42/2011 - Kitsch politik

Fanfare sulle note dell'inno dei Mameli e lo slogan sul palco "Cristiani, patria e famiglia". Così si è dato il via all'auditorium del Massimo all'Eur al primo congresso del Movimento di responsabilità nazionale guidato da Domenico Scilipoti. Un vero e proprio evento con la propria colonna sonora, l'inno scritto dal cantante Danilo Amerio "Siamo milioni e ci sono anch'io", intrattenitrici con tacchi a spillo e minigonne vertiginose guidate dalla stilista Livia Di Vernieri, titolare di una agenzia di modelle e di spettacolo romana, un proprio giornale e una corte dei miracoli degna di un film di Alberto Sordi. Un'occasione imperdibile per il premier Silvio Berlusconi più a suo agio in contesti di questo calibro che nei corridoi bui di Palazzo Koch o nelle asettiche moquette di Bruxelles. Immancabile il banchetto con l'ultima carica del deputato di Popolo e territorio, "Scilipoti re dei peones".
2 Comments:
Questi siamo noi.
Milioni di Scilipoti, niente di più nente di meno.
Mi chiedo, gli "altri" dove sono?
31 ottobre 2011 alle ore 21:37
Scilly ti fa rimpiangere la Cicciolina di 2 post sotto, e non mi perdonerò mai di aver votato Di Pietro.
Roberto
2 novembre 2011 alle ore 15:35
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