18/2008 – Pubblici, ma non troppo

I dati sulle dichiarazioni dei redditi sono disponibili (e a disposizione di tutti i cittadini) da moltissimi anni in tutti i comuni, lo prevede una legge.
E banche, società di credito al consumo e finanziarie varie, le saccheggiano per fini «commerciali».
La gente comune, invece, non ha accesso a quegli elenchi che per essere copiati e utilizzati richiedono tempo, ammanicamenti e denaro.
La rete ora li democratizza: tutti possono sapere di tutti.
Molti paesi pubblicano gli elenchi dei contribuenti: chi guadagna molto ne è orgoglioso, perché può dimostrare che reddito e capacità professionale vanno a braccetto.
E dimostrare di pagare le tasse e contribuire al benessere della società viene giudicato positivo.
In Italia, invece, è furbo chi evade e fesso chi paga le tasse.
I furbi non amano la trasparenza: con l’alibi della privacy violata danno calci a destra (pochi) e a sinistra
(molti).
L’ultimo se l’è preso Visco.
I redditi degli italiani sono pubblici, ce lo ripetono come un mantra proprio quelli contrari alla pubblicazione, ma così, dicono, sono «troppo» pubblici.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-/ Iron Man di Jon Favreau
Sur petit écran
La ragazza del lago di Andrea Molaioli
La zona di Rodrigo Plà
Un cuore grande di Michael Winterbottom
Twin Peaks : Fire Walk with Me di David Lynch
Scorpio Rising di Kenneth Anger
Fireworks di Kenneth Anger
Sa raison d’être di Renaud Bertrand
The L Word (5° stagione US)
Clara Sheller (1° stagione F)
Big love (1° stagione US)
1 Comments:
Hai dato un giudizio poco positivo al film di Iron Man...io l'ho trovato molto meglio di altre rivisitazioni fumettistiche.
6 maggio 2008 alle ore 14:53
Posta un commento
<< Home