. Obama può tirare un sospiro di sollievo: niente rischi di cucù o corna dietro la testa nel Giardino della Casa Bianca.

VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Frost/Nixon (Froxt/Nixon Il duello) di Ron Howard
Le interviste televisive di David Frost a Richard Nixon che riscossero, nel 1977, il più grande consenso nella storia della televisione d’informazione a stelle e strisce. Nonostante una recitazione convincente e una messa in scena mai noiosa, il soggetto, di per sé, avrebbe tutto quel potenziale per apparire ostico e datato. Se non ché ecco ricordarci dei nostrani giornalisti televisivi ossequiosamente incapaci di raddrizzare la schiena davanti al potere. E il film si trasforma in un illuminante esempio didattico.
:-)
Come Dio Comanda di Gabriele Salvatores
Cronaca annunciata di rabbia padana. Tra Dogma e Dardenne, metà impressionista e metà espressionista, probabilmente il miglior film di Salvatores. Lontano anni luce dalla sua capacità manierata di controllare passato e presente. Una scena su tutte la memorabile sequenza notturna nel bosco scomposta in un caos di riflessi indecifrabili.


Sur petit écran
Encounters at the End of the World di Werner Herzog
UFC 83 UFC 84 UFC85

Sur Internet
Rabbit
Sur You Tube
Validation
Lectures de la semaine
Un garçon d’or (Golden Boy) di Michael Nava