VISIONI OBLIQUE

20 novembre 2005

WEEK 46-2005 : november14-20

Anno scolastico 1970-71, prima elementare. Ricordi…
Grembiule nero e colletto bianco. Astuccio con: stilografica, cartucce di ricambio, matita, pastelli, temperino, gomma. Carta assorbente. Quaderni a quadretti e a righe, grandi e successivamente piccoli; diario e sussidiario. Tutti foderati con carta colorata. Cartella similpelle con merenda annessa.
Ore trascorse ad esercitarsi con l’alfabeto corsivo, minuscolo e maiuscolo (nelle loro differenti variazioni di stile!); troppo volgare lo stampatello. Ore trascorse a contare nella casetta delle unità, delle decine e delle centinaia.
I voti? Timbri riproducenti funghi velenosi, vigili, gigli. La maestra? Una zitella ultrasessantenne di nero vestita.
Usciti dalla prima elementare si sapeva leggere, scrivere, calcolare con la tavola pitagorica imparata a memoria. Allora si usava così.
Oggi le statistiche parlano di sei milioni di analfabeti che collocano l’Italia terzultima in una classifica di trenta paesi in materia di apprendimento della lingua, della matematica e delle scienze, e che fotografano un sistema ristagnante, senza mobilità culturale.
Uno degli innumerevoli motivi del nostro declino economico. E che la "riforma Moratti" si guarda bene del risolvere.


PRÉFERENCES DE LA SEMAINE
L’ARTICLE
Hier, les haines, aujourd’hui l’homophobie di Olga Landowska da "Préf" #11 novembre-décembre 2005 : "…Quant à la revendication du mariage homosexuel récemment formulée par les associations qui composent aujourd’hui le mouvement homosexuel, disons sans s’embarrasser de circonlocutions que j’y suis profondément hostile. Leur argument est: "Pourquoi pas?". Le nôtre est: "Pourquoi?". Ne vaut-il pas mieux concentrer notre énergie et nos maigres forces pour améliorer le Pacs, pour lutter contre l’homophobie ou pour se mobiliser réellement, sans se payer de mots ou de communiqués de presse politiquement corrects, contre le suicide des jeunes gays ou l’aggravation du sida qui le frappe de façon de plus en plus inquiétante? Cette revendication du mariage est parfaitement hypocrite, ou "petite-bourgeoise"…"
www.preferencesmag.com
LE LIVRE Son[n]o di Antonio Rezza : "…Anto amava il sonno, le lensuola di sopra e di sotto e il cuscino. Il cuscino è un oggetto magico. Si avvicina all’uomo solo durante la fase del sonno. Anto cambiava cuscino ogni notte. E guardando il cuscino dismesso vedeva il suo sonno dormito. E pesava i cuscini di ieri con quelli a venire per vedere se il sopire ha un peso. Il peso lordo era il cuscino più il sonno, la tare il cuscino, ed il sonno il peso netto. Così Anto sapeva quanto pesava dormire. …"
http://rezzamastrella.altervista.org/html/romanzirezza_e_mastrella.html
LE FILM La marcia dei pinguini di Luc Jacquet
www.lamarciadeipinguini.it
L'EMISSION TÉLÉ The L Word
www.la7.it/the_l_word
LE DISQUE Confessions on a Dance Floor di Madonna
www.madonna.com

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...PRIMA CHE FACESSE BUIO

Il fiocco azzurro sfilacciato dai morsi.
Il fulminare delle valvole del televisore che solo dopo qualche minuto regalava sbiadite immagini in bianco e nero.
La TV dei ragazzi e lo Zecchino d'oro.
L'ombelico della Carrà.
La foto a fine anno con i bambini accovacciati.
L'estate al mare con la carriola umana che disegna la pista per le biglie.
Il Pinocchio da stringere al petto come garante di mille bugie.
Le femmine con le femmine e i maschi coi maschi.
Il meccano.
I castelli di sabbia.
La certezza che Paperopoli esiste.

Buonanotte bambini!

21 novembre 2005 alle ore 23:21

 
Anonymous Anonimo said...

"L'università che incubo"
Ciao, volevo portare la mia esperienza sul mondo scuola. Io ho 30, finalmente dopo anni di attesa, quest'anno mi sono iscritto all'università; volevo o meglio voglio fare l'infermiere, ma nella mia città (Bergamo) l'univerità fa capo a Milano e, a quanto dicono, per risparmiare sul numero di professori, hanno pensato bene di fare lezioni in teledidattica.
E il magnifico rettore a elogiare i prodigi della tecnologia, non importa se poi durante queste lezioni non c'è nessuno che controlli cosa succede nelle aule! Gente che gioca a carte, che ride, che telefona, che urla, che si rincorre!!!!!
E dalla sede vedono tutto e nessuno dice o fa niente!!!!!
Ti lamenti e ti rispondono che non ci sono fondi per pagare qualcuno che controlli cosa succede in aula!
La cosa che mi fa più rabbia è quella gente tra 3 anni sarà in corsia d'ospedale a fare cosa? A ridere, giocare a carte, o peggio ancora a ignorare chi li chiama perchè ha bisogno di aiuto?
Scusate per lo sfogo forse inopportuno ma questa situazione mi fa schifo!

24 novembre 2005 alle ore 21:38

 
Anonymous Anonimo said...

purtroppo la scuola italiana e' in una fase di ibridazione col modello anglo-americano. Da entrambe le tipologie prende solo i lati peggiori! E dire che le cose sembrano peggiorate di molto anche a me, che sono nato nell'80. Saluti! Rob.
(ps se il tuo album del mese e' madonna, perche' non ascoltare l'ultimo di goldfrapp?)

26 novembre 2005 alle ore 17:42

 

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